Buona Pasqua anche da me a tutti voi,il nostro mercatino delle pulci lo stanno boicottando all'estero,stanno dicendo che le nostre banche anche se non invischiate con i subprime devono essere vendute per colpa della crescita zero dell'Italia.Ci vogliono affossare gli amici internazionali,mi sà che cambieranno idea se Berlusconi non andrà al governo.Questo è il mondo.Sono tutti organizzati contro di noi,e non mi meraviglierei se in un prossimo futuro iniziassero a parlare d'Italia fuori dall'Euro.Anche il Tibet mi stà a cuore,il Dalai Lama e tutti quei monaci uccisi,zozzerie della razza umana.Abbasso i cinesi.
Metto il Documento incriminato
BANCHE: MORGAN STANLEY, ITALIANE RIFUGIO SBAGLIATO IN BORSA
(ANSA) - MILANO, 20 MAR - Le banche italiane sono il
''rifugio sbagliato'' per chi e' in cerca di titoli difensivi
sui mercati. E' quanto sostiene Morgan Stanley in uno studio
dedicato agli istituti di credito nazionali, che ''in un mercato
disperato in cerca di titoli difensivi, dovrebbero essere il
naturale investimento sicuro, ma non e' cosi'''.
Secondo gli analisti della banca d'affari, infatti,
l'industria del credito nazionale ''sta evitando con successo il
contagio dei rischi finanziari e di liquidita''', ma e' affetta
da una ''vulnerabilita' reddituale piu' alta che in passato a
causa del rallentamento economico'' piu' accentuato in Italia
che altrove, dato che ''il Pil italiano e' cresciuto quasi zero
nel quarto trimestre del 2007 e crescera' dello 0,6% nel 2008,
contro una media europea dell'1,6%''.
In pratica, secondo Morgan Stanley, dopo ''risultati solidi
nel primo trimestre 2008, con dividendi interessanti e prezzi
dei titoli in crescita nel breve periodo grazie alla ridotta
esposizione al rischio finanziario, le azioni delle banche
saranno sotto pressione quando l'attenzione degli analisti si
spostera' dalla liquidita' alla crescita''. Da qui la
raccomandazione di acquistare con cautela dopo la distribuzione
dei dividendi di maggio, selezionando i vari titoli.
In particolare la rendita unitaria per azione (Eps) subira'
un taglio del 14% tra il 2008 e il 2009, in previsione di una
riduzione del tasso di crescita del settore mutui dal 9,9% del
2007 al 6,6% dell'anno in corso, per risalire al 7,1% nel 2009,
con un tasso di insolvenza in crescita del 10-15%, mentre le
commissioni continueranno a soffrire la fuga di massa dai fondi
comuni d'investimento.
Da qui la riduzione dei prezzi obiettivo sugli istituti posti
sotto osservazione dagli analisti ed in particolare il Banco
Popolare, che viene ridotto da 21,5 a 17,0 euro, Intesa Sanpaolo
(da 6,5 a 5,7 euro), Mps (da 4,0 a 2,85 euro) e Unicredit (da
7,1 a 5,4 euro). Per quanto riguarda Piazza Cordusio, il titolo
viene definito ''non caro'', mentre la raccomandazione su Mps
rimane invariata 'underweight', ossia da mantenere al di sotto
del peso reale in portafoglio.
Alla luce di questi fatti - lo studio di Morgan Stanley - non
deve stupire che ''i primi segnali da parte degli investitori si
sono gia' visti'', dato che ''a fronte di una esposizione minima
nei mutui subprime Usa, nel 2008 le banche italiane hanno
reagito in Borsa come le altre banche europee''.(ANSA).