Scusate l'intromissione ma mi trovo in questa situazione.
Mi hanno fatto obiezioni (verbali) su una polizza vita Generali che scade il 30 Dicembre 2017 la cui comunicazione di scadenza e di "tempestiva liquidazione" mi è stato comunicato da Generali stessa in data 30 Agosto 2017.
Avrei bisogno di aiuto su questo:
In data 30/12/2004, mia moglie ha sottoscritto una polizza vita dalla durata 13 anni. E' pervenuta una lettera da Generali il 30 Agosto u.s. nella quale Le veniva ricordato che il 30 Dicembre 2017 scadeva la suddetta polizza e le modalità per una tempestiva liquidazione.
Abbiamo predisposto la documentazione necessaria così come nella lettera di Generali, e siamo andati in agenzia, ma con grande sorpresa e disapunnto, ci veniva detto che la suddetta polizza, non era riscattabile in quanto mia moglie non aveva ancora maturato i requisti pensionistici chiaramente slittati per via delle recenti normative.
A me sembra un'assurdità per i seguenti motivi:
a) - la lettera "per la tempestiva liquidazione " è stata inviata da Generali e non parla di nessun differimento;
b) - all'atto della sottoscrizione era in vigore una normativa diversa da quella attuale sul trattamento di quiescenza e su quella normativa è stata calcolata la durata della polizza (13 Anni) e nessun accenno è stato evidenziato da parte dell' "amico" agente su eventuali e "lunghissimi" slittamenti; l'unica precisazione è stata che si tratta va di una polizza vita in forma di previdenza complementare, come scritto nel contratto. Inoltre, se effettivamente, per esercitare il riscatto, bisogna aspettare l'attuale età pensionabile sancita dalle norme in vigore e non da quelle, eventualmente, in essere alla data di stipula della polizza, paradossalmente, tale polizza potrebbe non essere più riscattabile nel caso in cui venissero promulgate leggi che abolissero il diritto alla pensione; e, se ancora paradossalmnente avessero abbreviato i tempi per il collocamento in pensione rispetto a quelli in vigore alla stipula, avrei potuto riscattarla prima?;
c) - ritengo che la data di scadenza inserita nel contratto, sia abbastanza esaustiva e non acclara nessun termine di differimento;
d) -. inoltre la data di scadenza mi sembra una giusta indicazione, al fine di stabilire un termine PERENTORIO, appunto per stabilire una data certa per il diritto alla prestazione, ponendo un punto fermo ad eventuali successive modifiche normative onde evitare "lunghissimi differimenti".
Alla luce di quanto espostto e qualora le mie osservazioni siano esatte, e sottolineando che tutta la documentazione e le comunicazioni di Generali fanno riferimento alla POLIZZA VITA N° 6.217.160, vi chiedo quale sia la strategia da intraprendere e ,se sia necessario, qualora non riuscissi a riscattare la polizza a scadenza, rivolgersi ad un legale.
Grazie anticipatamente.
Giater55
Mi hanno fatto obiezioni (verbali) su una polizza vita Generali che scade il 30 Dicembre 2017 la cui comunicazione di scadenza e di "tempestiva liquidazione" mi è stato comunicato da Generali stessa in data 30 Agosto 2017.
Avrei bisogno di aiuto su questo:
In data 30/12/2004, mia moglie ha sottoscritto una polizza vita dalla durata 13 anni. E' pervenuta una lettera da Generali il 30 Agosto u.s. nella quale Le veniva ricordato che il 30 Dicembre 2017 scadeva la suddetta polizza e le modalità per una tempestiva liquidazione.
Abbiamo predisposto la documentazione necessaria così come nella lettera di Generali, e siamo andati in agenzia, ma con grande sorpresa e disapunnto, ci veniva detto che la suddetta polizza, non era riscattabile in quanto mia moglie non aveva ancora maturato i requisti pensionistici chiaramente slittati per via delle recenti normative.
A me sembra un'assurdità per i seguenti motivi:
a) - la lettera "per la tempestiva liquidazione " è stata inviata da Generali e non parla di nessun differimento;
b) - all'atto della sottoscrizione era in vigore una normativa diversa da quella attuale sul trattamento di quiescenza e su quella normativa è stata calcolata la durata della polizza (13 Anni) e nessun accenno è stato evidenziato da parte dell' "amico" agente su eventuali e "lunghissimi" slittamenti; l'unica precisazione è stata che si tratta va di una polizza vita in forma di previdenza complementare, come scritto nel contratto. Inoltre, se effettivamente, per esercitare il riscatto, bisogna aspettare l'attuale età pensionabile sancita dalle norme in vigore e non da quelle, eventualmente, in essere alla data di stipula della polizza, paradossalmente, tale polizza potrebbe non essere più riscattabile nel caso in cui venissero promulgate leggi che abolissero il diritto alla pensione; e, se ancora paradossalmnente avessero abbreviato i tempi per il collocamento in pensione rispetto a quelli in vigore alla stipula, avrei potuto riscattarla prima?;
c) - ritengo che la data di scadenza inserita nel contratto, sia abbastanza esaustiva e non acclara nessun termine di differimento;
d) -. inoltre la data di scadenza mi sembra una giusta indicazione, al fine di stabilire un termine PERENTORIO, appunto per stabilire una data certa per il diritto alla prestazione, ponendo un punto fermo ad eventuali successive modifiche normative onde evitare "lunghissimi differimenti".
Alla luce di quanto espostto e qualora le mie osservazioni siano esatte, e sottolineando che tutta la documentazione e le comunicazioni di Generali fanno riferimento alla POLIZZA VITA N° 6.217.160, vi chiedo quale sia la strategia da intraprendere e ,se sia necessario, qualora non riuscissi a riscattare la polizza a scadenza, rivolgersi ad un legale.
Grazie anticipatamente.
Giater55