Il 01/12 la BCE alzava i tassi di riferimento Euro di 25 punti al 2,25%; la FED risponde tredici giorni dopo alzando i tassi di un quarto di punto e portando i Fed Funds al 4,25%, al massimo degli ultimi quattro anni e mezzo.
Vale la pena ricordare il rafforzamento del dollaro un paio di settimane prima della decisione della BCE; ed ora il rafforzamento dell’euro da una settimana a questa parte con il superamento, la notte scorsa, di quota 1,20 sul dollaro con un rialzo di circa 0,75%.
Come si comporteranno oggi e nei prossimi giorni i mercati azionari, ed i derivati ad essi correlati?
La situazione che si è venuta a creare, a ridosso delle scadenze di fine anno tra due giorni (venerdì 16/12), non aiuta molto l’analisi creando ulteriore turbolenza che la grande maggioranza dei Trading System (compreso il mio) non riescono a valutate nella sua globalità.
Inoltre l’apertura di posizioni, siano short o long, di derivati od altri strumenti finanziari, aiutano a creare sul sottostante ulteriori movimenti al rialzo od al ribasso.
A mio avviso la situazione rimane al momento delicata.
IL TS sull’indice S&P/MIB prosegue il long calcolando il supporto a 34.900 punti. La volatilità è ancora sui minimi, statisticamente indicatore di significativi movimenti dell’indice (in particolare il daily).
Occorre quindi stare molto attento, visti gli scarsi margini di operatività, per evitare costose sorprese sempre in agguato.
Buona Giornata e Buon Gain al FORUM.
Mauro.