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iulius

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Però non va mica bene, eh!!

Ho appena risposto ad un msg di KirMan indirizzato a me ed in un lampo
è sparito.
 

mototopo

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siamo
Saint Simon 1 settimana fa 5 commenti
AEP: l’Unione Europea è sempre stata un progetto della CIA

Ambrose Evans Pritchard, sul Telegraph, argomenta che, per quanto giuste siano le motivazioni del Brexit, i suoi sostenitori, al contrario degli altri movimenti euro-scettici, si sono illusi fino alla visita di Obama in UK di essere supportati oltre oceano; non hanno colto due aspetti fondamentali: che la UE è da sempre un progetto strategico americano finanziato dalla CIA e che l’establishment al governo nell’intero Occidente vede l’Unione Europea come il vacillante Impero Ottomano del 19° secolo e il Brexit come un atto di vandalismo strategico che rischia di favorire le potenze che sfidano l’egemonia anglosassone. La verità è che i sostenitori del Brexit non hanno ancora fornito una visione del futuro della Gran Bretagna post-Brexit che respinga per il paese le illusioni di poter non avere responsabilità globali, rischiando di trovarsi a litigare con il resto dell’Occidente.

di Ambrose Evans Pritchard, 27 aprile 2016

I sostenitori del Brexit avrebbero dovuto essere preparati all’intervento dirompente degli Stati Uniti. L’Unione Europea è sempre stata un progetto americano.

E’ stata Washington a guidare l’integrazione europea alla fine degli anni ’40, e a finanziarla di nascosto sotto le amministrazioni Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson e Nixon.

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Il Presidente americano Barack Obama ha invitato la Gran Bretagna a rimanere nell’Unione Europea durante la sua visita a Londra, lo scorso 21 aprile

Anche se a volte si sono innervositi, fin da allora gli Stati Uniti hanno fatto affidamento sulla UE come l’ancora degli interessi regionali americani assieme alla NATO.

Non c’è mai stata una strategia divide et impera.

Il campo euro-scettico è stato stranamente insensibile a questo, e in qualche modo ha supposto che forze potenti di là dell’Atlantico stessero incoraggiando la secessione britannica, salutandoli come liberatori.

Il movimento anti-Bruxelles in Francia – e in misura minore in Italia e in Germania, e nella sinistra scandinava – parte dal presupposto opposto, che l’Unione Europea è essenzialmente uno strumento del potere e del ‘capitalisme sauvage’ anglo-sassone.

Marine Le Pen in Francia è causticamente anti-americana. Si scaglia contro la supremazia del dollaro. Il suo Fronte Nazionale dipende da finanziamenti di banche russe legate a Vladimir Putin.

Piaccia o no, questo almeno è strategicamente coerente.

La Dichiarazione Schuman che ha dato il tono alla riconciliazione franco-tedesca – e avrebbe portato a tappe verso la Comunità Europea – è stata cucinata dal segretario di Stato Dean Acheson in una riunione a Foggy Bottom. “Tutto è cominciato a Washington”, ha detto il capo dello staff di Robert Schuman.

E’ stata l’amministrazione Truman ad intimidire i francesi per far loro raggiungere un modus vivendi con la Germania nei primi anni del dopoguerra, anche minacciando di tagliare il piano Marshall in un furioso incontro con i recalcitranti leader francesi nel settembre 1950.

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Carri armati sovietici a Praga

Il movente di Truman era evidente. L’accordo di Yalta con l’Unione Sovietica si stava incrinando. Voleva un fronte unito per scoraggiare il Cremlino da un’ulteriore espansione dopo che Stalin aveva inghiottito la Cecoslovacchia, a maggior ragione dopo che la Corea del Nord comunista aveva attraversato il 38 ° parallelo invadendo il Sud.

Per gli euroscettici britannici, Jean Monnet (ritratto nell’immagine di copertina, ndVdE) aleggia nel pantheon federalista, eminenza grigia della malvagità sovranazionale. Pochi sono consapevoli del fatto che Monnet ha trascorso gran parte della sua vita in America, e che ha servito come gli occhi e le orecchie di Franklin Roosevelt in tempo di guerra.

Il Generale Charles de Gaulle pensava che fosse un agente americano, come del resto era, in senso lato. La biografia di Monnet a cura di Eric Roussel rivela come egli abbia lavorato a braccetto con le amministrazioni successive.

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Il generale Charles De Gaulle fu sempre molto sospettoso dei moventi americani

E’ strano che questo imperioso studio di mille pagine non sia mai stato tradotto in inglese dal momento che è il miglior lavoro mai scritto sulle origini della UE.

Né molti sono a conoscenza dei documenti declassificati degli archivi del Dipartimento di Stato che mostrano che lo spionaggio degli Stati Uniti ha finanziato di nascosto il movimento europeo per decenni, e ha lavorato in modo aggressivo dietro le quinte per spingere la Gran Bretagna nel progetto.

Come ha riportato per primo questo giornale quando il tesoro è stato reso disponibile, un memorandum del 26 luglio 1950 ha rivelato una campagna per promuovere un Parlamento europeo a tutti gli effetti. È firmato dal Generale William J. Donovan, capo dell’Office of Strategic Services (OSS) americano al tempo di guerra, precursore della Central Intelligence Agency (CIA).

