OT: Topic del cazzeggio (6 lettori)

ALIUNO

Nuovo forumer
hai ragione; per poi prendere uno che non è servito (dal punto di vista sportivo) assolutamente a una minkia. Anzi, direi che è stata la nostra peggiore stagione quella passata

Io non so se il tifoso juventino preferisce un Lotito noto sanificatore di cessi pubblici , o qualche cinese mandato direttamente dal comitato centrale, magari qualche produttore cinematografico con perle

sequenziali Natale a ... Rio , Miami , Beverly Hills etc. Cosi' i primi che mi vengono in mente. Accomodatevi :up:

Sicuramente troverete facilmente un azionista che vi comprera' Ronaldo e ne supporta l'investimento per lo sviluppo del brand

Ma forse a voi basta ballare la suning dance, o ricordarsi le 7 champions ( come gli scudetti della Pro Vercelli), o sperare di vincere lo scudo per sentire la Ferilli dire "mi spoglio "
 

Fabrib

Forumer storico
C'è un rapporto fra lo schwarzeNull, l'ossessione tedesca per il bilancio in pareggio e le immagini di Draghi, nelle vesti di vampiro dei conti correnti, che ricorrono sui giornali tedeschi? Sì, fra Berlino che rifiuta i disavanzi e la Bce che taglia i tassi di interesse c'è un rapporto diretto. Anzi, molti sostengono che il secondo fatto sia diretta conseguenza del primo. Ora l'Ocse, nel suo ultimo September Outlook, appena uscito, lo dimostra con i numeri.
Questa settimana il governo tedesco ha varato un massiccio e lodevole piano di interventi a favore dell'ambiente, per la cospicua somma di oltre 50 miliardi di euro. Il piano - che ha qualche somiglianza con quello a cui sta pensando il nuovo governo italiano - ha un solo vistoso difetto: è interamente autofinanziato da altre entrate. Questo andrebbe bene per l'Italia, che ha già abbastanza debiti. Ma non va bene per la Germania, che 1) ha un debito bassissimo, 2) più spende e più guadagna, perché chi investe in Bund, invece di incassare un interesse, lo paga e, infine, 3) come gridano in coro gli economisti di tutto il mondo, se pompasse quattrini nella sua economia, aiuterebbe - finalmente - quella di tutto il resto d'Europa. Inoltre, appunto, 4) consentirebbe alla Bce di evitare il nuovo giro di allentamento della politica monetaria, che Francoforte ha appena varato.
A Draghi e alla Bce, i tedeschi rimproverano a gran voce una politica monetaria troppo allegra che, con i tassi di interesse sotto zero, grava sui bilanci delle banche e priva i risparmiatori di una remunerazione sui loro conti correnti, mentre, rastrellando titoli sul mercato con il Quantitative easing, rende la vita troppo facile ai governi indebitati e gonfia i prezzi dei titoli pubblici e privati. Ma, se Draghi, per sostenere l'economia, è costretto a spingere sul pedale dell'acceleratore monetario fino ai limiti di sicurezza, è per riempire il vuoto dell'altra leva di stimolo, quella della spesa dei governi. La Bce inonda l'Europa di euro stampati dalle presse di Francoforte, perché Berlino tiene i suoi euro gelosamente custoditi in cassaforte. Se non ci fossero quelli della Bce, l'economia europea, che già rallenta, si fermerebbe. Come ha garbatamente fatto intendere lo stesso Draghi, i tedeschi, se vogliono una diversa politica monetaria, se la prendano con se stessi.
Ora, Laurence Boone, la capo economista dell'Ocse - l'organizzazione mondiale che raccoglie i paesi industrializzati - ha messo in numeri questa replica al veleno, dimostrando che la politica monetaria potrebbe essere assai meno espansiva, come vorrebbero i tedeschi, se, però, ci fossero anche interventi paralleli di politica economica, come i tedeschi non vogliono. In più, i risultati sarebbero anche decisamente migliori. Gli economisti dell'Ocse arrivano a questo risultato, mettendo a confronto una strategia solo monetaria, con una a cui, invece, si affiancano misure, come un vasto programma di investimenti pubblici. Nel primo caso, per 5 anni, i tassi di interesse sui titoli di Stato decennali dei governi dell'eurozona vengono abbassati di un 1 per cento e un altro 1 per cento viene limato sui mutui per le abitazioni. Il Pil dell'eurozona cresce dello 0,3 per cento il primo anno, lo 0,8 il secondo anno, fino all'1,6 per cento al quinto anno, ma poi l'effetto svanisce e si riduce allo 0,1 per cento.
L'alternativa è una politica monetaria più sorvegliata, con i prezzi dei titoli che crescono solo dello 0,5 per cento, ma si lancia un programma di investimenti pubblici che vale, ogni anno, lo 0,75 per cento del Pil (circa 1.200 miliardi di euro). In deficit per paesi come la Germania, compensato, invece, dalle tasse per quelli come l'Italia. Risultato? Il Pil europeo cresce molto di più e più in fretta: 0,8 per cento il primo anno, 1,3 per cento il secondo, 1,8 per cento al quinto anno e l'effetto perdura: a lungo termine (è il beneficio degli investimenti reali e non solo finanziari) il Pil continua a crescere di oltre l'1 per cento rispetto alla tendenza base.
La Repubblica/Ricci
 

