OGNI VOLTA CHE SCEGLI, CAMBI IL FUTURO

DANY1969

Forumer storico
Buona settimana a tutti :)

Oggi a 3000 m sul Bec di Nana (valle d'Aosta) :)
Panorama 05-1.jpg
Panorama 10-1.jpg
 
Buongiorno a Tutti

Hanno provocato una vera e propria bufera tra i vaticanisti le parole scritte da Jospeh Ratzinger in occasione del ricordo del cardinale Joachim Meisner, uno dei cardinali dei dubia da poco somparso.

"Quello che mi ha colpito particolarmente nei recenti colloqui con il cardinale defunto sono state la serenità, la gioia interiore e la fiducia che aveva trovato.
Sappiamo che era un pastore appassionato, e l’ufficio di pastore è difficile, proprio in un momento in cui la Chiesa ha bisogno di pastori che sappiano resistere alla dittatura dello spirito del tempo".

Ma sono state queste le parole di Ratzinger che hanno creato più stupore:

"Ma la cosa che più mi ha commosso è che ha vissuto in questo ultimo periodo della sua vita…sempre di più la certezza profonda che il Signore non abbandona la sua Chiesa,
anche se a volte la barca si è riempita fino quasi a capovolgersi…".
 
Lo Stato Islamico sposta il suo quartier generale in Nordafrica, precisamente tra Tunisia e Libia.
Secondo quanto riportato da Al Arabya, il successore del Califfo Al-Baghdadi, ormai dato per morto, è Jalaluddin al-Tunisi, al secolo Mohamed Ben Salem al-Ayouni, l’uomo forte dell’Isis in Libia.

La notizia, se confermata, sarebbe veramente il simbolo della rivoluzione in casa Isis e l’emblema del presente e del futuro del terrorismo islamico internazionale.
Perso il controllo dell’Iraq e della Siria, il Califfato, nato con la proclamazione di Al-Baghdadi a Mosul, si sposta ora tra le sabbie della Libia e decide di fare il suo ingresso nella martoriata Libia.
Una scelta che non è soltanto frutto della perdita delle ultime roccaforti irachene, ma anche un chiaro segnale di come l’Isis abbia deciso di investire nel Mediterraneo e nel Nordafrica.

La scelta di Al-Tunisi è fondamentale perché in lui si racchiudono gli elementi-chiave del prossimo futuro dello Stato Islamico.
In primis, la capacità di ricrearsi dove vi siano le condizioni politiche, culturali e sociali adeguate.
Il contesto libico è perfetto perché manca uno Stato, le forze ribelli sono divise, e si può osservare, con le dovute distinzioni,
lo stesso scenario della guerra siriana, con una divisione netta fra sostenitori di Haftar e Serraj e bande di ribelli e tribù
che vivono una loro autonomia assolutamente slegata da qualsiasi forza che rappresenti lo Stato.
Proprio per questo motivo, lo Stato Islamico in Libia non è mai stato completamente assente,
e quando Al-Tunisi fu inviato lì da Al-Baghdadi, aveva solo uno scopo: imporsi da subito come forza determinante del conflitto libico.
E per fare questo, ha intessuto rapporti di collaborazione con molti gruppi terroristici libici allo scopo di creare un nucleo duro di forze islamiste
in grado di poter comporre una prima forza capace di resistere e di imporsi sulle altre,
soprattutto grazie ai buoni rapporti con le frange estremiste presenti in Tunisia, e che sfruttano la porosità del confine libico-tunisino.


La Tunisia è l’altro elemento fondamentale nella scelta del successore di Al-Baghdadi.
Ed è fondamentale perché molto spesso si dimentica che il maggior numero di foreign fighters giunti in Siria e in Iraq proveniva proprio da lì, dalla Tunisia.

Migliaia di uomini e anche donne che hanno intrapreso la rotta del Nordafrica per combattere tra le fila del Califfato, e che ora stanno tornando di nuovo nelle loro terre d’origine.
Queste migliaia di miliziani sono una risorsa fondamentale per la sopravvivenza dello Stato Islamico:
conoscono perfettamente il territorio, sono della stessa etnia, e quindi difficilmente individuabili, in più sono addestrati alla guerra che lo Stato Islamico vuole condurre in Libia.

L’Isis ha sempre puntato sulla Tunisia e sui combattenti che venivano da lì, e la stessa cosa voleva fare Al-Qaeda, stando alle parole di Al-Zarqawi, che disse:

«Se la città tunisina di Ben Guerdane fosse accanto a Falluja avremmo già conquistato tutto l’Iraq».
 
Buongiorno

CHIETI. Perchè non averci pensato prima? Non ci sono soldi per pagare i medici allora perchè non sostituirli con “diavolerie” elettroniche che non portano nemmeno la rogna dei sindacati?

L’idea rasenta il … geniale così la Asl di Chieti fa installare “Colonnine SOS” negli ospedali di Gissi e Casoli con la funzione di sostituire il personale sanitario del 118 nelle ore notturne e giorni festivi.

Si schiaccia il pulsante e prima o poi qualcuno arriva...

