Il 12 novembre 2013 Giorgio Sorial, allora deputato per il Movimento 5 stelle, fu protagonista di un singolare exploit politico. Srotolò infatti, insieme alla collega Laura Castelli, la bandiera No Tav a Montecitorio. La Castelli, per dire il livello, è la deputata che si permise di dire a Padoan, che è un economista di livello internazionale, in una disputa di tipo metodologico a livello del primo anno di economia: «Questo lo dice lei…». E ciononostante, oggi, la Castelli è viceministra dell’economia. Si vede che ha studiato. O forse no. Già, con gli M5s, è lo stesso. Infatti il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, grillino, è riuscito a far approvare dal consiglio dei ministri la nomina di Sorial a capo della società del Traforo del Monte Bianco. Sorial era ferocemente contrario ai trafori ma, se c’è un posto, ne diventa a favore. Non solo, si era scatenato contro il «nefando partito dei Benetton». Ciò non gli impedisce, oggi, di sedere in una società che i Benetton controllano al 51%. Ma Sorial non era contro i trafori? E che c’entra!
Italia Oggi/Diritto & rovescio