OT: Topic del cazzeggio

Nel 1944, nel remoto villaggio trentino di Vermiglio, l'arrivo di Pietro, un soldato reduce dalla guerra di origini siciliane, stravolge la quotidianità di un insegnante e della sua famiglia. Lucia, la maggiore delle figlie dell'insegnante, si innamora di Pietro e decide di sposarlo. Appena giunge notizia della fine della guerra, Pietro torna in Sicilia con lo scopo di far sapere ai propri cari di essere sopravvissuto, promettendo alla moglie che sarebbe tornato presto. Tuttavia, dopo avere perso le tracce di Pietro, in famiglia si apprende dal giornale che l'uomo, già sposato con una donna siciliana, viene da questa ucciso.

Nel frattempo, Lucia dà alla luce la bambina che aspettava da Pietro, Antonia. La morte di Pietro sconvolge Lucia, la quale cade in uno stato di disperazione e rifiuta la bambina, meditando il suicidio dal quale la salva il fratello Dino. Durante il processo di graduale ripresa, compie un viaggio in Sicilia, dove ha un incontro ravvicinato con la prima moglie di Pietro e si reca sulla tomba del marito. Intanto ha affidato la piccola ad un orfanotrofio, nel quale lavora la sorella minore Ada, fattasi suora. Infine Lucia compie la scelta di andare in città, a servizio in una famiglia di signori, ripromettendosi di tornare poi a riprendere la sua bambina.

Incuriosito dal film che ha vinto il David mi sono andato a leggere la trama di Vermiglio ,mi sembra al di là di ogni tentazione :(
 

Leone XIV e la passione per la Roma​

“Prevost nel calcio è un grande tifoso della Roma”, ha detto Pagano. E per un curioso gioco del destino – non sembri blasfemo – la sua elezione coincide con il 42° anniversario del secondo scudetto della Roma, 8 maggio 1983. E in Piazza San Pietro sono state fotografate, prima della sua elezione, sciarpe e bandiere giallorosse. Padre Pagano lo sa perché i due sul calcio hanno scherzato spesso: “L'ho sentito dopo la partita Roma-Fiorentina – ha raccontato – e gli ho detto scherzando: la vittoria della Roma è il primo miracolo di Francesco dopo la morte”. Chissà come l’avrà presa Papa Leone.

Un Pontefice tennista​

Ma non c’è solo il calcio, dicevamo. Anzi. Pagano spiega: “Ama gli sport, andava allo stadio volentieri, ma ama anche guidare la macchina, lo farebbe per ore”. Adesso, purtroppo, diventerà davvero complicato. Ancora di più praticare la passione che lo stesso Prevost ha raccontato, in passato: “Il tennis mi ha insegnato la pazienza e la disciplina. Mi considero un discreto giocatore amatoriale, non vedo l’ora di tornare in campo”. Era il 2023, oggi sa bene che sia un’eventualità improbabile.
 

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