Per cortesia ripristinate il 3d di mototopo


BREAKING NEWS: IL BREXIT NON CI SARA’!
Scritto il 15 giugno 2016 alle 11:00 da icebergfinanza

[URL='http://icebergfinanza.finanza.com/2016/06/15/breaking-news-il-brexit-non-ci-sara/#']11




Loro gli inglesi vogliono davvero andarsene dalla EU, loro amano l’Europa e la sua storia, non certo questo ammasso gelatinoso e inconsistente di inutile burocrazia intriso di conflitti di interesse foraggiati dalle multinazionali.

Loro i burocrati europei hanno un solo pensiero in testa come è accaduto in Austria, coloro che vogliono andarsene, disfare il loro giocattolino, non devono vincere, non devono creare in alcun modo un precedente, qualunque cosa è lecita.

Come scrivono gli amici di Voci dall’estero…Münchau: Se Sarà Brexit, Lasciate che la Gran Bretagna Esca in Pace

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Questo pericolo deve essere stroncato sul nascere e infatti i bookmaker che ne sanno sempre una più del diavolo, danno in vantaggio il Bremain!

Giusto per dare l’ennesimo contentino agli inglesi che sono in campagan elettorale, l’ennesimo assist…

La Corte di giustizia UE aiuta Cameron contro i Brexit
A pochi giorni dal delicatissimo referendum su Brexit, una sentenza della Corte di Giustizia Europea fa sorridere Cameron. Per la semplice ragione che dà una veste legale a quanto il premier inglese aveva mesi fa strappato politicamente ai partner UE. Infatti, secondo i supremi giudici, l’Inghilterra ha il diritto, per evitare uno sforamento dei conti pubblici, di negare le prestazioni sociali agli immigrati che non risiedono abitualmente sul suo territorio. In particolare per quanto riguarda le prestazioni sociali relative ai familiari ancora presenti nei paesi di origine. Un dispositivo che mette all’angolo la Commissione che anni addietro si era sentita in dovere di trascinare in tribunale il governo inglese. Perché convinta che vietare agli immigrati presenti nel paese da meno di 5 anni il diritto di beneficiare dei cosiddetti child benefit (agevolazioni fiscali per i figli a carico) rappresentasse una discriminazione tra europei e non europei.

Chiaro come funziona o serve un disegnino?

Le oche tedesche, quelle del “più Europa ma non con i mieri soldi” avevano già starnazzato qualche mese fa..

La Germania ora vuole tagliare i sussidi agli stranieri cittadini della UE
Le oche sono animali abitudinari, amano la tranquillità e si spaventano facilmente, soprattutto starnazzano quando si interrompe la loro routine!

Davvero bella la vostra europa!

Ve lo ricordate il leggendario azzeccagarbugli del nostro Alessandro, lo storico personaggio dei Promessi Sposi sopranominato anche dottor Pettola e soprattutto dottor Duplica, chiamato così dai suoi concittadini per la sua capacità di sottrarre dai guai, non del tutto onestamente, le persone.

Ebbene la notizia del giorno è che dopo l’Austria, l’Unione Europea ha ingaggiato il dottor Duplica, per salvare anche l’Inghilterra e soprattutto l’Europa, magari non duplicando i voti postali ma certamente inventandosi qualche nuovo garbuglio!

A proposito peccato che l’Inghilterra abbia una sua banca centrale sovrana, se no sarebbe bastato chiamare Draghi e bloccare la liquidità delle loro banche come per la Grecia, chiudere i bancomat e bloccare i capitali, per ridurli a più miti consigli…

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"Bergoglio (il burattino del mondialismo)"

Già, Giacinto Auriti, Marco Saba, Nicoletta Forcheri & Associati sono molto meglio.
Bah, i murales a senso unico non mi piacciono.
Non mi meraviglierei di leggere che Cristo è morto di freddo.
 
Dalle parti mia si dice: xe pezo el tacon che el buso.
Tradotto: E' peggiore il rappezzo che il buco.

Giovanotto, questo non è il tuo 3d!
 


