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France said on Thursday it was recalling its ambassador from Rome to protest against interference in its politics by the Italian government after Luigi Di Maio, deputy prime minister, met a group “gilets jaunes” anti-establishment activists in France on Tuesday. (FT)

Richiamare l'ambasciatore per il gesto di due elementi come quelli che sono andati a Parigi mi pare una cosa spropositata.
E' vero che uno è biministro e vicepresidente ma...
Erano da ignorare e basta.
 

Fabrib

Forumer storico
Richiamare l'ambasciatore per il gesto di due elementi come quelli che sono andati a Parigi mi pare una cosa spropositata.
E' vero che uno è biministro e vicepresidente ma...
Erano da ignorare e basta.
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ATTENTI CHE MATTARELLA SBROCCA: IN UNA RIUNIONE COI SUOI COLLABORATORI PIÙ STRETTI HA MANIFESTATO TUTTA L'INSOFFERENZA PER L'ATTIVITÀ DI GOVERNO (Dagospia)
 

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FCA, FIAT può unirsi a un gruppo asiatico: ipotesi di ritiro dalle attività europee per calo di guadagni
By Mole24 Feb 6, 2019

FCA, FIAT può unirsi a un gruppo asiatico: ipotesi di ritiro dalle attività europee per calo di guadagni da parte del gruppo, ipotesi rilanciata dal professor Berta della Bocconi di Milano

Nei piani di FCA, FIAT è sempre stata centrale, soprattutto nei mercati europei e sudamericani.
Lo storico brand torinese ha rappresentato, nel corso degli ultimi anni, la parte più importante delle produzioni e delle vendite in queste aree. Il periodo che vive attualmente il gruppo, però, potrebbe portare a novità rivoluzionarie.
Secondo quanto riportato dal sito ClubAlfa.it, il professor Giuseppe Berta dell’Università Bocconi di Milano ha portato avanti delle valide tesi a supporto di uno scenario che da tempo sta prendendo forma: la cessione di alcuni brand, tra i quali proprio FIAT.
Il Piano Italia arriverà a giorni e, secondo quanto afferma Berta, quella dei siti produttori europei è un’agonia destinata a terminare a breve. Già da quest’anno, i vertici del gruppo dovranno chiarire le proprie intenzioni circa la prosecuzione delle attività nel Vecchio Continente.
Già, perché Fiat Chrysler Automobiles sta prendendo in considerazione il ritiro dalle attività europee, visto il calo evidente di vendite e guadagni. Una eventualità sottolineata dai dati degli ultimi mesi, che non mostrano un quadro della situazione rosea. Tutto il contrario degli USA, dove gli affari spingono il gruppo verso grandi risultati, soprattutto grazie a Jeep e RAM.

La possibile fusione con Hyundai

Nelle sue dichiarazioni, il professor Berta ha anche aggiunto che, all’acquisto di FIAT, potrebbe essere interessato un produttore asiatico, che punti rafforzare la propria presenza sul continente europeo.
L’identikit sembrerebbe rispondere al profilo di Hyundai, che già a da questa estate sarebbe interessato al marchio di Torino. A giugno aveva lanciato questa ipotesi l’accreditato Asian Times. Venne sollevato un polverone, poi rientrato, anche per effetto di eventi mediatici immediatamente successivi, come la morte di Marchionne e l’arrivo di Mike Manley.
Si tratterebbe di un piano complesso, che non si potrebbe concretizzare in tempi brevi. Quella di Hyundai e FIAT, però, è un’unione già immaginata, anche per fare fronte alla concorrenza e alla fusione di diversi marchi, avvenute negli ultimi mesi. Uno scenario che avrebbe aspetti positivi e negativi, oltre a tratti poco chiari, come la produzione negli stabilimenti italiani e soprattutto torinesi.

Andiamo bene...
Comunque adesso interviene Giggino e li mette tutti sull'attenti!
 
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fabriziof

Forumer storico
Richiamare l'ambasciatore per il gesto di due elementi come quelli che sono andati a Parigi mi pare una cosa spropositata.
E' vero che uno è biministro e vicepresidente ma...
Erano da ignorare e basta.
Questo lo diciamo noi che li conosciamo ma i francesi che devono pensare ?Macron deve dare un segnale a loro
 

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