ironclad
Pitchfork + Harmonic patterns
SI CHIUDE IL SIPARIO
La prossima recessione potrebbe essere nell'effettivo il prossimo "buffer" raffigurato nel seguente schema.
Ecco la morale della favola: quando i gruppi con interessi particolari non possono estrarre altre ricchezze attraverso il saccheggio politico, la politica cercherà di conservare il livello di saccheggio esistente. Ma questo non sarà possibile dal punto di vista fiscale e allora la politica dibatterà su quali vacche sacre sarà possibile sacrificare. Quando il governo federale staccherà la spina ai vecchi, questi ultimi staccheranno la spina alla legittimità politica del governo federale. Sebbene diventi più flebile col passare del tempo, esiste ancora il dogma: lo stato siamo noi. Questa fede è stata più volte messa in discussione dagli eventi e continuerà ad esserlo in futuro: incapacità degli stati di mantenere le loro promesse, almeno non in denaro col potere d'acquisto di oggi. Questo è il motivo per cui continuo a riproporre ogni anno la lettura di questo articolo. Gli eventi economici alla fine raggiungeranno l'immutabile premessa morale: non rubare. È una questione di posizionamento: colui che suona l'allarme in anticipo e fornisce una testimonianza convincente della sua tesi, è in una posizione migliore per esercitare la leadership nel bel mezzo della crisi che "ha predetto".
Gli uomini non possono prevedere il corso futuro degli eventi, ma possiamo dire con fiducia: se certe pratiche continueranno, ne seguiranno determinate conseguenze. Viviamo in un universo di causa/effetto morale. Le cattive politiche finiranno per produrre risultati negativi. Questo esito richiede tempo, ma è la legge della libertà. Le società la infrangono a loro rischio e pericolo.
Chi di noi ha iniziato a rifiutare la religione di uno stato salvatore? Chi ha iniziato a staccare la spina alla sua dipendenza dallo stato? I seguenti gruppi:
I membri di questi gruppi sono coloro che hanno compreso come la soluzione individuale sia il primo passo per liberarsi dal giogo dello stato e dai suoi recinti di consenso.
E questo i "poteri" non possono cambiarlo. Nessuno può cambiare le leggi apodittiche dell'economia. Si possono aggirare, ma non cambiare. Alla fine si paga il prezzo degli eccessi e quando il bacino dei risparmi reali è in contrazione a causa della zombizzazione economica preponderante a causa di saccheggi prolungati e insistenti, non ci sono "poteri" che tengano. Soprattutto quando si abbandonano quei recinti che sono stati accuratamente posizionati per tenere al lazzo il pensiero generale. Cos'è essenzialmente il voto se non una conferma indiretta di come si vogliano cambiare le cose nel modo più aggregato possibile? È così che la stasi sociale si ripercuote sulla stagnazione economica andando a prolungare il dolore economico. È così che le masse riescono ad essere influenzate in modo soddisfacente. La soluzione è individuale, è così che si esce dal recinto.L'arma migliore in mano agli individui non è la X da analfabeti, ma l'imprevidibilità. Ecco alcuni esempi:
E POI C'È BITCOIN...
Come menzionato nella sezione precedente, Bitcoin è una soluzione in grado di rafforzare la propria posizione personale. La blockchain da sola è lenta e poco utile, serve solo come registro temporale e come registro condiviso per una tecnologia, quella del Bitcoin, che ha bisogno di altri due elementi fondamentali: la PoW e gli incentivi monetari dati dalla creazione di nuove unità di BTC. La grande intuizione di Satoshi Nakamoto è proprio questo escamotage da teoria dei giochi: l’incentivo economico che in abbinamento alla PoW risolve in maniera statistica il problema del consenso distribuito. L’innovazione e il cambiamento di paradigma introdotto da Bitcoin, di cui la blockchain è solo una parte, non è la velocità o il numero di transazioni, nemmeno la trasparenza (altrimenti non sarebbero nate criptovalute come Monero e Zcash, e, soprattutto, non avrebbero avuto successo), ma la decentralizzazione.
Si può trasferire ricchezza, scarsità e valore senza un ente centralizzato. Siamo in una rete di pari e si possono trasferire soldi a chi si vuole, quando si vuole, senza chiedere il permesso a nessuno. È questa la rivoluzione che ancora la maggior parte delle persone non comprende, è questa la rivoluzione libertaria che si cerca di mettere da parte per idolatrare un falso mito, quello della blockchain, che da struttura dati serve a ben poco laddove si tratti di un servizio centralizzato, perché lo stesso servizio lo si può ottenere con un database che utilizzi la crittografia asimmetrica, con meno costi e più efficienza.