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10 Giugno 2016








Ho sempre avuto qualche diffidenza nello scrivere sul tema della creazione della moneta bancaria perché sono convinto che le rivoluzioni e i cambiamenti partano dal basso e temi del genere, troppo complessi, non interessino la massa dei cittadini vessati e truffati.
Fino a quando non incontro Giuseppe Quarta, ispettore capo della polizia di Stato.
Ma il paradosso risiede nella sceneggiatura, non nell'attore.
IL NODO DELLA CONTABILITÀ. Non meravigliamoci del fatto che la denuncia della ennesima situazione di illegalità sia partita da un ispettore capo della polizia (libero dal servizio e non nell’esercizio delle sue funzioni), ma piuttosto sorprendiamoci di fronte allo studio che ha permesso a Quarta di mettere in luce alcuni (altri) aspetti bui dell’attività bancaria.
Aspetti che delineano situazioni, secondo lui, di illegalità ben nascosti dalla stessa contabilità legittimata dagli organi di Vigilanza e dalla Banca d’Italia.
La premessa sta nella subdola 'confusione' creata ad hoc dalla Casta bancaria, che continua a considerare le circolari di Bankitalia come norma dello Stato legittimando gli istituti di credito a fare cose che non potrebbero e accecare chi con loro si interfaccia.
La legge deve essere progettata e scritta da un organo legislatore, e Bankitalia non lo è.
LA DENUNCIA DI QUARTA. La denuncia è frutto di studi interdisciplinari che vedono al centro del caso il famoso studio di Werner, stimato docente dell’Università di Southampton, titolato Banking and Law: The Lawfulness of Banking (2016), con cui Quarta ancora collabora per portare a termine il nobile progetto di continuare a svelare i piccoli trucchetti di cui le banche si servono per eludere la legge.
Secondo Quarta, «se il processo è lo strumento con il quale si accertano le responsabilità individuali [...] allora la magistratura ha l’obbligo istituzionale di perseguire i responsabili del degrado bancario». E Giuseppe ha denunciato il caso alla procura del suo distretto.
Il caso di denuncia è forse più complicato a scriversi che a capirsi.

L'unica banca che può stampare moneta è la Bce
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(© Ansa) Il presidente della Bce Mario Draghi.

Partiamo da una premessa: la sola banca preposta a stampare, quindi immettere nuova moneta legale nel circuito economico, è la Bce.
Il trattato unico bancario specifica infatti che gli istituti sono autorizzati al solo esercizio del credito, ossia al prestito e alla raccolta. Prestito di denaro già esistente, non creazione di mezzi monetari.
La realtà dei fatti però risulta essere ben diversa.
Nel momento in cui la banca riceve denaro dai depositanti, denaro che dovrebbe essere utilizzato per svolgere l’attività di prestito, questo viene automaticamente investito in attività speculative. Quindi l’istituto non ha realmente denaro per svolgere una delle sue funzioni fondamentali.
SITUAZIONE PATRIMONIALE FALSA. Dove sussiste il problema? I prestiti vengono erogati lo stesso. Come? Attraverso movimenti contabili, senza che nessun euro sia realmente disponibile per essere prestato.
L’illecito, che secondo Quarta dovrebbe essere perseguito penalmente, risiede nella contabilizzazione.
La banca contabilizza l’uscita di denaro in seguito all’erogazione di un prestito in modo tale da far risultare che i fondi derivano dalla raccolta.
In questo modo si delinea una situazione economica e patrimoniale falsa, perché il denaro prestato viene creato dal nulla. Le banche prestano denaro che non hanno.
Nel caso di specie il falso in bilancio può essere penalmente perseguito. Già altre banche, soprattutto nei Paesi anglosassoni, sono state condannate per bancarotta fraudolenta, come la Barclays, quando ha creato capitale dal nulla e la Banca di Stoccolma fallita nel 1966 seguita dalla condanna dei dirigenti.
GLI ESTREMI DI REATO. Il fatto ancora più grave di tutta questa situazione è che si omette di contabilizzare nell’attivo la creazione di questo nuovo denaro.
Ipotizziamo che un cliente chieda alla banca la concessione di un mutuo per una cifra di 1.000 euro.
Nel momento della sottoscrizione del contratto (fase 1) la banca contabilizza il prestito come un credito, e quindi come una risorsa.
Successivamente la banca deve realmente disporre al cliente la somma di 1.000 euro (fase 2) e quindi deve contabilizzare una passività. Nella realtà la banca contabilizza l’uscita di denaro come utilizzo di un deposito di pari importo di altro risparmiatore.
Nessuno può confermare il contrario. La banca ha semplicemente riclassificato l’obbligazione facendo risultare che i 1.000 euro che ora sta prestando siano precedentemente entrati. Ma quei soldi sono stati impiegati per attività speculative (acquisto asset finanziari). Questo è falso in bilancio.

La banca presta denaro che non esiste
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La sede di Bankitalia.

