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MF
Ipo Eurizon, Torino insiste
Anche i francesi dell'agricole puntano Sulla società guidata da greco.
I soci del Sanpaolo, a partire dalla Compagnia, premono per la quotazione del polo assicurativo. L'obiettivo è un dividendo straordinario prima della fusione con Intesa
Portare Eurizon a piazza Affari prima che sia completata la fusione con Banca Intesa. Sarebbe questo l'obiettivo che gran parte dei soci forti del Sanpaolo-Imi, a partire dalla Compagnia, punterebbero a raggiungere nel confronto avviato con la banca milanese e i suoi azionisti, con le Generali e l'Agricole in prima linea, sul futuro del polo assicurativo guidato da Mario Greco.
Il dossier Eurizon sarebbe stato affrontato anche lunedì dal comitato di gestione della fondazione guidata da Franzo Grande Stevens nell'incontro avuto con gli advisor Rothschild e Jp Morgan.
Il pressing dei soci di piazza San Carlo per procedere con l'ipo di Eurizon avrebbe una valenza prevalentemente finanziaria. Le fondazioni azioniste del Sanpaolo, che lamentano un concambio favorevole agli azionisti di Intesa, punterebbero infatti a essere ricompensate, prima della fusione con Milano, con un dividendo straordinario da parte della banca torinese. E le risorse per l'extracedola dovrebbero arrivare proprio dai proventi dell'ipo di Eurizon.
La quotazione del polo assicurativo torinese rischierebbe però di complicare la struttura societaria delle fabbriche prodotto della nuova superbanca. Non è un mistero che le Generali, legate all'istituto milanese nella joint venture Intesa Vita, puntino a essere il partner unico nel bancassurance di Intesa-Sanpaolo e per questo avrebbero suggerito di procedere fin da subito alla fusione tra Intesa Vita ed Eurizon Vita. Questa operazione avrebbe però come conseguenza quella di decretare la fine del progetto di quotazione in borsa di Eurizon che sarebbe privata di una delle tre gambe sulle quali attualmente poggia: le assicurazioni, il risparmio gestito e la rete dei promotori Fideuram.
Le posizioni, dunque, rimangono lontane tanto che tra i protagonisti del merger c'è chi indica nella partita assicurativa il vero snodo della fusione Intesa-Sanpaolo. Raffreddatasi l'ipotesi Cariparma, anche il Crédit agricole, infatti, aspirerebbe a trovare qualche forma di compensazione tra gli asset in portafoglio a Eurizon. Sviluppi sono attesi per la prossima settimana quando le trattative ricominceranno. (riproduzione riservata)
MF - Banche & Banchieri
Numero 186, pag. 17 del 20/9/2006
Autore: Andrea Di Biase
Ipo Eurizon, Torino insiste
Anche i francesi dell'agricole puntano Sulla società guidata da greco.
I soci del Sanpaolo, a partire dalla Compagnia, premono per la quotazione del polo assicurativo. L'obiettivo è un dividendo straordinario prima della fusione con Intesa
Portare Eurizon a piazza Affari prima che sia completata la fusione con Banca Intesa. Sarebbe questo l'obiettivo che gran parte dei soci forti del Sanpaolo-Imi, a partire dalla Compagnia, punterebbero a raggiungere nel confronto avviato con la banca milanese e i suoi azionisti, con le Generali e l'Agricole in prima linea, sul futuro del polo assicurativo guidato da Mario Greco.
Il dossier Eurizon sarebbe stato affrontato anche lunedì dal comitato di gestione della fondazione guidata da Franzo Grande Stevens nell'incontro avuto con gli advisor Rothschild e Jp Morgan.
Il pressing dei soci di piazza San Carlo per procedere con l'ipo di Eurizon avrebbe una valenza prevalentemente finanziaria. Le fondazioni azioniste del Sanpaolo, che lamentano un concambio favorevole agli azionisti di Intesa, punterebbero infatti a essere ricompensate, prima della fusione con Milano, con un dividendo straordinario da parte della banca torinese. E le risorse per l'extracedola dovrebbero arrivare proprio dai proventi dell'ipo di Eurizon.
La quotazione del polo assicurativo torinese rischierebbe però di complicare la struttura societaria delle fabbriche prodotto della nuova superbanca. Non è un mistero che le Generali, legate all'istituto milanese nella joint venture Intesa Vita, puntino a essere il partner unico nel bancassurance di Intesa-Sanpaolo e per questo avrebbero suggerito di procedere fin da subito alla fusione tra Intesa Vita ed Eurizon Vita. Questa operazione avrebbe però come conseguenza quella di decretare la fine del progetto di quotazione in borsa di Eurizon che sarebbe privata di una delle tre gambe sulle quali attualmente poggia: le assicurazioni, il risparmio gestito e la rete dei promotori Fideuram.
Le posizioni, dunque, rimangono lontane tanto che tra i protagonisti del merger c'è chi indica nella partita assicurativa il vero snodo della fusione Intesa-Sanpaolo. Raffreddatasi l'ipotesi Cariparma, anche il Crédit agricole, infatti, aspirerebbe a trovare qualche forma di compensazione tra gli asset in portafoglio a Eurizon. Sviluppi sono attesi per la prossima settimana quando le trattative ricominceranno. (riproduzione riservata)
MF - Banche & Banchieri
Numero 186, pag. 17 del 20/9/2006
Autore: Andrea Di Biase