Se guardiamo a ciò che sta succedendo, invece, le cose interessanti sono tante: il Lightning Network di Bitcoin inizia a funzionare e questo può portare l'adozione reale ad un livello superiore rispetto a ciò che abbiamo visto finora; l'apertura di soluzioni per investitori istituzionali può innescare una nuova spinta verso l'alto; i grossi fondi pensione potrebbero decidere di allocare una parte in BTC andando a ridurre il rischio dei loro portafogli dato che le criptovalute sono poco correlate con gli altri mercati. Il prezzo è frutto di aspettative e di scelte da parte degli investitori, su Bitcoin ciò è amplificato perché molti trader non hanno l'esperienza necessaria per tenere a bada l'aspetto emotivo. Gran parte dell'energia del bear market è già stata dissipata, ma ho affrontato questo discorso dal punto di vista tecnico in questo articolo: Analisi del bottom di Bitcoin, Ichimoku & Shorts/Long, 26/6/2018
I più grandi indirizzi al mondo aumentano le loro posizioni sempre di più, accumulando piano piano nei momenti di ribasso. A tal proposito è interessante osservare la Top 100 degli indirizzi più ricchi di Bitcoin, potendo analizzare in questo modo suddetto accumulo. Gli indirizzi oltre i 10,000 BTC sono aumentati parecchio, mentre è diminuita la quantità di BTC in mano agli indirizzi piccoli. Un altro fattore sono gli indirizzi oltre i 100,000 BTC: fino a dicembre ce n'era solo 1, mentre ora sono 4.
Altro fattore sono i "last in", dove si può vedere le ultime volte che a quegli indirizzi sono stati accreditati dei BTC, e tutti in questo periodo hanno aumentato le loro posizioni. Cliccando sugli indirizzi si possono vedere quanto hanno accumulato e quando. Molto pochi indirizzi vendono, senza contare che c'è addirittura una buona parte che ha accumulato sin dal 2013 senza mai vendere un solo BTC, mentre l'ultimo "last in" è di qualche giorno fa. I grossi player sanno cosa c'è in ballo e stanno accumulando, aspettando ben oltre i $20,000. Infatti gli indirizzi senza "last out" accumulano da anni e lo scorso dicembre non hanno venduto. Le vendite, invece, sono state molto spesso fatte da indirizzi minuscoli, che vendono per paura di perdere i pochi spiccioli investiti.
Molti indirizzi sono in fase di accumulo, entrano e non escono mai. Molti invece vendono quando sale un po' e ricomprano basso guadagnandoci. I bitcoin che arrivano da gente poco esperta sono i più facili da sottrarre, molta gente è infatti entrata a $20,000, comprando magari 0.1 BTC. Quindi facendosi prendere dal panico ora, vendono, e i grossi player che li avevano venduti ai massimi oggi ci guadagnano. Il gioco è chiaro, mentre gli indirizzi grossi si ingrassano, quelli più piccoli diminuiscono abbondantemente. È decisamente vero il detto "Buy on rumors, sell on news": adesso siamo in un periodo in cui ci sono voci che si rincorrono riguardanti Nasdaq, investitori istituzionali, Wall Street ecc. Quando queste diventeranno realtà, i prezzi schizzeranno alle stelle e chi si è fatto prendere dal panico (poiché non ha compreso le potenzialità vere delle criptovalute) tornerà a comprare.
Con questi numeri si dimostra che chi compra oggi 1 BTC, sarebbe nel 2.5% delle persone più ricche dell'ecosistema. Inoltre, come abbiamo visto abbondantemente in questo articolo, la situazione è molto peggiore nel mondo della moneta fiat, dove con una ammontare di $6,500 non si è affatto nel 2.5% delle persone più ricche del mondo. Le cosiddette whales acquistano peer to peer, ecco perché i flussi grossi non si vedono sugli exchange; tengono il prezzo basso e possono accumulare.
CONCLUSIONE
La spasmodica ricerca della stabilità finanziaria da parte delle autorità monetarie ha letteralmente portato l'attuale sistema economico/finanziario sull'orlo del baratro. La causa della perdita di fiducia nelle monete fiat sarà incarnata principalmente dalla ricerca nevrastenica della stabilità a tutti i costi. Non esiste niente di tutto ciò in economia, essendo essa un ambiente in costante divenire. Tutti quei tentativi per far riuscire un determinato esito non faranno altro che ritorcersi contro coloro che presumibilmente dovrebbero essere "onniscienti" dal punto di vista economico. Non è così. Lo stiamo vedendo accadere sotto i nostri occhi: l'ingegneria finanziaria ha fatto marcire i fondamentali economici fino al punto in cui le banche centrali non hanno più idea di cosa fare. Sono a corto di frecce nel loro arco. La prossima recessione le coglierà di sorpresa, come accaduto ogni volta; questo perché esse ritengono di essere la panacea di tutti i mali economici. Invece non hanno fatto altro che acuirli.
In questo nuovo ambiente, fioccheranno occasioni e opportunità. Siate preparati. Questo saggio vi ha indicato come e perché, in modo che non possiate essere spaventati ma piuttosto affrontare eventuali venti contrari con audacia e determinazione.
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Pubblicato da Francesco Simoncelli a 11:02:00 Nessun commento:
La prossima recessione potrebbe essere nell'effettivo il prossimo "buffer" raffigurato nel seguente schema.
Ecco la morale della favola: quando i gruppi con interessi particolari non possono estrarre altre ricchezze attraverso il saccheggio politico, la politica cercherà di conservare il livello di saccheggio esistente. Ma questo non sarà possibile dal punto di vista fiscale e allora la politica dibatterà su quali vacche sacre sarà possibile sacrificare. Quando il governo federale staccherà la spina ai vecchi, questi ultimi staccheranno la spina alla legittimità politica del governo federale. Sebbene diventi più flebile col passare del tempo, esiste ancora il dogma: lo stato siamo noi. Questa fede è stata più volte messa in discussione dagli eventi e continuerà ad esserlo in futuro: incapacità degli stati di mantenere le loro promesse, almeno non in denaro col potere d'acquisto di oggi. Questo è il motivo per cui continuo a riproporre ogni anno la lettura di questo articolo. Gli eventi economici alla fine raggiungeranno l'immutabile premessa morale: non rubare. È una questione di posizionamento: colui che suona l'allarme in anticipo e fornisce una testimonianza convincente della sua tesi, è in una posizione migliore per esercitare la leadership nel bel mezzo della crisi che "ha predetto".
Gli uomini non possono prevedere il corso futuro degli eventi, ma possiamo dire con fiducia: se certe pratiche continueranno, ne seguiranno determinate conseguenze. Viviamo in un universo di causa/effetto morale. Le cattive politiche finiranno per produrre risultati negativi. Questo esito richiede tempo, ma è la legge della libertà. Le società la infrangono a loro rischio e pericolo.
Chi di noi ha iniziato a rifiutare la religione di uno stato salvatore? Chi ha iniziato a staccare la spina alla sua dipendenza dallo stato? I seguenti gruppi:
- genitori che non mandano i loro figli nelle scuole pubbliche;
- investitori che ritengono che la previdenza sociale andrà in default prima della loro morte;
- utenti di Internet che hanno iniziato ad esplorare fonti d'informazione alternative;
- chi non accetta l'agenda del vangelo sociale;
- coloro che cercano di mostrare alle persone un modo migliore di vivere ed interagire (a livello sociale ed economico);
- piccoli imprenditori che sono stanchi della burocrazia che li strangola e che sono pronti a rinunciare ai sussidi statali per uscire dalla trappola.
I membri di questi gruppi sono coloro che hanno compreso come la soluzione individuale sia il primo passo per liberarsi dal giogo dello stato e dai suoi recinti di consenso.
E questo i "poteri" non possono cambiarlo. Nessuno può cambiare le leggi apodittiche dell'economia. Si possono aggirare, ma non cambiare. Alla fine si paga il prezzo degli eccessi e quando il bacino dei risparmi reali è in contrazione a causa della zombizzazione economica preponderante a causa di saccheggi prolungati e insistenti, non ci sono "poteri" che tengano. Soprattutto quando si abbandonano quei recinti che sono stati accuratamente posizionati per tenere al lazzo il pensiero generale. Cos'è essenzialmente il voto se non una conferma indiretta di come si vogliano cambiare le cose nel modo più aggregato possibile? È così che la stasi sociale si ripercuote sulla stagnazione economica andando a prolungare il dolore economico. È così che le masse riescono ad essere influenzate in modo soddisfacente. La soluzione è individuale, è così che si esce dal recinto.L'arma migliore in mano agli individui non è la X da analfabeti, ma l'imprevidibilità. Ecco alcuni esempi:
- Si fa un bagno di umiltà, si abbandona il senso di onnipotenza novecentesco e si accetta serenamente di non poter influenzare gli eventi storici in qualsiasi occasione. In certi casi, occorre semplicemente aspettare con pazienza che le condizioni internazionali siano propizie prima di poter intervenire. Agitarsi, tanto per far vedere che si sta facendo qualcosa, non serve a niente e ciò priva delle energie che potrebbero essere utili in seguito.
