Enertad consolida sopra 3 euro, ma piano 2006-2009 non contiene novità di rilievo
26/06/2006 16.20
La presentazione del nuovo piano industriale comincia a fare effetto sui corsi di Enertad a piazza Affari. Dopo una prima parte della mattinata passata inchiodata intorno alla parità, ora l'azione della società di energia alternativa ha accelerato al rialzo e guadagna lo 0,64% a 3,12 euro,
restando comunque nell'orbita del prezzo dell'opa lanciata da Erg a 3 euro.
Oggi il Cda dell'utility ha approvato il piano strategico 2006-2009, conseguenza delle azioni
di ristrutturazione e focalizzazione nel business eolico avviate a inizio 2006: cessione acciaio e cessione delle attività ambientali, piano che quindi si concentra sulle attività di sviluppo del business eolico finalizzato al raggiungimento di una capacità installata di 350 megawatt.
Questo obiettivo sarà raggiunto con 133 megawatt già autorizzati, 50 megawatt la cui autorizzazione è attesa a breve e altri 90 megawatt. Così nel 2010 circa 105 milioni di Ebidta saranno generati dagli impianti eolici con un IRR (Internal Rate of Return) del 12-13%. Enertad punta infatti a conseguire un Ebitda di 97 milioni nel 2009 e di 108 milioni nel 2010, quando la capacità di 350 megawatt sarà a regime.
In questo modo, il contributo dell'eolico sarà di 95 milioni nel 2009 e appunto di 105 milioni nel 2010, mentre quello dell'acqua sarà rispettivamente di 4 milioni e di 5 milioni. Per entrambi gli anni i costi di struttura saranno di 2 milioni. Chiaro dunque che il programma di investimenti è quasi totalmente concentrato sul settore eolico e per il finanziamento si prevede il ricorso al project financing.
Proprio il 97% delle spese in conto capitale previste da Enertad nel periodo 2006-2009 sarà infatti dedicato all'eolico per un totale investimenti di circa 380 milioni di euro. Per ora comunque il gruppo non ha bisogno di procedere a un aumento di capitale, ma potrebbe ricorrere a un aumento nel 2008 secondo la necessità di fare o meno investimenti. Lo ha specificato il presidente e Ad di Enertad, Salvatore Russo.
"Abbiamo le risorse sufficienti anche perché,
a differenza della situazione a marzo, abbiamo deciso di vendere il 100% della divisione waste-to-energy ad Acea per un cash-in di circa 95-100 milioni", ha sottolineato Russo. "Un aumento di capitale nel 2008 dipenderà dalle opportunità e la necessità di far partire i parchi eolici nei tempi giusti".
A questo proposito la società ha fatto sapere che ha raggiunto l'accordo per l'acquisto dei diritti di
costruzione e gestione di 2 nuovi parchi eolici in Basilicata e Calabria che avranno una potenza installata totale di 102 megawatt. Il valore complessivo dei due investimenti è stimato preliminarmente in circa 140 milioni di euro.
Enertad ha inoltre affidato a Efibanca e Mcc l'incarico di financial advisor per i project financing del parco di Tursi-Colobraro e per quello di Faeto in Puglia da 24 megawatt. Per tutti i progetti in Basilicata, Calabria e Puglia è previsto l'avvio della costruzione nel secondo semestre del 2006.
"La trasparenza sui target e sui progetti è importante, ma si tratta di valori già abbastanza noti al consensus", commenta a caldo un analista di una sim milanese. "Il livello di marginalità attesa a regime:
80% Ebitda margin, ovvero 300 mila euro per ogni megawatt di potenza installata è in linea con le previsioni e quindi non vediamo ragioni per alzare le nostre stime. Quanto all'opa di Erg il management non ha voluto rilasciare dichiarazioni".
Il presidente Russo si è solo limitato a dire che Enertad ha scelto il Credit Suisse First Boston come advisor per quanto riguarda il parere sulla congruità dell'opa di Erg. "Presumiamo che Erg depositerà il prospetto per l'offerta pubblica attorno al 1 luglio", ha detto Russo. "Noi abbiamo dato il mandato alm Csfb per il parere di congruità". Di solito i tempi per un parere di congruità sono di circa 5 giorni.
Francesca Gerosa
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