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FINANZA

La prima crepa nel boom dell’AI? Oracle sommersa dai debiti per i data center, Barclays avverte: “Rischio ‘Junk Bond'”


La bolla dell’AI inizia a sgonfiarsi? Oracle sommersa dai debiti per la corsa ai data center: la cassa rischia di finire entro il 2026 e le banche (come Barclays) declassano il debito a un passo dal livello ‘spazzatura’.
 

Oracle crolla dell'11% a causa dei timori di perdite di liquidità​

GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2025 - 14:39
I futures azionari statunitensi sono in calo, poiché gli utili deludenti e le pessime previsioni di Oracle sulle spese in conto capitale hanno invertito l'euforia del mercato in seguito al taglio dei tassi della Fed "più accomodante del previsto". Alle 8:00 ET, i futures S&P sono in calo dello 0,2%, ma ben lontani dai minimi di sessione, dopo essere crollati fino all'1% in precedenza; il Nasdaq 100 è in calo dello 0,4%, recuperando le perdite precedenti dell'1,5%. Nel pre-mercato, i titoli Mag 7 hanno sottoperformato: NVDA -1,7%, META -1,0%, TSLA -1,0%. ORCL è crollato dell'11,2% nel pre-mercato dopo che le vendite di cloud hanno mancato le stime, con i timori per il flusso di cassa libero che sono tornati a crescere a causa di un'impennata delle spese in conto capitale nel momento peggiore possibile. I rendimenti obbligazionari sono rimasti pressoché invariati; il dollaro statunitense è in calo. Le materie prime sono contrastanti: il petrolio è in calo dell'1,4%; i metalli di base e gli Agri sono in calo. Bitcoin è scivolato di quasi il 2% avvicinandosi ai 90.000 dollari. Il calendario economico statunitense di oggi include le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, la bilancia commerciale di settembre (8:30) e le scorte all'ingrosso finali di settembre (10:00).


Nelle contrattazioni pre-mercato, Nvidia guida i nomi di Mag 7 in ribasso dopo che il rapporto di Oracle ha frenato la propensione al rischio nel settore dell'intelligenza artificiale (Apple +0,4%, Alphabet -0,2%, Amazon -0,6%, Microsoft -0,5%, Tesla -0,6%, Meta -0,6%, Nvidia -1,4%)

  • Ciena (CIEN) sale dell'11% dopo che il produttore di apparecchiature utilizzate dalle società di telecomunicazioni ha pubblicato utili rettificati per azione per il quarto trimestre, superiori alle stime medie degli analisti.
  • Le azioni di Diamond Hill Investment Group Inc. (DHIL) sono state sospese dopo che First Eagle Investments, sostenuta da Genstar Capital, ha accettato di acquistare la società di gestione patrimoniale per 473 milioni di dollari in contanti.
  • Eli Lilly & Co. (LLY) guadagna il 2% dopo che un vaccino antiobesità di nuova generazione ha aiutato i pazienti a perdere quasi un quarto del loro peso corporeo in 68 settimane.
  • Gemini Space Station Inc. (GEMI) sale del 15% dopo che la sua richiesta di borsa per derivati è stata approvata dalla Commodity Futures Trading Commission, in una mossa che consentirà alla società di entrare nel settore in rapida crescita dei mercati predittivi.
  • Oracle (ORCL) scende dell'11% dopo che l'azienda ha previsto una crescita delle vendite cloud nel terzo trimestre inferiore alle stime degli analisti, sollevando preoccupazioni sul fatto che i limiti di fornitura impediscano al fornitore di infrastrutture cloud di convertire il suo ampio arretrato in ricavi effettivi.
  • Oxford Industries (OXM) perde il 21% dopo che il proprietario del marchio di abbigliamento Tommy Bahama ha tagliato le sue previsioni di utile per azione rettificato per l'intero anno, al di sotto delle stime medie degli analisti. Anche le previsioni sulle vendite nette del quarto trimestre non hanno raggiunto il consenso generale.
  • Planet Labs (PL) guadagna il 17% dopo che l'azienda di imaging satellitare ha alzato le sue previsioni di fatturato e margine, sostenuta da nuovi e ampliati contratti. Tra le recenti acquisizioni figurano l'estensione di un contratto con la NATO e un accordo con la National Geospatial-Intelligence Agency.
 