Ciò che la banca fa risultare come deposito, e quindi come liquidità disponibile, in realtà è debito.
Ciò che la banca sta prestando è denaro che non esiste. La creazione di credito è un meccanismo vietato nella pratica bancaria. Il problema è che le banche sanno come nascondere questa pratica. Tutto ciò con gravi conseguenze per i cittadini.
L'ANALISI DI UN MUTUO. Troppo spesso, infatti, per il continuo reiterarsi di pratiche del genere, i governi e le banche centrali sono costretti ad avviare azoni di salvataggio degli istituti di credito che non sono più in grado di restituire i soldi ai depositanti.
Con l’entrata in vigore del bail in, in realtà, a riempire i buchi saranno le tasche dei cittadini e dei correntisti ignari, ingenui e disinformati.
La Bce in questa situazione sembra una fabbrica di moneta, attivando continue linee di credito a singole banche a corto di liquidità reale e attraverso la loro continua capitalizzazione, mettendo in circolo il denaro che gli istituti hanno già speso.
Il lavoro di Quarta parte proprio da questo punto. Le indagini vertono inizialmente sull’analisi di un mutuo.
LE INDAGINI DI TRANI. Attraverso una semplice ma dettagliata perizia rilasciata da un professionista, è stata formalizzata un’articolata denuncia basata su fatti reali, sorretta dalle precedenti indagini della Procura di Trani e dimostrata dalle ricerche empiriche dello studio di Werner.
La magistratura investita di tale incarico si troverà a indagare non solo sul singolo illecito penale commesso a danno di Quarta stesso, ma anche sui meccanismi contabili che tutte le banche utilizzano per violare la legge.
«Il vero problema oggi è che il sistema bancario è fuori controllo, ma non solo. È fuori controllo anche tutta l’ostentata ignoranza e indifferenza mostrata dai media col silenzio assordante su questo problema e il mancato controllo delle autorità»: così Werner conclude la prefazione del suo prossimo libro in uscita, che descrive nel dettaglio la sua teoria, qui accennata.
LE LEGGI CI SONO. Sono ancora troppo pochi gli economisti che si “convertono alla parola” abbandonando la via del silenzio su questi aspetti.
Il popolo, i piccoli risparmiatori, ancora una volta devono farsi carico di denunciare a gran voce ciò che viene sistematicamente nascosto.
Attenzione a non credere a una mancanza di tutele legislative.
Il problema è che le leggi, anche contabili, non vengono rispettate. Però esistono.
 

Il Procuratore Generale Tarquini spiega la truffa di Bankitalia
Posted on 3 giugno 2011 by franchise2-ok
Il Giudice Bruno Tarquini è nato ad Avezzano (L’Aquila) nel 1927. Laureatosi in giurisprudenza nel 1948 presso l’Università di Roma, è entrato giovanissimo in magistratura, percorrendone tutti i gradi. E’ stato pretore a Roma e, dal 1955, al Tribunale di Teramo, prima come giudice, poi come presidente; nel 1986 è stato trasferito alla Corte d’Appello dell’Aquila, dove ha svolto le funzioni di presidente della sezione penale e della Corte d’Assise di secondo grado, infine, nel 1994, è stato nominato Procuratore Generale della Repubblica presso la stessa Corte d’Appello. Gli studi giuridici e l’attività professionale non gli hanno impedito di alimentare le sue curiosità intellettuali, con particolare riguardo alla storia.




PDF X SCARICARE “NUOVO ORDINE MONDIALE SUGGERITO DA TARQUINI”


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Tratto da “La banca, la moneta e l’usura – La Costituzione tradita”, di Bruno Tarquini [*], già Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello dell’Aquila (ed. Controcorrente, Napoli 2001)

“Le anomalie di un bilancio […] la Banca d’Italia, nei propri bilanci, iscrive tra le poste passive la moneta che immette in circolazione. Questo ritiene di poter fare in virtù di un mero gioco di parole, che si risolve in definitiva in una presa in giro del popolo, sfruttando in modo truffaldino la formula che ancora si trova scritta sulle banconote (“Lire centomila – pagabili a vista al portatore” – firmato “Il Governatore”) e che, oggi, non avrebbe più alcuna ragione di essere, perché non significa nulla [1].
Infatti si tratta di un’obbligazione che l’istituto bancario si assumeva nel passato (nel tempo, cioè, in cui vigeva la convertibilità del biglietto di banca in oro) di convertire appunto la carta moneta nel metallo prezioso che ne costituiva la garanzia (base aurea).
Nei tempi attuali, in cui quella convertibilità è stata abolita ed è stato imposto il corso forzoso della moneta cartacea, quella “promessa di pagamento a vista” ha perduto ogni contenuto e non può, quindi, avere alcun valore. Tuttavia la Banca d’Italia ritiene ancora di potersene avvalere, confidando che la mera apparenza, che ancor oggi conservano i biglietti di banca, di cambiali a vista, e quindi formalmente di debito, le possa consentire legittimamente di considerare la moneta immessa in circolazione come una propria passività da iscrivere in bilancio tra le poste passive. Ed è noto come l’aumento artificioso del passivo, in un bilancio societario, determini un illecito annullamento dell’attivo [2].

Quindi l’Istituto di Emissione immette in circolazione banconote che sono non solo prive di alcuna copertura (neanche parziale) o garanzia, ma anche strutturate come false cambiali, che da un lato offrono una parvenza di legalità alla loro iscrizione nel passivo dell’azienda, dall’altro costituiscono un “debito inesigibile”, come affermano le stesse autorità monetarie, inventando una fattispecie giuridica di cui facilmente si può misurare l’assurdità. A parte, infatti, che la inesigibilità non può che riguardare il credito (perché è questo che, caso mai, non può essere esatto), con la formula del “debitore inesigibile” si fa decidere allo stesso debitore di non pagare il debito.
Una cosa è dire che “il credito” è inesigibile perché il debitore non può pagare, altra cosa è invece dire che esso è inesigibile perché il debitore (la Banca Centrale) per legge ha la garanzia di non dover pagare.
Riassumendo, delle due l’una: o la Banca d’Italia non è proprietaria della moneta al momento dell’emissione (come hanno affermato i rappresentanti del governo rispondendo alle interrogazioni parlamentari) ed allora appare del tutto ingiustificato che ne tragga un utile, tanto più che la banca stessa assume di essere debitrice dei simboli monetari emessi, così da iscriverli come posta passiva nel proprio bilancio; oppure la Banca Centrale (contrariamente a quanto dichiarato dai due Sottosegretari di Stato) è proprietaria di quella moneta e con giustificazione (solo apparente) ne ritrae un utile dal suo prestito al sistema economico nazionale, ma allora assume i contorni di un fatto illecito far figurare come poste passive operazioni che sono invece indubbiamente attive.”

]
 
Dalle parti mia si dice: xe pezo el tacon che el buso.
Tradotto: E' peggiore il rappezzo che il buco.

Giovanotto, questo non è il tuo 3d!
caro iuluius...

la questione è complessa... oltre al fatto di essere off topic c'è molto di più...

qui' non si tratta di instaurare un tema di discussione, si tratta solo ed e esclusivamente di fare una discussione...

per come la mette dura, non implica nessun tipo di contraddittorio, nessun tipo di replica, non lo vuole... e' un discorso che rispecchia i temi dell'ortodossia...

l'ortodossia è la peggior nemica dell'uomo!!!

i jihadisti si formano in questa maniera...

che puo' pensare che uno sano de mente se possa legge tutte ste cose??? forse un malato, non uno presunto normale... certo se ho tempo da perdere e magari un po' incapzato che non riesco a sbarcare er lunario si...

uno che se occupa de day trading... puo legge tutte ste cose??? boh,,, anche volendo... boh...

che poi il thread spostato sia quello dove sono stato proprio io a chiedere lo spostamento, e non questo dove "l'imputato" perservera la dice lunga

che te devo di' iulius??? non sarai d'accordo perché già una volte ti incapzasti sui qualche mie post... ma devi ammettere che c'e' una diversita' di comunicazione non indifferente :clapclap::clapclap::clapclap:

tra parentesi, le mie stronzate scritte qui... in teoria avrebbero piu' senso... Hitler signoraggio rotschild crisi del 29 vril etc etc...
se vuoi ricercare metti pure ufo nazisti... i siti sono quelli da cui prende spunto l'imputato...
dire delle piccole verita' spesso e volentieri nascondono grandi bugie...

e' off topic.............. punto senza fare ulteriori disgressioni
 
KirMan,
ci troviamo davanti ad un bel esempio di democrazia a senso unico.
Se non la pensi come il murales vieni preso per il kulo.
Anni fa trovavo in quel che il tipo scriveva anche delle cose vere.
Del resto c' è sempre una base, anche modesta, di verità in quel
che un qualsiasi partito, o movimento in questo caso, racconta.
Poi un giorno ebbi a scrivere sul mio qualcosa, niente di che, che non
collimava col suo pensiero. Dopo poco apparve, senza alcun commento,
un' icona rappresentante un calcio in kulo.
Simpatico.
 