iguanito

Forumer storico
Io non so se il tifoso juventino preferisce un Lotito noto sanificatore di cessi pubblici , o qualche cinese mandato direttamente dal comitato centrale, magari qualche produttore cinematografico con perle

sequenziali Natale a ... Rio , Miami , Beverly Hills etc. Cosi' i primi che mi vengono in mente. Accomodatevi :up:

Sicuramente troverete facilmente un azionista che vi comprera' Ronaldo e ne supporta l'investimento per lo sviluppo del brand

Ma forse a voi basta ballare la suning dance, o ricordarsi le 7 champions ( come gli scudetti della Pro Vercelli), o sperare di vincere lo scudo per sentire la Ferilli dire "mi spoglio "
Che razza di intervento è questo? Che cosa starebbe a significare questa prosopopea? Il tifoso juventino ha tutto il diritto di esprimere la sua opinione anche di dissenso sull'operato sportivo della società (nei modi dovuti e senza prevaricazioni). Parlo solo dell'aspetto sportivo. Per il resto nulla da dire.
 

Fabrib

Forumer storico
Secondo una non recentissima analisi dell’Università di Milano (*) due sono state le fonti determinanti dell’eccessivo indebitamento: le Poste Italiane (PT) e le Ferrovie dello Stato (FS). Lo studio è molto dettagliato ed è stato utilizzato anche come base per la spending review della pubblica amministrazione. Si tratta di un calcolo che considera l’ammontare delle perdite cumulate nel corso del tempo dalle due amministrazioni pubbliche a cui sono stati sommati gli oneri finanziari derivanti dal debito aggiuntivo che il Tesoro ha dovuto emettere per sanare le perdite.
Nel caso delle PT l’arco temporale considerato è molto ampio in quanto parte dal 1915 per arrivare al 2013. L’analisi indica all’inizio degli anni ’50 la fase di generazione di perdite sempre crescenti mentre il periodo precedente i bilanci delle PT non impattarono negativamente sulle finanze pubbliche. Complessivamente, partendo dalla metà degli anni ’70, le PT hanno contribuito alla formazione di circa il 9% del debito italiano del 2013 (in cifre 191 miliardi di euro di cui 40 miliardi come trasferimenti pubblici e 150 miliardi come interessi sul debito).
L’analisi del bilancio delle ferrovie è limitato al periodo 1992-2012 ovvero a partire dalla trasformazione in società per azioni delle FS. In questo breve arco temporale le perdite cumulate in termini di debito pubblico sono state oltre il 12% del debito pubblico del 2013 ((in cifre 259 miliardi di euro di cui 143 miliardi come eccesso di sussidi e 116 miliardi come interessi sul debito). Questi valori considerano solo l’eccesso di sussidi, ipotizzando che la parte dei sussidi in linea con gli altri principali paesi europei siano stati finanziati con la tassazione e non con il debito. Altrimenti si arriverebbe a quasi 400 miliardi di maggiore debito (in cifre 388 miliardi di euro di cui 215 miliardi come sussidi e 173 miliardi come interessi sul debito).
