OT: Topic del cazzeggio

C’è un passaggio, nell’intervista a Davide Casaleggio pubblicata dal supplemento settimanale del Fatto quotidiano, che merita di essere isolato con una lente di ingrandimento. Quando parla degli obiettivi già raggiunti dal M5s, o in via di raggiungimento, Casaleggio ne elenca alcuni che evidentemente ritiene i più significativi, quelli cioè che modificano aspetti intollerabili della realtà che hanno fatto nascere il movimento. Per esempio il fatto che “i giornali erano pagati dallo stato e scrivevano quello che voleva lo stato”. Parole confuse e nel contempo rivelatrici da almeno due punti di vista. I finanziamenti sono statali ma Casaleggio confonde stato e governo che sono entità diverse in un paese democratico. Dire che un giornale scrive quello che vuole lo stato, in Italia non ha alcun senso. Diverso sarebbe se si parlasse della Corea del nord. La confusione è forse rivelatrice di una intenzione, un retro pensiero, ma mettiamo sia solo un banale lapsus. Voleva dire governo. Non torna lo stesso, perché il giornale che con il taglio dei fondi all’editoria sarà costretto alla chiusura è il Manifesto. Definire filo governativa la linea dell’ultimo quotidiano che si definisce comunista appare surreale. Lo stesso vale, nella diversità della linea editoriale, per Radio Radicale. Dunque a che pro tanta importanza per un obiettivo così limitato anche agli occhi della base pentastellata? Perché sarà una dei pochi obiettivi che comunque potranno rivendicare di aver raggiunto. Per questo, siamo al secondo aspetto significativo, è generoso ma inutile spiegargli che stanno reprimendo non il conformismo ma il dissenso. Lo sanno benissimo.
Il Foglio/Massimo Bordin
 
7abb87beb0b930a03c31f180f5715d55.jpg
 
Avevo 9 anni all'epoca (sarà mica poi stato un bambinastro?) :-D

Battute a parte ho saputo dell'esistenza della Fortitudo 6 anni dopo in una prima di campionato di A2... Mangiaebevi sconfitta all'ultimo secondo con un tap-in di Sly Gray (gran giocatore) su assist da metà campo nella miglior tradizione biancoblù e da lì uscito inesorabilmente come tifoso F :d:

Io giocavo nella Fortitudo da bambino alla fine degli anni sessanta, ricordo ancora bene la maglietta con il giovane cowboy dell'Eldorado, il campo di via San Felice presidiato dal mitico Gabusi, e la prima volta che ci andai: c'era il mitico "Barone" in persona che ci sollevò uno per uno per schiacciare nel canestro (la prima e l'ultima schiacciata della mia vita :rotfl:).

Altri tempi. :( Il tifo bolognese era già molto caldo, ma quando i campioni avversari facevano una bella giocata l'intero Palazzo si alzava ad applaudire.
 
A proposito di squadre:

ROMA (MF-DJ)--"Certo, squadra che vince non si cambia".
Replica così il vicepremier Matteo Salvini, a margine della conferenza stampa di presentazione delle Celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, a chi gli chiede se dopo le elezioni europee Danilo Toninelli continuerà a ricoprire la carica di ministro delle Infrasrutture e dei Trasporti
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto