Oro e Argento

Chiuso 50% dello short sul petrolio in gain del 12%. Chiuso il long sul corn in leggera perdita. Aperto short sul caffè perchè mi sta sul chiulo la lavazza che in un'ora è su del 2% :D:D. Gli short sul rame e sull'india tengono bene.

Praticamente tutte le commodities stanno seguendo il petrolio, e i paesi in via di sviluppo sono in affanno (anche la cina arranca)
 
Leggo solo ora i commenti dei giorni scorsi.....scusate la mia infinita ignoranza ma pensate veramente che JPM fosse short sull'argento??????????
Sarà anche una finta discesa ma la situazione mi è poco chiara lo stesso.....e se fosse una mossa costruita ad opera per inc.. la Cina?
Forse fantascienza......me lo auguro, così come mi auguro che i Guru del forum abbiano ragione altrim saranno uccelli per diabetici!!:(
 
Leggo solo ora i commenti dei giorni scorsi.....scusate la mia infinita ignoranza ma pensate veramente che JPM fosse short sull'argento??????????
Sarà anche una finta discesa ma la situazione mi è poco chiara lo stesso.....e se fosse una mossa costruita ad opera per inc.. la Cina?
Forse fantascienza......me lo auguro, così come mi auguro che i Guru del forum abbiano ragione altrim saranno uccelli per diabetici!!:(
secondo me alla Cina non frega molto se oro e argento scendono di prezzo ... anzi ... sarà felice d'incrementare gli acquisti ... di fisico ovviamente

noto invece il recupero del $, inversamente correlato a mp e petrolio
 
secondo me alla Cina non frega molto se oro e argento scendono di prezzo ... anzi ... sarà felice d'incrementare gli acquisti ... di fisico ovviamente

noto invece il recupero del $, inversamente correlato a mp e petrolio


Probabilmente hai ragione ma stò cercando di dare un nome a questo fenomeno e per ora non sn riuscito a trovare nulla di meglio.....che jpm fosse short sul sil mi convince ancora meno....MF settimanale ipotizzava l'argento in bolla.....vediamo come và a finire!:wall:
 
chiuso posizione........ troppo rischio....mi sonoubriacato alla festa degli alpini dopo le 17,30.
Ragazzi, se l'inferno esiste, io l'ho visto quando ho chiuso le posizioni, se guardate i volumi del leva, beh ..... sono sono stato io.
ci vediamo a 30 sull'argento per riaprire le posizioni.
ora ho bisogno di un po' di lexotan.
 
UN LINGOTTO IN TESTA A OBAMA - IL MESSICO SI DISFA DEL DOLLARO, ORMAI SCIVOLATO A VALORI VICINI AL MINIMO STORICO, PER ABBUFFARSI D’ORO (QUASI 100 TONNELLATE, PER UN VALORE DI 128 MLD $) - LE RISERVE AUREE DELLE BANCHE CENTRALI DI MEZZO MONDO SONO TORNATE DI MODA GRAZIE AI PAESI EMERGENTI (CINA, RUSSIA E INDIA), CONVINTI CHE ABBIA SENSO DARE VIA IL BIGLIETTONE VERDE, PERCHÉ C’È LA POSSIBILITA’ CHE SI DEPREZZI ANCORA…


1- COMPRA L'ORO E METTILO DA PARTE...
Da "Il Sole 24 Ore"

Corto dollaro e lungo oro. Il comportamento della banca centrale messicana, che nel primo trimestre di quest'anno ha venduto a piene mani il sempre più bistrattato biglietto verde per comprare quasi 100 tonnellate di lingotti a prezzi da primato, assomiglia a prima vista a quello di un trader dilettante: uno dei tanti investitori fai-da-te, entrati nel gioco del carry trade forse un po' troppo tardi e che ora i maghi della finanza guardano con disprezzo (comprare oro in questo momento «è da sciocchi», ha sentenziato Warren Buffett lo scorso week end nella mitica convention di Omaha).
Il governatore Agustin Carstens non è nuovo ad ardite operazioni sui mercati finanziari: nel 2009, grazie a un fortunato hedging sulla produzione petrolifera nazionale, aveva portato nelle casse dello Stato messicano 5 miliardi di dollari, quasi tutti persi probabilmente con le successive scommesse (per il 2011 ha venduto greggio a 65-70 dollari al barile). Stavolta però la sua mossa non è isolata: quasi tutte le economie emergenti stanno accrescendo le riserve auree. E se l'intenzione - forse non così dissennata - è quella di scaricare un po' di dollari, una banca centrale non ha molte alternative in questo momento se non buttarsi sull'oro.

2 - IL MESSICO VENDE DOLLARI E COMPRA LINGOTTI D'ORO...
Sissi Bellomo per "Il Sole 24 Ore"

Quasi cento tonnellate di oro nel giro di un paio di mesi. L'acquisto della Banca centrale messicana, emerso dalle statistiche del Fondo monetario internazionale, non è bastato a frenare la correzione del lingotto, che ieri - trainato dal crollo dell'argento, in ribasso di quasi il 20% in tre sedute - è arretrato fino a circa 1.510 dollari l'oncia.
La notizia tuttavia è stata accolta dagli analisti come una delle manifestazioni più evidenti di una rivoluzione che sta attraversando il mercato dell'oro, oltre che come un ulteriore, significativo segnale di sfiducia nei confronti del biglietto verde, ormai scivolato a valori vicini al minimo storico (la discesa è proseguita anche ieri, in risposta a dati economici deludenti dagli Stati Uniti, tra cui in particolare il forte calo registrato in aprile dall'indice Ism dei servizi e dagli ordinativi, finiti ai minimi da dicembre 2009).
Dopo due decenni di prevalenti vendite, le riserve auree delle banche centrali sono tornate l'anno scorso per la prima volta a crescere, grazie agli acquisti di molti Paesi emergenti, tra cui Cina, Russia e India. Il Messico si sta tuttavia muovendo in modo particolarmente aggressivo: alla fine di gennaio le sue riserve in oro ammontavano ad appena 220mila once, due mesi dopo erano salite a 3,2 milioni di once (ossia 100,15 tonnellate), una quantità pari a circa il 3,5% della produzione mineraria mondiale e che ai corsi attuali vale circa 4 miliardi di dollari.
Le riserve messicane hanno raggiunto in aprile il record storico di 128 miliardi di dollari, dunque l'oro rappresenta ancora una frazione marginale rispetto al totale: poco più del 3%, contro il 70% nel caso degli Usa, al primo posto nella classifica mondiale. Il fatto che gli acquisti siano avvenuti in un periodo in cui le quotazioni dell'oro già inanellavano un record dietro l'altro è tuttavia significativo degli umori che attraversano il mercato. «Probabilmente - ipotizza Sergio Martin, capo economista di Hsbc in Messico - pensano che abbia senso uscire dal dollaro, perché sono convinti che questo si deprezzerà ancora». Una sfiducia che pesa come un macigno, considerati i forti legami economici e commerciali con i vicini Stati Uniti.
Il governatore messicano Agustin Cardens è stato protagonista in passato di ardite speculazioni finanziarie: nel 2009, grazie a un fortunato hedging sulla produzione petrolifera nazionale, aveva portato nelle casse dello Stato 5 miliardi di dollari, quasi tutti persi probabilmente con le successive scommesse (per il 2011 il Messico ha venduto in anticipo una parte del suo greggio, bloccandone il prezzo a 65-70 dollari al barile, quando oggi ne vale oltre 100).
Stavolta, tuttavia, le sue mosse non brillano per originalità. Le statistiche diffuse ieri dall'Fmi mostrano che nel primo trimestre hanno comprato oro anche Russia e Thailandia. Mosca ha aggiunto 18,8 tonnellate alle sue riserve portandole a 811,1, mentre Bangkok le ha accresciute di 9,3 tonnellate a 108,9.
 
finalmente una massima da subare.... a volte vinci .....
ma continui a combattere!!
un vero peccato aver perso quel 49,5.
Sono veramente affranto
 
finalmente una massima da subare.... a volte vinci .....
ma continui a combattere!!
un vero peccato aver perso quel 49,5.
Sono veramente affranto


E' normalissimo sentirsi affranti dopo una perdita ... ne verrai fuori e sarai un uomo e un trader più forte di prima ... è solo questione di tempo ... qualche ora o al massimo qualche giorno ... considera quella perdita come un ottimo investimento
 

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