europa giugno 15, 2016 posted by Mitt Dolcino
Diciamolo, per gli UK il Brexit significherà crescita vigorosa in 3 anni (svalutando!). Problema: tutti capiranno che non conviene stare nell’euro…

Nonostante le mistificazioni di certa stampa sugli effetti futuri del Brexit, oggi molti in centro Europa sono nel panico: il Brexit può significare la fine del benessere per “qualcuno in particolare” in EU. Per scongiurare l’evento, anche e soprattutto convincendo gli indecisi britannici, si è pronti a tutto quanto possibile (non molto in realtà, la destabilizzazione sistemica fortunatamente non è appannaggio di chi da sempre ambisce – sigh – a comandare l’Europa). Ossia, ci si limita principalmente ad un crollo delle borse, “colpa del Brexit” leggiamo su tutti i giornali, o al limite a comprare dati fiscali rubati con cui ricattare le classi dirigenti dei paesi “vittime”, come fatto per Atene… Queste sono le armi di convinzione di massa utilizzate dai moderni destabilizzatori europei, come dicevo, poca cosa rispetto a quanto può il tuttora dominus (non ce lo dimentichiamo…) globale.



Quelle dell’apocalisse per Londra, per l’Italia, per il mondo e fin anche per gli amanti del cioccolato sono Sacrosante Balle (i lecchini nostrani meriterebbe un premio per i soliti eccessi) . Nel senso, è chiaro che il crollo azionario pre-Brexit oggi c’è ma è indotto dagli stessi che vorrebbero convincere gli indecisi britannici (e non) a stare nell’EU! Ben sapendo che l’adesione a questa Europa austera limita fortemente l’indipendenza di Londra in molti ambiti, prima di tutto il controllo del proprio cambio valutario.

Si, perché quello che non vi dicono è che un Brexit significherà inevitabilmente una vigorosa crescita economica britannica in meno di tre anni. E questo principalmente svalutando la sterlina, oggi iper-valutata, fatto che ha determinato “imbaltances” come dicono gli anglofoni tali da far diventare la perfida Albione la più grande cicala mondiale pro-capite in termini di consumi esteri. Vedasi grafico sotto:



Indovinate chi gode di più di tali inbalances britannici? Facile, gli esportatori (tedeschi), che poi sono gli stessi che vorrebbero convincere gli indecisi britannici a stare nell’EU oltre ad essere coloro che sistematicamente (dal 2010) impongono inutile ed anzi dannosa austerità al resto d’Europa.

Tutto torna, no?

Ma non finisce qui, anzi è solo l’inizio. Un Brexit, come ha detto chiaramente il falco tedesco W. Schauble, significherà inevitabilmente che altri paesi vorranno fare lo stesso, a maggior ragione dopo aver realizzato nei fatti un rinnovato vigore economico britannico a spese di minori importazioni/consumi Esteri (principalmente tedeschi) nell’arco di meno di anno. Ossia con Londra fuori dall’EU – e che svaluta fortemente la sterlina facendo ripartire la propria economia – tutti capiranno l’inghippo ossia che la moneta unica serve solo a Berlino che grazie alla sola presenza dei paesi eurodeboli nella compagine permette alle sue esportazioni di essere competitive, per altro spiazzando i competitor partner nell’euro (ad esempio l’Italia).

Uniamo a tutto questo che proprio il Belpaese è il maggior alleato anglosassone nell’Europa continentale oltre che il maggior competitor manifatturiero tedesco ed il gioco è fatto, sappiamo quale sarà il paese che sarà oggetto delle maggiori attenzioni austero (de)stabilizzatrici interessate di Berlino finalizzate a perpetrare il proprio benessere non dovuto figlio dell’euro a spese degli altri (leggasi, per noi problemi in vista…)
Letta in altro modo, comunque vada, aspettiamoci una destabilizzazione italica post-Brexit.



Dunque, se sarà Brexit – come ritengo, lo do al 90% o giù di lì dopo che anche The Sun [poco meno di 2 milioni di copie vendute al giorno] si è espresso pubblicamente a favore del Leave, stessa cosa che ha fatto più o meno esplicitamente la Corona – io comprerò azioni di aziende esportatrici britanniche coprendo parimenti il cambio sterlina/franco svizzero. Si, perché quando – non se – l’EU crollerà il nuovo marco tedesco andrà a braccetto della valuta rossocrociata (per la disperazione di Berna…).

Mitt Dolcino
 

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