Salve,
Ho partecipato ad una vendita senza incanto presentando regolare domanda. Alla vendita ha partecipato anche l'aggiudicatario finale che però ha presentato domanda con un vizio di forma che il notaio non ha invalidato.
In pratica la domanda conteneva il prezzo offerto incongruente tra quello in cifre e lettere ,inferiore (quello in lettere) alla base d'asta anche se l'assegno di cauzione aveva cifra esatta pari al 10% come cauzione
In pratica il delegato alla vendita ha letto il prezzo offerto a cifre (corretto, 64200) e su quello a lettere l'importo ha trovato un errore (sessantaquattroeuro/20). La base d'asta era intorno ai 50.000. Ovvio che questo e' quello che ha letto e non ho avuto possibilita' di vedere.
Premetto che le regole del suddetto tribunale prevedono l'esclusione e l'inefficacia della domanda se presentanta con prezzo offerto inferiore alla base d'asta e la prevalenza dell'offerta a lettere in caso di difformitá.
Il notaio, uscito dall'aula due volte e sentito verbalmente il giudice, ha ritenuto valida la domanda e asserito che il giudice emettera un provvedimento scritto a riguardo.
Ora a questo punto sto aspettando che il giudice mi fornisca il provvedimento autorizzativo alla domanda con vizio di forma, la copia del verbale di aggiudicazione e la copia della domanda dell'aggiudicatario (quest'ultima mi spetta ottenerla o no?.
È possibile secondo voi fare opposizione e chiedere l'annullamento dell'aggiudicazione e/o l'annullamento della efficacia della domanda con vizio?
Nel caso faccia opposizione, il giudice deve annullare la vendita o aggiudicarla a chi ha fatto la penultima offerta?
Ho partecipato ad una vendita senza incanto presentando regolare domanda. Alla vendita ha partecipato anche l'aggiudicatario finale che però ha presentato domanda con un vizio di forma che il notaio non ha invalidato.
In pratica la domanda conteneva il prezzo offerto incongruente tra quello in cifre e lettere ,inferiore (quello in lettere) alla base d'asta anche se l'assegno di cauzione aveva cifra esatta pari al 10% come cauzione
In pratica il delegato alla vendita ha letto il prezzo offerto a cifre (corretto, 64200) e su quello a lettere l'importo ha trovato un errore (sessantaquattroeuro/20). La base d'asta era intorno ai 50.000. Ovvio che questo e' quello che ha letto e non ho avuto possibilita' di vedere.
Premetto che le regole del suddetto tribunale prevedono l'esclusione e l'inefficacia della domanda se presentanta con prezzo offerto inferiore alla base d'asta e la prevalenza dell'offerta a lettere in caso di difformitá.
Il notaio, uscito dall'aula due volte e sentito verbalmente il giudice, ha ritenuto valida la domanda e asserito che il giudice emettera un provvedimento scritto a riguardo.
Ora a questo punto sto aspettando che il giudice mi fornisca il provvedimento autorizzativo alla domanda con vizio di forma, la copia del verbale di aggiudicazione e la copia della domanda dell'aggiudicatario (quest'ultima mi spetta ottenerla o no?.
È possibile secondo voi fare opposizione e chiedere l'annullamento dell'aggiudicazione e/o l'annullamento della efficacia della domanda con vizio?
Nel caso faccia opposizione, il giudice deve annullare la vendita o aggiudicarla a chi ha fatto la penultima offerta?