Onorato Armatori 7,75% 2016-23 (XS1361301457)

grazie ... quindi 30% + ricavato da cessione navi entro 5 anni? :mumble:

Non mi sembra, leggi articolo al post 2101 dice:
Opzione 1 rimborso 30%
Opzione 2 rimborso in percentuale più limitata con la prospettiva di ottenere altro denaro negli anni successivi a seguito della cessione di alcuni asset in flotta
 
Non mi sembra, leggi articolo al post 2101 dice:
Opzione 1 rimborso 30%
Opzione 2 rimborso in percentuale più limitata con la prospettiva di ottenere altro denaro negli anni successivi a seguito della cessione di alcuni asset in flotta

Infatti, non è chiaro. Se le due opzioni sono alternative, non vedo quale sia il miglioramento dell'offerta. Era 30% anche prima (o ricavato da vendita navi). Se ad Hoc Group ha rigettato la prima offerta, non credo possa accettare questa che non è tanto più migliorativa. A meno che all'ultimo Onorato non ci metta un po' del suo per addolcire la pillola amara
 
Infatti, non è chiaro. Se le due opzioni sono alternative, non vedo quale sia il miglioramento dell'offerta. Era 30% anche prima (o ricavato da vendita navi).

Nell'opzione due hanno aggiunto una percentuale di rimborso ( non specificata per il momento) oltre al ricavato della vendita delle navi in cinque anni.
 
Nell'opzione due hanno aggiunto una percentuale di rimborso ( non specificata per il momento) oltre al ricavato della vendita delle navi in cinque anni.

Sì, ma resta il fatto che:

a) non si sa quali siano le navi
b) una nave venduta oggi non ha lo stesso valore di una nave venduta fra 5 anni

Per cui è tutto estremamente aleatorio e le percentuali di recupero non sono certe. Spero ah Hoc Group rigetti l'offerta
 
Le banche si preparano a trattare con Moby sull’offerta che, venerdì della scorsa settimana, è stata mandata dalla compagnia della famiglia Onorato ai creditori.
La nuova proposta (all’interno di una procedura 182 bis della legge fallimentare) ricalcherebbe, migliorandola, quella preliminare circolata a dicembre, quando erano state previste 2 opzioni: una prima ipotesi con una percentuale di recupero dei crediti degli obbligazionisti attorno al 30% più una seconda opzione differente che avrebbe incluso in una fase successiva la potenziale liquidità incassata dalla vendita di asset, come appunto le navi. Inoltre è previsto l’ingresso di un investitore terzo nell’operazione, cioè Europa Investimenti.
Ora si entra nella fase negoziale. Le banche (i maggiori creditori sono Unicredit, Banco Bpm e Intesa Sanpaolo), secondo quanto indicato da Reorg Research, avrebbero nominato Kpmg e lo studio Gattai Minoli Agostinelli come consulenti.
Moby, all’interno della sua posizione debitoria complessiva, è esposta per circa 300 milioni di euro verso agli obbligazionisti, per 160 milioni verso il ceto bancario e per 180 milioni nei confronti dei commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria. Anche i bondholders (affiancati dall’advisor Houlihan Lokey) si preparano a trattare le condizioni della nuova proposta. Negli ultimi giorni i legali (Gatti Pavesi Bianchi da una parte e Gianni Origoni Grippo dall’altra) starebbero definendo gli ultimi passaggi tecnici prima di passare ai contenuti.
L’offerta presentata dalla società nello scorso dicembre evidenziava, a detta del comitato degli obbligazionisti, alcune criticità: veniva sottolineato che non c’erano mutamenti nella governance aziendale, malgrado le richieste in tal senso degli obbligazionisti, e tra gli altri aspetti, veniva segnalata la contrarierà alla richiesta di rimozione di un pegno di primo grado sulle navi di Cin (per 77 milioni di euro a favore di banche e obbligazionisti) per favorire il pagamento dell’amministrazione straordinaria di Tirrenia.
La nuova proposta inviata venerdì della scorsa settimana dovrebbe però invece essere migliorativa e fornire maggiori garanzie ai creditori.
Il piano prevede la cessione di 8 navi di Moby e di Tirrenia Cin nell’arco di 5 anni e di creare una newco, dove confluirebbe gran parte della flotta (a garanzia dei creditori) con la cessione in «lease back» a Moby dei traghetti. L’investitore individuato, Europa Investimenti, entrerebbe con una partecipazione azionaria proprio nel nuovo veicolo proprietario dei traghetti. Il piano dovrà essere accettato entro marzo, per dare poi il via libera al 182 bis con il benestare del Tribunale di Milano.
Il Sole 24 ore/Festa
 
Sì, ma resta il fatto che:

a) non si sa quali siano le navi
b) una nave venduta oggi non ha lo stesso valore di una nave venduta fra 5 anni

Per cui è tutto estremamente aleatorio e le percentuali di recupero non sono certe. Spero ah Hoc Group rigetti l'offerta

Mettici pure che le navi che ha questo mafioso sono delle bagnarole.
 

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