OT: torna report e stavolta....

Dalla ragnatela alla fine emergono gli obiettivi della Banca Popolare Italiana di Giampiero Fiorani, le prospettive di Unipol su Bnl, e prendono forma le ombre che hanno appoggiato il tentativo della scalata di Ricucci in Rcs.




:-? e quali sono, vorrei sapere oppure dobbiamo aspettare le indagini della magistratura ?


mi sembra la storiella di quei 2 bugiardi . Il primo va a citofonare al secondo : Drin Drin !
Dal citofono si sente : ' Non ci sono' e l'altro : ' Meno male che non sono venuto ' !!!!!
 
Gentili telespettatori stiamo realizzando una puntata sui telefonini di
ultima generazione.
Qualcuno usa il videotelefono, usa i servizi che vengono proposti? Si
trova bene, si trova male? Cosa ne pensa di questa nuova frontiera?
Se avete segnalazioni interessanti inviatele alla nostra redazione.
Grazie.


www.report.rai.it
 
tycoon ha scritto:
DOVE VENGONO TUTTI QUESTI SOLDI!
di Paolo Mondani Economia

Antonveneta, Bnl e Rcs. E i loro protagonisti.
A cominciare dagli immobiliaristi Ricucci, Coppola e Statuto a proposito dei quali: come hanno fatto tutti quei soldi in così poco tempo? La cronaca comincia ad aprile e tutte le vicende sono state seguite fino a pochi giorni fa, in una ricostruzione minuziosa degli intrecci che ruotano attorno al sistema bancario italiano, e della costante violazione delle regole. Vedremo i loro conti, i loro affari, le loro proprietà. Paolo Mondani ha incontrato banchieri, capitani d’impresa, testimoni, analisti e fonti anonime che ci hanno raccontato i dietro le quinte delle tre scalate. Saranno analizzati i documenti delle società anonime e dei fiduciari con sede in Svizzera, Lussemburgo e Stati Uniti.
Dalla ragnatela alla fine emergono gli obiettivi della Banca Popolare Italiana di Giampiero Fiorani, le prospettive di Unipol su Bnl, e prendono forma le ombre che hanno appoggiato il tentativo della scalata di Ricucci in Rcs.
Infine la vicenda delle intercettazioni e del Governatore della Banca d’Italia. Il discredito internazionale che ha coinvolto le istituzioni economiche del nostro paese. Le ragioni che hanno portato le procure di Milano e Roma a indagare. Il ruolo svolto dalla politica in relazione agli affari che contano che ha spinto molti a porre una nuova questione morale. E una domanda: perché il provvedimento sulla tutela del risparmio che staziona da due anni in Parlamento, non è ancora stato approvato?

da report.rai.it

puntata in onda il 16 ottobre...




the end.......

:P :P :P
 
Vi comunichiamo che domenica 23 Aprile alle 21.30 su RAI TRE andrà in
onda la puntata di Report dal titolo “Il Finanziamento quotidiano” di
Bernardo Iovene.

Segue sinossi:

“Lo stato finanzia l’editoria per circa 700 milioni di euro all’anno. A
chi, come, e soprattutto a che titolo vengono spesi questi soldi? Poiché
in Italia si legge poco e nessun giornale riesce a vivere di sole
vendite,
nel 1981 fu approvata una legge, pensata proprio per dare sostegno ai
giornali di idee, come i giornali di partito, penalizzati dal mercato e
non sorretti dalla pubblicità e allegati. Ma nell’inchiesta di Bernardo
Iovene scopriamo che in realtà i giornali considerati di partito oggi in
tutto prendono il 5% degli stanziamenti. E allora il restante 95% a chi
va? I lettori dei quotidiani non lo sanno, mentre lo sanno bene gli
editori, che incassano corposi contributi su spese telefoniche,
elettriche
e costo della carta. Una fetta di finanziamenti va poi a una galassia di
giornali che hanno ottenuto lÂ’accesso ai finanziamenti grazie alla firma
di due deputati, spesso di schieramento opposto, che hanno dichiarato lÂ’
appartenenza della testata a un movimento politico. Come il Giornale dÂ’
Italia, ‘Organo del movimento unitario pensionati uomini vivi’, che gira
parte dei suoi contributi alla Lega. Ma non sono i soli, ci sono anche
le
Tv locali, per esempio Teleoggi, con i soldi pubblici ha “ringraziato”
lÂ’
ex ministro Gasparri per lÂ’attenzione dimostrata. Anche Radio Padania e
Radio Maria incassano. E anche il quotidiano “Sportsman, Cavalli e
Corse”.
Alla fine della fiera i giornali prendono un sacco di soldi ma i
giornalisti precari e sottopagati sono sempre di più.”


Al termine dell’inchiesta seguirà un aggiornamento della puntata dal
titolo “Puntuale come uno treno” di Giovanna Corsetti.
A tre anni di distanza Report torna nelle gallerie e sui binari.

La goodnews di questa settimana si intitola "Codice a sbarre” di
Giuliano
Marrucci.
Il lavoro dietro le sbarre può funzionare. Nel servizio scopriamo
infatti
che a produrre il ‘Fuggiasco’, ottimo vino laziale, sono i detenuti del
carcere circondariale di Velletri; mentre a Roma gli ‘ospiti’ di San
Vittore lavorano in un call center e a Torino una piccola cooperativa
sociale ha avviato una torrefazione di successo.
 
alias333 ha scritto:
Chi le sistemerà la bocca adesso ? :D

Io avrei qualcosa che in bocca le farebbe bene..
:D :cool: :D

...scusate ma era così...sempre per tenere alto il livello dei 3d in cui intervengo...ehm...


:D :D :cool:

caqqo sono andato a calcetto e ora sono talmente stanco che non riesco a dormire... :help: :help: :help: :help:
 
Alice, il modem per l’ADSL, il telefono Sirio che abbiamo in casa, il cordless Aladino, erano i prodotti dell’ex Italtel di S.Maria Capua Vetere e dello stabilimento di Ronchi dei Legionari. Adesso li fanno gli altri, i nostri concorrenti cinesi e alcune società europee, perché noi Italiani in questo stato di dissesto dell’industria elettronica che fa capo al gruppo Finmek, siamo usciti dal business.
Un crac quello del gruppo Finmek molto più complesso di quello della Parmalat, salvo il fatto che non se ne è parlato. Eppure sono coinvolte 10mila persone, tra lavoratori e indotto, e un prestito bond di 150 milioni di euro non rimborsato a centinaia di risparmiatori italiani.
Un giro di acquisti e vendite di aziende in crisi, come l’ex Olivetti nel Canavese, ma soprattutto di aziende in aree come la Sardegna e l’entroterra Campano, dove erano in palio contributi pubblici per lo sviluppo. Eppure il denaro pubblico non ha prodotto nuovi posti di lavoro. tutte le istituzioni internazionali, per uscire dal guado, ci chiedono di introdurre in Italia maggiore concorrenza, una sana concorrenza che secondo l’Antritrust dovrebbe comportare per esempio l’eliminazione dei privilegi dei professionisti, dagli avvocati ai notai.
Se uno volesse vedere cosa fanno gli altri, potrebbe prendere il caso della Danimarca, dove si può essere licenziati dall’oggi al domani ma il sistema ti garantisce un sussidio per 4 anni, e la disoccupazione non arriva al 5%.
 
Sono molto curioso di vedere la puntata di oggi; ho visto che mostravano, nell'anticipazione, il modemino USB di Alice.

Ce l'ho avuto per un periodo, era una realizzazione su licenza di un produttore francese, uno dei peggiori modem mai prodotti.
 
Puntata nn particolarmente esaltante, ma pur sempre interessante, anche se per ora la migliore ed anche ben fatta è stata la prima sul finanziamento ai giornali, dove ancora una volta vale il motto "negare sempre anche l'evidenza".

La prossima dovrebbe essere, specialmente x noi, interessante l'argomento interessante e di particolare attualità, ma in quewsto momento ho un'amnesia, nn mo lo ricordo + :) :specchio:

saluti e bg
 

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