Andre_Sant
Forumer storico
Con questo ragionamento anche 1 a 90 o meno andava bene. Se prendi per immodificabile il cap a 6,5 euro del dividendo, è ovvio che la risp A vale al max 120-150 euro (e sono generoso). Personalmente nutro seri dubbi che quanto fatto reggerebbe in tribunale (in particolare la mancata approvazione dell'assemblea speciale risp A del raggruppamento). Detto questo è sempre meglio raggiungere un accordo visto che in tribunale non si sà mai come va a finire. Ma questo vale anche per Cimbri. E visto che non sta cercando di raggiungere un accordo (almeno apparentemente), mi chiedo cosa ha in mente di fare. Solo quello
a me pare che sostanzialmente da sempre (da gennaio diciamo, quando di fatto cimbri apri ufficialmente alla conversione) l'accordo implicito col mercato era rapporto 1:100.. infatti tranne l'ultimissimo periodo il mercato aveva sempre prezzato tale rapporto.
secondo me:
a) gli azionisti risp A confermeranno tutti in assemblea la proposta 1:100 e ne saranno felici (1:110 era meglio, ma 1:100 è cmq ottimo visto da dove si partì)
b) gli azionisti ordinari potrebbero dire no (ma nn è un problema dato che il primo azionista delle ord. è unipol col 63,4%)
c) il maggior rischio viene dal prezzo di recesso (che copre solo il 10% del flottante circa, ossia nulla..)
d) nessuno andrà in tribunale sfidando la sorte, per incassare, forse, poco di piu', a fronte di un piatto già molto ricco
e) da tempo pensavo di shortare la A e longare la ord dato che il rapporto 1:110 nn aveva alcun appiglio (ma la tempistica era troppo incerta)
ciao
Andrea
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