Complessivamente livelli normali di finanziamento delle PT e delle FS avrebbero determinato un valore del rapporto tra debito pubblico e PIL pari al 96% nel 2013, rispetto al 129% effettivo, e in linea con i valori della Spagna. In merito alle FS bisogna aggiungere due considerazioni. Gli investimenti nell’Alta Velocità in Italia sono stati modesti (700 km di nuove linee ad Alta Velocità contro più di 1.200 in Germania, 1.300 in Francia e 1.600 in Spagna, paese tradizionalmente caratterizzato da bassi sussidi ferroviari). Sebbene i livelli di efficienza dei sistemi ferroviari non siano di facile misurazione sembra che le FS non siano a tutt’oggi su livelli di eccellenza (**). Inoltre si deve considerare che:
Se a queste stime si aggiungesse il debito generato dalle PT - a cui per completezza andrebbero sommati Alitalia, Tirrenia, il trasporto pubblico locale (TPL) e altre partecipazioni statali – si troverebbe la risposta al quesito iniziale e si potrebbe concludere che il livello del debito pubblico italiano potrebbe essere oggi significativamente inferiore al livello, ad esempio, della Spagna.
CENTRO EINAUDI
 

Fabrib

Forumer storico
Niente più Thomas Cook nei cieli del mondo. La compagnia aerea, che volava soprattutto tra l’Europa settentrionale e gli Stati Uniti ha “cessato il commercio con effetto immediato”. Un fallimento dalla gravi conseguenze sia per i 150 mila passeggeri cui è stato cancellato il volo, sia per i circa 22.000 dipendenti, 9.000 dei quali nel Regno Unito.
La compagnia era uno dei marchi turistici più conosciuti al mondo, oltre che uno dei più antichi, visto che era stata fondata nel 1841 nel Leicestershire dal produttore di mobili Thomas Cook.
“È assolutamente vero che è stata presentata una richiesta al governo per una sovvenzione di circa £ 150 milioni“, ha detto Boris Johnson ai giornalisti durante un volo per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
“Chiaramente, si tratta di un sacco di soldi dei contribuenti e crea, come apprezzeranno le persone, un rischio morale in caso di future difficoltà commerciali che le aziende devono affrontare.”
Ha detto che i dirigenti dell’azienda devono essere ritenuti responsabili del crollo dell’azienda.
“Uno è spinto a riflettere sul fatto che gli amministratori di queste società siano adeguatamente incentivati a risolvere tali problemi”, ha affermato.

Alitalia chi?
 

fabriziof

Forumer storico
Bomba americana inesplosa trovata a pochissima distanza dalla casa di campagna dei miei nonni,all'epoca requisita dai tedeschi.Viva la pace,viva l'unione europea!

Palestrina, interviene esercito per disinnesco di un ordigno bellico
Grazie all'esercito.Dal loro sito:
Nel corso dell’anno gli specialisti dell’Esercito hanno condotto circa 1.350 interventi su bombe e altri residuati bellici, con quasi quattrocento disinneschi nelle regioni Lazio e Abruzzo di competenza del 6° Reggimento Genio Pionieri. Negli ultimi dieci anni sono oltre 35.000 le bonifiche effettuate dagli artificieri dell’Esercito su tutto il territorio nazionale, inoltre l’Esercito è l’unica Forza Armata preposta alla formazione e all’aggiornamento degli artificieri delle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.
 

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