Roma, 23 gen. (askanews) - "Rispondo a Manuel Grimaldi, in quanto vero dominus di Confitarma che parla e scrive per bocca del portavoce Mario Mattioli, insignito della pomposa carica di presidente. Il comunicato odierno della Confitarma è colmo di menzogne e inesattezze". Vincenzo Onorato, armatore di Tirrenia-Cin risponde così al comunicato di Confitarma che ha definito l'attuale convenzione per i colegamenti con la Sardegna insostenibile.
"Si legge - prosegue Onorato -: 'In particolare, Confitarma sottolinea che non esiste alcun rischio di perdita di lavoro per i marittimi italiani qualora non venga rinnovata l'attuale convenzione Tirrenia-CIN in quanto, in base alla legge vigente, gli equipaggi delle navi che operano in servizi di cabotaggio devono essere obbligatoriamente comunitari'. Se così fosse, la Confitarma dovrebbe spiegare come mai sulla Civitavecchia-Porto Torres Grimaldi impiegava circa 100 marittimi extracomunitari che ha provveduto gradualmente a sbarcare solo dopo la pubblica denuncia da parte mia. Non sono con questa mia a difendere la Convenzione Stato-Tirrenia, Convenzione fra l'altro che io ho ereditato con l'acquisto della Compagnia e che ritengo storicamente superata".
"Per chiarezza - aggiunge Onorato -, i 72 milioni di euro che lo Stato garantisce sono per i trasporti non solo per la Sardegna, ma anche per la Sicilia e per le isole Tremiti, quindi ciò che dichiara la Confitarma - e cioè che sono erogati esclusivamente per la Sardegna - si chiama dalle mie parti 'menzogna'. E' singolare che Confitarma non citi mai i 150-200 milioni di euro che, a vario titolo, Stato e Regione Sicilia erogano per le linee minori in Sicilia agli ex soci del signor Grimaldi o dei 60 milioni senza gara appena stanziati sempre per i collegamenti per le isole minori. Una nuova gara per i trasporti marittimi deve veder beneficiate tutte le compagnie e potrebbe ispirarsi al modello francese per la Corsica con dei paletti fissi che escludano compagnie stagionali e chi imbarca marittimi extracomunitari lasciando a casa gli italiani".
"La battaglia che Grimaldi sta conducendo, nascondendosi dietro alla Confitarma, è una lotta per la sopravvivenza - conclude -. Per un gruppo come il suo, che ha miliardi di euro di debiti e che opera dumping sociale sulle rotte internazionali impiegando marittimi extracomunitari per onorare i suoi impegni finanziari già ha riprodotto questo modello in Italia sulle rotte di cabotaggio".