I.Net (INE) Opa I.Net - Si va allo scontro frontale? (5 lettori)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Scaduto il termine per il rilancio del prezzo e trascorso anche il periodo in cui si possono comprare le azioni sul mercato per conferirle in opa, possiamo ritenere l'offerta conclusa e ragionare, quindi, sui successivi scenari.

Il terrorismo di British Telecom non è servito a far scendere il titolo sotto i 52.30 di opa e a spingere alle adesioni. Tamburi Investment Partner ha fatto ciò che aveva detto sin dal primo istante, mantenendo il suo pacchetto di I.Net pari al 2.5% del capitale. Trafalgar, anziché aderire o vendere sul mercato, ha addirittura aumentato la sua partecipazione passando dal 2.47% al 5.431%

Il terrorismo di British Telecom, dicemmo sin dall'inizio, ricorda quello della casa-madre con Ericsson Italia nel 2004: "aderite altimenti facciamo la fusione e vi ritrovate con azioni non quotate". La differenza con Ericsson è che, dopo l'opa, Dina acquistò poco a poco sul mercato le azioni che mancavano alla soglia di opa residuale mentre a British Telecom manca ben un terzo del capitale per raggiungere la totalità delle azioni, con due bei pacchetti ostili che non si accontenterebbero di sicuro di un paio di euro un più rispetto ad oggi.

Anche Dina con Ericsson avviò le procedure per la fusione ma, proprio come in quel caso, ricordiamo che il Testo Unico della Finanza prevede il delisting volontario solo se vi è quotazione su altro mercato UE dove ci siano analoghe tutele per i soci di minoranza. Sotto trovate il testo dei due articoli del TUF che fanno al nostro caso.

La fusione di I.Net in BTItalia comporterebbe il diritto di recesso calcolato sulla base della media dei prezzi nel semestre precedente: se l'assemblea si tenesse ora saremmo poco sopra i 49 euro ma il prezzo che tende a salire col passare del tempo.

British Telecom, quindi, risparmierebbe molto poco e si ritroverebbe dei soci scomodi come Tamburi Investment Partners e Trafalgar che certamente non eserciterebbero il diritto di recesso, mettendosi a contestare, e magari impugnare nei casi peggiori, ogni decisione societaria.

Un alto rischio che British Telecom corre è dato dall'eventuale improvviso aumento delle quotazioni I.Net sul mercato, evento che alzerebbe di molto la media.

Conviene a British Telecom un simile muro contro muro? Io dico di no. I lati negativi ed i rischi che corre superano abbondantemente i benefici.



Art. 133
(Esclusione su richiesta dalle negoziazioni)

1. Le società italiane con azioni quotate nei mercati regolamentati italiani, previa deliberazione dell'assemblea straordinaria, possono richiedere l'esclusione dalle negoziazioni dei propri strumenti finanziari, secondo quanto previsto dal regolamento del mercato, se ottengono l' ammissione su altro mercato regolamentato italiano o di altro paese dell' Unione Europea, purché sia garantita una tutela equivalente degli investitori, secondo i criteri stabiliti dalla Consob con regolamento.

Art. 144
(Esclusione dalle negoziazioni)

1. Il regolamento della società di gestione del mercato disciplina l 'esclusione su richiesta dalle negoziazioni prevista dall'articolo 133 del Testo unico, fissando anche un intervallo temporale adeguato, comunque non inferiore a tre mesi, tra la decisione di richiedere l'esclusione dalle negoziazioni e la data di effettiva esclusione.

2. L'esclusione dalle negoziazioni di azioni ordinarie è in ogni caso condizionata all'esistenza nel mercato di quotazione di una disciplina dell'offerta pubblica di acquisto obbligatoria applicabile all'emittente nel caso di trasferimento di partecipazioni di controllo ovvero all'esistenza di altre condizioni valutate equivalenti dalla Consob.
 

idefix

Forumer attivo
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oggi sono stati molto molto generosi :up:
 

calmau

Forumer attivo
beppe scusa non ho capito vuoi forse dire a parte la convenienza i fondi rompi....ecc che bt è obbligata a lanciare un'altra opa prima di fondere inet con bt italia? io ero convinto che inet potesse a questo punto andare dritta alla fusone...in tal caso mi preoccupa il fatto che sul mercato ci spno il 30 % delle azioni........un po troppe per pilotare il mercato forse e per tirare sul il prezzo (a meno che entri qualcun altro) sarebbe interessante sapere quantè il vero flottante
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Le azioni davvero disponibili sul mercato non sono tante, e per spingere al rialzo non ci vuole niente (sempre se qualcuno lo voglia fare).
 

epol

Forumer attivo
giuseppe.d'orta ha scritto:
Le azioni davvero disponibili sul mercato non sono tante, e per spingere al rialzo non ci vuole niente (sempre se qualcuno lo voglia fare).

Con Fineco il limite per l'adesione è il seguente:

4. Inviala via fax entro e non oltre le ore 17.00 del 17 Aprile 2007 al seguente numero: 123445678

Come vi comportate?

:-? :-? :-?
 

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Chi non vuole rischiare niente può uscire sul mercato ad un prezzo maggiore rispetto ai 52.30, facendo attenzione dato che il book è molto scarno.

Ricordo che già da venerdi siamo al dopo-opa sul mercato, anche se tutti se ne accorgeranno al momento del comunicato ufficiale.
 

gastone

Forumer storico
giuseppe.d'orta ha scritto:
Chi non vuole rischiare niente può uscire sul mercato ad un prezzo maggiore rispetto ai 52.30, facendo attenzione dato che il book è molto scarno.

Ricordo che già da venerdi siamo al dopo-opa sul mercato, anche se tutti se ne accorgeranno al momento del comunicato ufficiale.



il prezzo d'opa è 52.30,
adesso si esce a 53.20
 

popotus

Forumer attivo
BT insiste.


Martedì 17 Aprile 2007, 15:45


Bt: Sciolla, Se Fallisce Opa i.Net Possibile Incorporazione

(ANSA) - ROMA, 17 APR - Se l'Opa lanciata da British Telecom su I.Net non dovesse avere successo i cda delle due aziende valuteranno la fusione per incorporazione di I.Net in Bt Italia.
Lo ha annunciato l'ad di Bt Italia, Corrado Sciolla, a margine della presentazione dell'accordo con Vodafone sull'operatore mobile virtuale, definendolo "lo scenario più probabile".
"Noi - ha spiegato Sciolla - continuiamo a sperare che l'Opa abbia successo, altrimenti verrà valutata l'incorporazione per fusione". British Telecom, che già detiene circa il 65% di I.Net, ha lanciato un'opa totalitaria, in scadenza oggi, condizionata al 90% del capitale con l'obiettivo di ritirare il titolo dal listino.(ANSA).
 

popotus

Forumer attivo
Martedì 17 Aprile 2007, 21:13


Bt: Opa i.Net Chiusa Con Adesioni Per 1%,Offerta e' Efficace

(ANSA) - MILANO, 17 APR - British Telecom ha dichiarato che l'offerta pubblica volontaria su I.Net, terminata oggi, è da considerarsi efficace, nonostante che siano giunte adesioni pari a solo l'1,02% del capitale, rispetto al 34,958% di capitale oggetto dell'offerta.
Anche se la soglia minima non è stata raggiunta, spiega British Telecom, il gruppo intende avvalersi della facoltà di accettare un quantitativo inferiore.
Il controvalore dell'offerta terminata oggi è pari a 2,1 milioni di azioni. Al pagamento, atteso per il 20 aprile, British Telecom avrà una quota pari al 65,4% del capitale sociale di I.Net.(ANSA).
 

Fernando'S

Forumer storico
09:54:00
Si è conclusa ieri l'Opa di British Telecom su I.Net, con adesioni pari a 41.638 titoli, equivalenti al 2,9051% dei titoli oggetto dell’offerta e dell'1% circa del capitale
sociale. Un fallimento per il colosso inglese delle telecomunicazioni, che però è riuscito ad accaparrarsi la maggioranza straordinaria della web farm. Bt, già socio di
maggioranza, aveva rilevato la partecipazione detenuta da Etnoteam in I.Net, pari al 13,5% del capitale sociale, arrivando così a quota 65,4%.
Ora I.Net sarà fusa con Bt Italia e il suo destino sarà lontano da Piazza Affari. Tuttavia, per il restante 33% del flottante che non ha aderito, sarà necessaria un'assemblea straordinaria che si preannuncia infuocata.
 

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