E' stata la terza seduta positiva consecutiva quella di venerdi' per il Fib30, tutta vissuta al di sopra della media mobile a 200 giorni, supporto sui minimi di giornata a 27500 circa. La violenza del rialzo ha tuttavia portato gli indicatori tecnici in area di ipercomprato (anche con divergenze per quelli di piu' breve termine), condizione che il derivato non potra' fingere di ignorare ancora per molto. Pur in un contesto di fondo positivo quindi si innestano in primi fattori di debolezza che potrebbero portare, gia' nel breve termine, ad una correzione ribassista. In ogni caso e' da tenere presente che i prezzi sono saliti fino a mettere sotto pressione le resistenze di area 27900 (max venerdi' a 27910) dove sono posizionati i massimi allineati dell'ultima decade di luglio (del 21 e del 30 per la precisione), ad un passo dai 28mila punti, 75% di ritracciamento del ribasso dai massimi di fine giugno a 28600 circa. Anche se nel breve dovesse svilupparsi una correzione, introdotta dalla rottura di 27700 con primo obiettivo a 27400 (ma preoccupante solo sotto i 27mila punti), a giudicare dalla forza con la quale il derivato ha reagito dopo essere sceso a metà dello scorso mese fino a quota 26225, sembra che si stia preparando il campo ad un nuovo attacco alle ostiche resistenze di area 28500/600, quelle che da inizio anno sono riuscite in più occasioni a frenare la corsa del Fib ed il cui superamento sancirebbe la ripresa del trend rialzista in forza dai minimi del 2003 con target in area 30000/500. Come detto il primo ostacolo sulla strada del rialzo e' quello di quota 28000, il cui superamento tuttavia, in virtù del forte apprezzamento delle ultime settimane e dell'ipercomprato venutosi ad accumulare, potrebbe essere temporaneamente rimandato. Flessioni fino ai 27000/200 punti sarebbero da interpretare quindi positivamente, non andando ad inficiare l'impostazione rialzista del derivato e permettendo allo stesso tempo di reclutare nuovi compratori (leggi volumi) su livelli meno cari degli attuali. Solo il cedimento di quota 26850 metterebbe invece a nudo una preoccupante (ed a questo punto diremmo inattesa) debolezza da parte del Fib, che rischierebbe di sfociare nel test dei minimi di agosto in area 26200 in prima battuta ma che avrebbe in quel caso elevate possibilita' di portare il ribasso a proseguire fino sui bottom di marzo a 25800 circa. Nel brevissimo quindi attenzione alle soglie dei 28mila e 27700 punti. Oltre il limite superiore possibile test di 28220/35, ed in seguito 28600. Sotto 27700 invece probabile test della trend line per i minimi del 20 agosto, per oggi a 27400 circa. fta.