«Siamo arrivati all’assurdo e al paradosso dove addirittura nei Presidi di Gissi e Casoli i dottori, gli infermieri ed il personale medico specialistico del 118
vengono sostituiti da un semplice bottone rosso da schiacciare in caso di urgenza nell’attesa che arrivi qualcuno.
Queste nuove Colonnine SOS sono l’emblema e il segno tangibile della catastrofe sanitaria prodotta in Abruzzo da D’Alfonso e il ‘bocconiano’ Paolucci».


Tutto questo dovrebbe servire per non organizzare l’apertura del Pronto soccorso anche nelle ore notturne e giorni festivi con un adeguato personale che costerebbe.

1500293766864.jpg--si_deve_risparmiare__via_i_medici_del_pronto_soccorso__arrivano_le_colonnine__come_in_autostrada_.jpg
 
Un anno dal terremoto. Le macerie ancora a terra. Definire vergognoso quanto sta accadendo è poco.
Ma nessun media si muove. Tutto tace. Tutto........

Avete inviato anche voi gli sms solidali in occasione dell’ultimo terremoto nelle Marche e nel Lazio e in Abruzzo?
La generosità degli italiani ha permesso di racimolare 34 milioni di euro che Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo dovranno spartirsi.
Il comitato dei Garanti ha stabilito di destinare alla Marche il 65% dei fondi disponibili, pari a 17,5 milioni di euro.
Tuttavia, la maggior parte di quei soldi non verrà impiegata per la ricostruzione.

Ecco come la Regione Marche intende spendere i soldi degli sms solidali
  • 1,5 milioni per 7 eliporti attrezzate per voli notturni
  • 5 milioni per ammodernamento Valdaso tratto Comunanza – Ponte Maglio
  • 3 milioni per il recupero della grotta sudatoria di Acquasanta Terme (chiusa da 20 anni)
  • 2 milioni per l’area commerciale di Visso
  • 250 mila euro per il completamento della scuola di Pieve Torrina (donata dal comune di Reggio Emilia)
  • 250 mila euro per il completamente degli interventi sulla scuola di Montegallo

    Terremoto, i soldi degli sms solidali per una pista ciclabile e sette eliporti
    «Una gestione dei fondi incompresibile e scellerata. Quasi l’86% dei fondi vengono impiegate per opere che con i terremotati non c’entrano nulla»,
    ha attaccato Francesco Pastorella, coordinatore dei 61 Comitati Terremoto centro Italia.

 
In molti ricorderanno l’hashtag #ricominciamodallescuole che ha accompagnato la campagna di raccolta fondi per il 45500.
Insomma è ragionevole credere che quei soldi vengano utilizzati in primo luogo per ricostruire o mettere in sicurezza gli edifici scolastici distrutti o danneggiati dal sisma.

Ma quello slogan riguarda solo la seconda fase di raccolta, quella riattivata il 31 dicembre e conclusasi il 14 febbraio durante la quale sono stati raccolti poco meno di 4 milioni di euro.

Ad ogni modo la Protezione Civile ha sempre specificato il denaro raccolto serve per la ricostruzione e il sostegno alle popolazioni colpite ma non per l’emergenza.
Sorprende quindi scoprire che parte dei fondi destinati alla Regione Marche verranno spesi non per la ricostruzione ma la costruzione di una pista ciclabile il cui tracciato non interessa solo le aree del cratere.

A riferirlo è il quotidiano Cronache Maceratesi che dà conto di una proposta presentata dalla Regione ai sindaci su come utilizzare i fondi degli sms solidali.
A Regione Marche spettano 17,5 milioni di euro ed è tenuta a presentare i progetti cui destinare i fondi alla commissione nazionale che darà il via libera definitivo.

L’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha illustrato all’assemblea dei sindaci i setti interventi che saranno finanziati con i soldi degli sms solidali.
Tra tutti spicca il progetto – del valore di 5 milioni e 450 mila euro – per la realizzazione del “primo stralcio” di una pista ciclabile che collega Civitanova Marche a Sarnano.
 
Bene. Io batto sempre sul tasto che vogliono rovinare quella che oggi è la nostra attività principale.
IL TURISMO

Per l'Austria il piano per "proteggere" il confine al Brennero, qualora l'Italia dovesse confermare l'ipotesi di rilasciare "visti umanitari" ai richiedenti asilo, non è sufficiente.

Ora vuole più garanzie che l'invasione che, ormai da tre anni, sta inonandando lo Stivale, non arrivi nel Nord Europa.
E così il ministro degli Esteri, Sebastian Kurz, ha anche chiesto all'Europa di bloccare i migranti sulle isole italiane
per evitare che raggiungano la penisola e si dirigano poi verso gli altri Paesi dell'Unione europea.

"Fino a quando non abbiamo dei centri nei Paesi africani di origine e transito dove potremmo mandarli indietro -
ha detto Kurz a margine del consiglio Affari esteri di ieri a Bruxelles - dobbiamo fermare questa gente
alla frontiera esterna europea invece di mandarla verso l'Europa centrale".

Questo, nei piani del governo austriaco, significa "smettere di traghettare i migranti illegali tra le isole e la terraferma italiana"
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto