OT: Topic del cazzeggio


DALLA PERIFERIA ALL' ATTICO IN CENTRO DE MITA E FAMIGLIA CAMBIANO CASA - la Repubblica.it

Anni fa un mio amico demitiano ( arrivò anche al consiglio DC provinciale) mi raccontò che era andato a Roma ad un incontro nazionale con il Segretario DC.
Mi disse che nel suo ufficio ( estasi nei suoi occhi) c'erano decine di professionisti laureati che lavoravano tutti i giorni per lui alla stesura di leggi e progetti, etc. ( pagati da chi?)

Ho fatto una ricerca, si sarà trattato di questo attico? Credo proprio di si.
 
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Io sono preoccupatissimo.
Non da oggi.
Cercherò anche a questo giro di racimolare qualcosa.
Purtroppo il rischio che chi arriverà dopo, per porre fine ai disastri, 'rimodulera'(alzerà) le rendite finanziarie e/o faccia una bella patrimoniale (sul DT Berlusconi ce l ha messa fissa e nessuno l ha levata).

Ps
Intanto Nardella è contentissimo. Molto bene.

Cosa sicura. Le responsabilità tanto, poi, saranno di chi la/le metterà, ovviamente :d:

Ps: quanti seggi hanno i sovranisti in Europa?
Ps2: quanto conteranno i rappresentanti italiani, ovviamente in gran parte all'opposizione?
Ps3: arriverà una commissione amica, ora che i sovranisti in Europa hanno trionfato :lol:

Ma siamo i più furbi, lo sappiamo.
Benissimo così.
(Qualcuno insegnava che le guerre si fanno quando si possono vincere - ma restiamo il paese dell'armiamoci e partite)

Battute a parte cercherò anch'io di racimolare, e probabilmente ci si riuscirà. E anch'io sono molto preoccupato. Poi, seriamente, sarebbe ora in questo paese di smetterla di parlare di dualismo nord/sud e cominciare ad utilizzare quello centro/periferia, che comprende anche il primo.
 
Io sono preoccupatissimo.
Non da oggi.
Cercherò anche a questo giro di racimolare qualcosa.
Purtroppo il rischio che chi arriverà dopo, per porre fine ai disastri, 'rimodulera'(alzerà) le rendite finanziarie e/o faccia una bella patrimoniale (sul DT Berlusconi ce l ha messa fissa e nessuno l ha levata) è elevatissimo.

Ps
Intanto Nardella è contentissimo. Molto bene.

Sarà un'opportunità.
 
Ad ogni modo, l'Italia rimane con un'elettorato molto fluido... fors'anche clientelare.
Abbiamo visto il fallimento della destra nell'assalto a diverse città "rosse"... ribaltando il voto delle europee.

Giusta l'osservazione di DRBS su centro e periferia.
Mi ricorda Mao.
 
Europee, perché le città votano il Pd e la provincia la Lega

(...)

Roberto Biorcio, docente di sociologia e ricerca sociale all’Università Bicocca di Milano, fa notare che il divario tra l’andamento di un partito può raggiungere sbalzi «anche di 10 punti percentuali» fra città e provincia. Vale anche per il Pd e la Lega, ma anche per il «terzo incomodo» uscito in frantumi dall’ultimo voto, i Cinque stelle. Le ragioni? Biorcio individua almeno due elementi, concatenati fra loro. «In primo luogo nei piccoli centri e nelle aree più periferiche abitano persone con più difficoltà economiche - dice - Mentre in qualche modo nei grandi centri abitano famiglie e persone dotate di maggiori risorse economiche. Quindi le prime hanno subito maggiormente la crisi e tendono a votare per forze di rottura contro il “sistema” e i partiti avvertiti come tradizionali». L’esempio si applica bene ad alcune zone geografiche, sopratutto nelle province del Sud Italia, dove il Movimento cinque stelle resta forte e la Lega veleggia ormai sul 20%. Ma suona già più straniante in zone dove i redditi medi viaggiano su valori superiori alla media nazionale. Perché nelle province del Nord-ovest, forte di un Pil pro capite stimato dall’Istat a 35,4mila euro annui, la Lega si inerpica fino e oltre il 65%? In parte incidono le promesse di misure fiscali favorevoli, da sempre attraenti per il target di piccoli imprenditori, artigiani e liberi professionisti che ruota intorno alla Lega.

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Europee, perché le città votano il Pd e la provincia la Lega

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Roberto Biorcio, docente di sociologia e ricerca sociale all’Università Bicocca di Milano, fa notare che il divario tra l’andamento di un partito può raggiungere sbalzi «anche di 10 punti percentuali» fra città e provincia. Vale anche per il Pd e la Lega, ma anche per il «terzo incomodo» uscito in frantumi dall’ultimo voto, i Cinque stelle. Le ragioni? Biorcio individua almeno due elementi, concatenati fra loro. «In primo luogo nei piccoli centri e nelle aree più periferiche abitano persone con più difficoltà economiche - dice - Mentre in qualche modo nei grandi centri abitano famiglie e persone dotate di maggiori risorse economiche. Quindi le prime hanno subito maggiormente la crisi e tendono a votare per forze di rottura contro il “sistema” e i partiti avvertiti come tradizionali». L’esempio si applica bene ad alcune zone geografiche, sopratutto nelle province del Sud Italia, dove il Movimento cinque stelle resta forte e la Lega veleggia ormai sul 20%. Ma suona già più straniante in zone dove i redditi medi viaggiano su valori superiori alla media nazionale. Perché nelle province del Nord-ovest, forte di un Pil pro capite stimato dall’Istat a 35,4mila euro annui, la Lega si inerpica fino e oltre il 65%? In parte incidono le promesse di misure fiscali favorevoli, da sempre attraenti per il target di piccoli imprenditori, artigiani e liberi professionisti che ruota intorno alla Lega.

(...)
Ma per la lega è sempre stato così,che c'è di nuovo
 

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