- Mentre si attende il momento propizio, non si resta con le mani in mano: si rafforza la propria posizione personale (es. Bitcoin), si intessono relazioni, si creano contatti con persone che potranno servire quando i tempi saranno maturi per intervenire.
- Soprattutto si studia e si tenta di capire come funziona, nel concreto, il sistema su cui si conta di intervenire al momento opportuno.
- Se si continua a credere di poterlo fare con le crocette e le passeggiate in piazza, quando il momento sarà propizio (e secondo me non manca molto) ci ritroveremo ancora una volta impreparati, del tutto privi di strumenti adeguati e lo lasceremo passare senza aver concluso nulla.
- Per quanto possibile si cerca di capire com'è fatta la geografia del potere, quali sono i punti chiave o quali punti, pur non essendo centrali, presentano una rilevanza tale da essere vitali per l'intero sistema. Sono i più preziosi, perché è ad essi che sarà più facile accedere. Per fare ciò, bisogna liberarsi dell'illusione sciocca che nelle dinamiche storiche e politiche esistano i "loro" e i "noi", i buoni e i cattivi, e che "noi" siamo i buoni. Se siamo i buoni, il nostro destino è segnato (per fortuna non lo siamo affatto, nonostante le favole che amiamo raccontare a noi stessi). Da cui deriva l'ultimo punto:
- Prepararsi ad essere il meno buoni possibile (sarà indispensabile).
E POI C'È BITCOIN...
Come menzionato nella sezione precedente, Bitcoin è una soluzione in grado di rafforzare la propria posizione personale. La blockchain da sola è lenta e poco utile, serve solo come registro temporale e come registro condiviso per una tecnologia, quella del Bitcoin, che ha bisogno di altri due elementi fondamentali: la PoW e gli incentivi monetari dati dalla creazione di nuove unità di BTC. La grande intuizione di Satoshi Nakamoto è proprio questo escamotage da teoria dei giochi: l’incentivo economico che in abbinamento alla PoW risolve in maniera statistica il problema del consenso distribuito. L’innovazione e il cambiamento di paradigma introdotto da Bitcoin, di cui la blockchain è solo una parte, non è la velocità o il numero di transazioni, nemmeno la trasparenza (altrimenti non sarebbero nate criptovalute come Monero e Zcash, e, soprattutto, non avrebbero avuto successo), ma la decentralizzazione.
Si può trasferire ricchezza, scarsità e valore senza un ente centralizzato. Siamo in una rete di pari e si possono trasferire soldi a chi si vuole, quando si vuole, senza chiedere il permesso a nessuno. È questa la rivoluzione che ancora la maggior parte delle persone non comprende, è questa la rivoluzione libertaria che si cerca di mettere da parte per idolatrare un falso mito, quello della blockchain, che da struttura dati serve a ben poco laddove si tratti di un servizio centralizzato, perché lo stesso servizio lo si può ottenere con un database che utilizzi la crittografia asimmetrica, con meno costi e più efficienza.
Se guardiamo a ciò che sta succedendo, invece, le cose interessanti sono tante: il Lightning Network di Bitcoin inizia a funzionare e questo può portare l'adozione reale ad un livello superiore rispetto a ciò che abbiamo visto finora; l'apertura di soluzioni per investitori istituzionali può innescare una nuova spinta verso l'alto; i grossi fondi pensione potrebbero decidere di allocare una parte in BTC andando a ridurre il rischio dei loro portafogli dato che le criptovalute sono poco correlate con gli altri mercati. Il prezzo è frutto di aspettative e di scelte da parte degli investitori, su Bitcoin ciò è amplificato perché molti trader non hanno l'esperienza necessaria per tenere a bada l'aspetto emotivo. Gran parte dell'energia del bear market è già stata dissipata, ma ho affrontato questo discorso dal punto di vista tecnico in questo articolo: Analisi del bottom di Bitcoin, Ichimoku & Shorts/Long, 26/6/2018
I più grandi indirizzi al mondo aumentano le loro posizioni sempre di più, accumulando piano piano nei momenti di ribasso. A tal proposito è interessante osservare la Top 100 degli indirizzi più ricchi di Bitcoin, potendo analizzare in questo modo suddetto accumulo. Gli indirizzi oltre i 10,000 BTC sono aumentati parecchio, mentre è diminuita la quantità di BTC in mano agli indirizzi piccoli. Un altro fattore sono gli indirizzi oltre i 100,000 BTC: fino a dicembre ce n'era solo 1, mentre ora sono 4.
