I requisiti per accedere a
Quota 103 sono:
- Almeno 62 anni di età anagrafica.
- Almeno 41 anni di anzianità contributiva.
Tu maturerai i
62 anni ad aprile
2026 e hai già
39 anni di contributi. Ti mancano quindi
2 anni di contributi.
Attenzione: Allo stato attuale (Ottobre 2025), la normativa Quota 103 (introdotta sperimentalmente dalla Legge di Bilancio 2023) è stata prorogata fino al 31 dicembre
2024 e, in alcuni scenari, fino al
2025. Per il
2026, una sua eventuale riconferma o modifica dipende dalla futura
Legge di Bilancio (che al momento è ancora in fase di discussione/approvazione).
Se Quota 103 venisse riconfermata con gli stessi requisiti (62+41) anche per coloro che li maturano nel 2026, l'accesso sarebbe possibile.
La tua domanda riguarda la possibilità di pagare i due anni mancanti tramite i
contributi volontari.
- I contributi volontari sono generalmente utili sia per maturare il diritto a pensione sia per incrementarne l'importo.
- Tuttavia, esiste una norma specifica che stabilisce che i contributi volontari non sono considerati utili per maturare il diritto ai trattamenti pensionistici che prevedano un requisito minimo pari o superiore a 40 anni di contribuzione (art. 1, co. 7 della L. n. 335/1995).
Dato che Quota 103 richiede
41 anni di contributi, i
contributi volontari (che coprirebbero il periodo di due anni che ti manca per arrivare a 41)
non dovrebbero essere utili ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo.
In sintesi:
- Se Quota 103 fosse confermata per il 2026, tu avresti i requisiti anagrafici (62 anni).
- Avendo 39 anni di contributi obbligatori, non potresti raggiungere i 41 anni richiesti utilizzando i contributi volontari per coprire il periodo mancante, a causa della citata esclusione per i requisiti superiori o uguali a 40 anni.
Ti consiglio v di rivolgerti a un
Patronato o all'
INPS per una verifica puntuale della tua posizione contributiva e per valutare eventuali altre opzioni (come ad esempio la
Riscossa di Periodi non Coperti o il
Riscatto di Laurea, se applicabili al tuo caso specifico) che potrebbero essere utili per colmare il
gap contributivo, in quanto queste forme sono generalmente considerate diverse dai contributi volontari