Non ho fretta,mi sono appollaiato sulla riva dl fiume,con i miei short ed aspetto per tirare la rete.Non parlo di semplice ribasso,di quello che si alterna con i rialzi in base ai cicli ed alle onde,parlo di un vero terremoto a scendere.
«C´è un articolo molto interessante scritto recentemente da Soros sulla New York Review of Books che, con mio grande stupore, nessuno ha ripreso e commentato. Ebbene, in questo articolo Soros ci dice che ci sono in giro 45 trilioni di dollari (45 mila miliardi di dollari, ndr), una cifra enorme pari a 5 volte i bond americani oggi in circolazione composta da Default Debt Swaps».
Ci può spiegare che cosa sono e come funzionano questi Default Debt Swaps?
«Come dice il termine in inglese si tratta di una "scommessa" sulla possibilità che le grandi aziende non siano in grado di onorare i loro debiti. E che quindi siano costrette al fallimento. Ovviamente questo mercato è totalmente deregolamentato. Non può sfuggire a nessuno il potenziale distruttivo di questa "scommessa"».
Quindi nessuno è al riparo dalla bomba ad orologeria innescata dai Default Debt Swaps, nemmeno le banche italiane, che pure, ci dice Draghi, sono più solide delle altre?
«Le banche italiane non sono più chiuse dentro gli angusti confini nazionali. E questo è certamente un bene. Tuttavia la globalizzazione finanziaria comporta dei rischi, non possiamo dimenticarcene. Chi l´avrebbe mai detto che l´Ubs, la più grande banca svizzera, sarebbe stata colpita dalla crisi dei subprime? Eppure è accaduto».
Insomma, i Default Debt Swaps sono come una lotteria perversa?
«Mi creda, sono molto peggio di una lotteria».
La Repubblica.