Grimaldi: 100 mln di cause a Moby (MF)
MILANO (MF-DJ)--Battaglia in mare aperto. Lo scontro tra il gruppo Moby-Cin e il competitor Grimaldi si fa sempre più acceso. Un nuovo fronte legale potrebbe creare problemi alla compagnia di navigazione della famiglia Onorato, impegnata nel frattempo a portare avanti una non facile trattativa con la procedura straordinaria a di Tirrenia, creditrice per 180 milioni nei confronti della stessa Cin.
In questi giorni, infatti, secondo quanto appreso in ambienti finanziari milanesi da MF-Milano Finanza, il gruppo Grimaldi prepara un'azione risarcitoria da 100 milioni di euro nei confronti della società della famiglia Onorato. Tutto ruota attorno alla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato l'illecito concorrenziale, come accertato con il provvedimento ormai definitivo dell'Agcom nel 2018, nella parte in cui aveva accertato l'abuso di posizione dominante da parte di Cin relativamente alle tratte da e per la Sardegna. Decisione che oltretutto impedisce la partecipazione di Moby e Cin alle nuove gare che il governo dovrà avviare a breve. Lo stesso Consiglio di Stato ha riconosciuto anche il pregiudizio economico subito dal gruppo Grimaldi, al pari dei trasportatori danneggiati dalle condotte anticoncorrenziali poste in essere da Cin.
Così, secondo quanto si apprende, proprio Grimaldi, anche con il coinvolgimento di altri trasportatori, ha dato mandato agli advisor per procedere, nei confronti di Cin e di Moby, in qualità di socio di riferimento, con un'azione di risarcimento del danno per un importo che si aggira intorno a 100 milioni. Tra l'altro, Grimaldi si riserva di agire per danni nei confronti di chi abbia legittimato e concorso alle medesime condotte con l'effetto di arrecare pregiudizio a concorrenti e clienti. Non va poi trascurato il fatto che sempre Grimaldi è intenzionata a formalizzare un esposto in cui evidenzia come le condotte di Cin, che costituiscono illeciti per la violazione delle norme a presidio della concorrenza. Nel frattempo gli armatori dovranno cercare di trovare un'intesa con i commissari straordinari di Tirrenia (Beniamino Caravita di Toritto, Gerardo Longobardi e Stefano Ambrosini) dopo che nei giorni scorsi non era stato raggiunto l'accordo sulla controproposta della procedura straordinaria. Una partita, questa assai delicata, perché il 6 maggio si terrà l'udienza decisiva al Tribunale di Milano che dovrà esprimersi sull'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Milano nei confronti della stessa Cin.