L’Hangover dell’AI e il crollo di Oracle: il mercato cerca nuovi stimoli (e sostanza) per il 2026​

Finita la sbronza AI o semplici ritardi negli investimenti?
Ma cosa sta succedendo esattamente? Sembra che la “sbronza” da Intelligenza Artificiale stia iniziando a chiedere il conto, o quantomeno, gli investitori stanno iniziando a chiedere lo scontrino fiscale prima di ordinare un altro giro.

Il Paradosso Oracle: spendere tutto per l’AI
Il caso emblematico di questa seduta è Oracle. Le azioni del colosso tecnologico hanno subito il calo più drastico degli ultimi 24 anni.
Tutto questo avviene mentre il EBITDA, il Reddito operativo lordo in italiano, resta comunque, in prospettiva, positivo (dati ex InvestingPro):


Il motivo non risiede solo nel fatto che le vendite del settore cloud hanno mancato le stime degli analisti, ma nelle prospettive di spesa, che hanno fatto strabuzzare gli occhi a più di un gestore di fondi.
Oracle prevede ora che le sue spese in conto capitale (CapEx) raggiungeranno la cifra monstre di 50 miliardi di dollari nell’anno fiscale che terminerà a maggio 2026. Parliamo di un aumento di 15 miliardi rispetto alle previsioni di appena tre mesi fa.
Ecco come si è evoluta (e come esploderà) la spesa di Oracle per l’infrastruttura Cloud:

Anno FiscaleSpesa in Capitale (CapEx) Stima/Reale
2019~$ 2 Miliardi
2020~$ 2-3 Miliardi
2021~$ 2-3 Miliardi
2022~$ 4-5 Miliardi
2023~$ 8-9 Miliardi
2024~$ 7-8 Miliardi
2025 (Stima)~$ 15+ Miliardi
2026 (Stima)~$ 50 Miliardi
Fonte: elaborazione su dati Bloomberg e aziendali
Il mercato, moderatamente conservatore quando si tratta di vedere utili reali, inizia a porsi una domanda legittima: tutti questi data center costruiti su scala massiccia produrranno ritorni adeguati in tempi ragionevoli? Wall Street ha punito non solo Oracle, ma anche i “Magnifici Sette” come Nvidia, segnalando che l’entusiasmo cieco sta lasciando spazio alla richiesta di numeri concreti.

Dati Macro: luci e ombre

Mentre la tecnologia cerca di giustificare le sue spese faraoniche, l’economia reale invia segnali misti, tipici di una fase di transizione che richiede attenzione:
  • Mercato del lavoro: Le richieste di sussidi di disoccupazione negli USA sono aumentate la scorsa settimana al ritmo più alto dall’inizio della pandemia. Un segnale che il mercato del lavoro potrebbe non essere così d’acciaio come piace dire alla Fed.
  • Bilancia commerciale: A sorpresa, il deficit commerciale statunitense si è ridotto a settembre ai minimi dalla metà del 2020, grazie a un’impennata delle esportazioni. Un dato positivo che bilancia, in parte, i timori sulla domanda interna.

Alla ricerca di nuovi stimoli per il 2026

Il mercato è chiaramente alla ricerca di una nuova narrazione. La sbornia dell’AI, intesa come “compra tutto ciò che ha un chip”, sta finendo. Ora si entra nella fase della selezione darwiniana: chi spende per generare profitti e chi spende solo per restare alla moda?

Gli occhi sono ora puntati sui risultati di Broadcom. Gli investitori si chiedono se l’entusiasmo per l’AI sarà sufficiente a guidare la prossima gamba del rialzo o se servano stimoli diversi, magari legati a una ripresa industriale più ampia o a settori rimasti indietro.

Intanto, una nota di cronaca ci ricorda che l’AI non è solo business ma anche responsabilità sociale: OpenAI e Microsoft sono state citate in giudizio per un tragico caso di cronaca in Connecticut, sollevando nuovamente il tema della manipolazione psicologica dei chatbot. Un altro promemoria che la strada verso il 2026 non sarà priva di ostacoli, legali ed etici.

Se la sbornia Ai finisce bisognerà cercare qualche altro tema caldo su cui investire. Se l’energia resta sempre, comunque, un settore interessante, anche perché collegato a qualsiasi altra attività umana, se invece volete affidarvi agli investitori esperti, con InvestingPro potete accedere alle strategie di Bershire Hathaway o delle società FounderLed che, attualmente, stanno dando dei risultati molto positivi .
 

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