Altro fattore sono i "last in", dove si può vedere le ultime volte che a quegli indirizzi sono stati accreditati dei BTC, e tutti in questo periodo hanno aumentato le loro posizioni. Cliccando sugli indirizzi si possono vedere quanto hanno accumulato e quando. Molto pochi indirizzi vendono, senza contare che c'è addirittura una buona parte che ha accumulato sin dal 2013 senza mai vendere un solo BTC, mentre l'ultimo "last in" è di qualche giorno fa. I grossi player sanno cosa c'è in ballo e stanno accumulando, aspettando ben oltre i $20,000. Infatti gli indirizzi senza "last out" accumulano da anni e lo scorso dicembre non hanno venduto. Le vendite, invece, sono state molto spesso fatte da indirizzi minuscoli, che vendono per paura di perdere i pochi spiccioli investiti.
Molti indirizzi sono in fase di accumulo, entrano e non escono mai. Molti invece vendono quando sale un po' e ricomprano basso guadagnandoci. I bitcoin che arrivano da gente poco esperta sono i più facili da sottrarre, molta gente è infatti entrata a $20,000, comprando magari 0.1 BTC. Quindi facendosi prendere dal panico ora, vendono, e i grossi player che li avevano venduti ai massimi oggi ci guadagnano. Il gioco è chiaro, mentre gli indirizzi grossi si ingrassano, quelli più piccoli diminuiscono abbondantemente. È decisamente vero il detto "Buy on rumors, sell on news": adesso siamo in un periodo in cui ci sono voci che si rincorrono riguardanti Nasdaq, investitori istituzionali, Wall Street ecc. Quando queste diventeranno realtà, i prezzi schizzeranno alle stelle e chi si è fatto prendere dal panico (poiché non ha compreso le potenzialità vere delle criptovalute) tornerà a comprare.
Con questi numeri si dimostra che chi compra oggi 1 BTC, sarebbe nel 2.5% delle persone più ricche dell'ecosistema. Inoltre, come abbiamo visto abbondantemente in questo articolo, la situazione è molto peggiore nel mondo della moneta fiat, dove con una ammontare di $6,500 non si è affatto nel 2.5% delle persone più ricche del mondo. Le cosiddette whales acquistano peer to peer, ecco perché i flussi grossi non si vedono sugli exchange; tengono il prezzo basso e possono accumulare.
CONCLUSIONE
La spasmodica ricerca della stabilità finanziaria da parte delle autorità monetarie ha letteralmente portato l'attuale sistema economico/finanziario sull'orlo del baratro. La causa della perdita di fiducia nelle monete fiat sarà incarnata principalmente dalla ricerca nevrastenica della stabilità a tutti i costi. Non esiste niente di tutto ciò in economia, essendo essa un ambiente in costante divenire. Tutti quei tentativi per far riuscire un determinato esito non faranno altro che ritorcersi contro coloro che presumibilmente dovrebbero essere "onniscienti" dal punto di vista economico. Non è così. Lo stiamo vedendo accadere sotto i nostri occhi: l'ingegneria finanziaria ha fatto marcire i fondamentali economici fino al punto in cui le banche centrali non hanno più idea di cosa fare. Sono a corto di frecce nel loro arco. La prossima recessione le coglierà di sorpresa, come accaduto ogni volta; questo perché esse ritengono di essere la panacea di tutti i mali economici. Invece non hanno fatto altro che acuirli.
In questo nuovo ambiente, fioccheranno occasioni e opportunità. Siate preparati. Questo saggio vi ha indicato come e perché, in modo che non possiate essere spaventati ma piuttosto affrontare eventuali venti contrari con audacia e determinazione.
Reazioni:
Pubblicato da Francesco Simoncelli a 11:02:00 Nessun commento: