OT: Topic del cazzeggio

Siamo ancora alle primissime battute della Trumpiade e la cosa che piu mi ha colpito è la quantificazione delle vittime russe della seconda Guerra ,clamorosamente esagerate a 60 millioni,declassando una tragedia immane a farsa di numeri a caso .A dimostrazione del modo disinvolto e superficiale di giudicare tutto ciò che non è USA ,presente e passato.
La boutade sulla riviera di Gaza si inquadra nell’atteggiamento disinvolto e superficiale di cui si diceva,a Trump dedico questa :)
 
Quest’anno festeggio i 50 anni di una grande canzone di Bruno Martino con parole di Califano,una classicissima da me molto amata ,di quando anche le copertine dei 45 giri erano fatte come si deve :)
 
Quest’anno centodieci anni dalla nascita dell’indimenticato Adino Viola,un sapido ricordo del figlio:

Con Boniperti, il presidente della Juventus, si scontravano spesso.

«Se ne dicevano di tutti i colori, ma c’era stima reciproca. Una volta a mio padre arrivò un righello con un bigliettino con scritto “Caro Dino le invio lo strumento con il quale verificare ciò che è accaduto in campo”. Firmato Boniperti. Il giorno dopo mio padre lo spedì indietro: “Grazie, Caro Giampiero, ma le rammento che io sono ingegnere, quindi tocca a lei, geometra, il compito che mi suggerisce”». :)
 
Non essendo a capo di nessuna milizia criminale e non avendo mai diretto un lager, Maysoon Majidi, ventotto anni, regista e attivista curda per i diritti umani in fuga dall’Iran degli Ayatollah, appena arrivata in Italia, il 31 dicembre 2023, è stata immediatamente arrestata, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Non essendo stata accusata di avere fatto torturare uomini e donne indifesi, né di avere stuprato bambini, ma di avere distribuito acqua ad altri migranti sulla barca durante la traversata, Maysoon Majidi si è fatta dieci mesi di galera, sette nel carcere di Castrovillari e altri tre in quello di Reggio Calabria. Non essendo inseguita da alcun mandato della Corte penale internazionale, ma solo dalle minacce di morte del regime iraniano, Maysoon Majidi in carcere ci è rimasta fino al 22 ottobre scorso, quando sono caduti i «gravi indizi» contro di lei. Gravi indizi rappresentati dalle dichiarazioni di due dei settantasette migranti presenti sulla barca, che si sono resi irreperibili subito dopo essere sbarcati e che la procura non è mai riuscita a rintracciare. Ci è riuscita in compenso la trasmissione le Iene, ai cui microfoni i due hanno detto di non avere mai accusato Maysoon.
«Lo giuro: se avessi avuto acqua o cibo da distribuire lo avrei fatto perché su quella barca, che era meno di dieci metri, eravamo in settantasette e fra noi c’erano venticinque bambini», dichiara oggi la regista curda, intervistata dal Corriere della sera. Nonostante la testimonianza a suo favore dello stesso capitano della nave, reo confesso, e le testimonianze di altri migranti portate dalla difesa, e i messaggi sul telefonino in cui cercava i soldi per la traversata, il pubblico ministero ha chiesto per lei la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione, oltre a una multa di un milione e 125 mila euro. Fortunatamente, dopo dieci mesi di angoscia, appelli, scioperi della fame (è arrivata a pesare trentotto chili), l’altro ieri, 5 febbraio, Maysoon Majidi è stata infine assolta. Purtroppo sulla stampa la notizia non ha ricevuto grande attenzione, inevitabilmente coperta dalle notizie sul caso Almasri e da tutto il dibattito suscitato dalle dichiarazioni dei ministri della Giustizia e dell’Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, circa i gravissimi vizi procedurali contenuti nell’atto d’accusa della corte dell’Aja e la conseguente inderogabile necessità di rimpatriare immediatamente il direttore del lager di Mitiga.

Linkiesta/Cundari
 
Mi chiedo da tempo perché la Rai ,cioè noi,debba dare uno spazio pubblicitario esorbitante a una singola azienda : Poltrone e sofà .A prescindere dal mistero di come questi possano spendere così tanti soldi tra spot e testimonial famosi ( spero almeno che ci facciamo pagare bene) trovo incomprensibile che la collettività debba premiare un’azienda già condannata per pubblicitá ingannevole.
E continuiamo ,di nuovo sotto indagine.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto