Questa notizia non l'ha trasmessa nessuno. Ma il pericolo incombe ed è reale.
Finiamola con i buonisti stupidi che escono di casa solo per andare al bar.
Lo scorso 21 settembre, mentre camminava da sola lungo una spiaggia deserta a Maroneia,
nel Nord della Grecia, una turista inglese è stata aggredita e sbranata da un branco di lupi.
Il poco che restava di lei è stato ritrovato qualche giorno dopo.
È accaduto insomma ciò che ormai stava purtroppo diventando probabile:
ossia che in Europa il lupo, dilagando indisturbato, cominciasse ad attaccare non più solo le pecore
(in Francia l'anno scorso ne ha uccise circa 6mila) e altri animali domestici, ma anche l'uomo.
In vacanza a Maroneia, la donna, Celia Hollingworth, dipendente dell'università di Bristol da poco in pensione,
si era fatta portare da un taxi fino a un'area archeologica non custodita situata a una certa distanza dal centro abitato,
e da lì stava facendo ritorno a piedi al suo albergo quando il branco di lupi l'ha raggiunta e aggredita.
Tanto forte è la «lobby» che in sede di Unione europea vuole il ritorno incontrollato
dei grandi carnivori sulle montagne e nelle campagne del nostro continente
che fuori della Gran Bretagna e della Grecia la tragica notizia non ha però avuto eco alcuna.
E anche in Grecia ci sono voluti diversi giorni perché le autorità locali ammettessero che la poveretta era stata vittima di lupi.
La Bbc ha seguito la vicenda fino a quando ufficialmente la causa della sua morte è stata così accertata, e poi non ne ha parlato più.
La vicenda è di una tragicità evidente, ma sarebbe un errore classificarla come un evento isolato e assolutamente straordinario.
Fatti del genere diventeranno sempre meno isolati e sempre meno straordinari se non ci si oppone a chi progetta,
con l'illegittimo sostegno dell'Unione europea, di far uscire i grandi carnivori dalle aree di riserva ristrette
e controllate in cui sussistevano, e lasciare che si diffondano in Europa ovunque possono.
In Italia finora il lupo ha sbranato solo pecore e cani, ma in un caso in Toscana
si è già andati vicino a una tragedia come quella accaduta in Grecia.
In Trentino già diverse persone sono state poi aggredite da orsi.
La prossimità tra l'uomo e i grandi carnivori non è possibile.
Non solo ciò è stato chiaro sin dall'inizio della storia, come tutte le più antiche letterature confermano,
ma la vittoria nello scontro con i grandi carnivori fu cruciale ai fini della sopravvivenza dell'uomo preistorico,
ossia del nostro più antico antenato. È con quella prima vittoria che la civiltà umana inizia.