La facciata chiave della CIA è stato l’American Commitee for United Europe (ACUE) [Comitato Americano per l’Europa Unita, ndT], presieduto da Donovan. Un altro documento mostra che nel 1958 questo organismo ha fornito il 53,5 per cento dei fondi del Movimento europeo. Il consiglio direttivo includeva Walter Bedell Smith e Allen Dulles, direttori della CIA negli anni Cinquanta, e una casta di funzionari ex-OSS che si si muovevano dentro e fuori dalla CIA.

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Bill Donovan, leggendario direttore dell’OSS durante la guerra, successivamente ebbe la responsabilità di dirigere il progetto europeo

I documenti dimostrano che l’ACUE ha trattato alcuni dei ‘padri fondatori’ della UE come braccianti, e ha attivamente impedito loro di trovare finanziamenti alternativi che avrebbero spezzato la dipendenza da Washington.

Non c’è nulla di particolarmente malvagio in questo. Gli Stati Uniti hanno agito astutamente nel contesto della guerra fredda. La ricostruzione politica dell’Europa è stata un successo strepitoso.

Ci sono stati errori di valutazione orribili lungo la strada, naturalmente. Una nota del 11 giugno 1965 indica al vicepresidente della Comunità Europea di perseguire l’unione monetaria di nascosto, sopprimendo il dibattito fino a quando “l’adozione di tali proposte sarà diventata praticamente inevitabile”. E’ stato troppo furbesco, come oggi possiamo vedere dalle trappole del debito-deflazione e dalla disoccupazione di massa in tutta l’Europa meridionale
 

mototopo

Forumer storico
Le Istituzioni riflettono la società o esse "conformano" la società e ne inducono la struttura? In democrazia, la risposta dovrebbe essere la prima. Ma c’è sempre l'ombra della seconda...il "potere" tende a perpetuarsi, forzando le regole che, nello Stato "democratico di diritto" ne disciplinano la legittimazione. Ultimamente, poi, la seconda si profila piuttosto...ingombrante, nella sintesi "lo vuole l'Europa". Ma non solo. Per capire il fenomeno, useremo la analisi economica del diritto. fonte orizzonte 48































BREXIT E IL VIZIO DEL "FATE PRESTO": STORIA RECENTE DI UNA (ITAL)MORTE ANNUNCIATA [/paste:font]


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1. Oggi ci si lamenta che il Brexit potrebbe vincere: un segnale che, come abbiamo visto, risulterebbe ambiguo ma, nondimeno, importante a fronte di una perdita verticale di credibilità dell'UE "credibile".
Tracce di consapevolezza della vera posta in gioco, in UK, non mancano, va detto:
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Non va sottaciuto, però, che il segnale del Brexit - comunque vada- rimane importante, perché, in qualche misura, avrebbe anche, almeno per noi italiani, un significato di rigetto del "fate presto" (anche se in gran parte poco cosciente e a forti connotazioni "immigrazioniste, non lucidamente connesse col mercato del lavoro). Un vizio, questo, che non è congiunturale, in UE, ma strutturale, intrinseco all'unico obiettivo di conservare in vita la moneta unica.
Il "fate presto", infatti, in realtà non comincia nel 2011
, tra lettere estive, ondate di "manovre" e governi tecnici che dovevano diminuire lo spread e "risanare" l'economia attraverso il raggiungimento del pareggio di bilancio e la pretesa corrispondente diminuzione del rapporto debito/PIL. (Sul punto consiglio la rilettura del post TREMONTI AL "NETTO" DI MONTI: L'INUTILITA' CONTABILE DEL "PIU' €UROPA" E LA CURVA DI PHILIPS IMPLICITA).
Naturalmente c'è anche chi sostiene che l'austerità non abbia provocato la crisi in Europa, dopo il 2011, semplicemente perché non è stata realmente applicata e non si è strutturalmente ridotto il "perimetro dello Stato": insomma, non si è tagliata la spesa pubblica abbastanza.
Tuttavia, Stiglitz che fa "previsioni" esatte già nel 2008, confermate dalla più recente "vague" paperistica del FMI, risulta più attendibile di un esasperato schematismo controfattuale.

2. Andando a rivedere le notizie giornalistico-europeiste del recente passato, ci si accorge che il pareggio di bilancio, e la sua prodigiosa efficacia risanante, erano già ben posti come obiettivi ben prima della ratifica del fiscal compact e del suo recepimento (persino anteriore a tale ratifica!) con la modifica costituzionale dell'art.81 (e non solo).
Siamo ai tempi dell'ultimo governo Prodi e la crisi finanziaria c.d. dei sub-prime, negli USA, stava già dispiegando i suoi pesanti effetti: ma l'Italia, nel corso del 2007, non ne era stata ancora contagiata, dato che il nostro sistema bancario non era coinvolto in modo rilevante nell'investimento in tali titoli.
A differenza della Germania, della Francia e del Regno Unito (o dell'Irlanda). Che, infatti, proprio a partire dalla fine del 2007, senza alcuna preoccupazione per il raggiungimento del pareggio di bilancio, o come per la Germania, del suo abbandono, - e meno che mai curandosi degli obiettivi intermedi di pareggio strutturale o di contrazione annuale dell'indebitamento pubblico di almeno lo 0,5%-, aumentarono i rispettivi deficit e rapporti debito su PIL.

3. Notare che l'Italia ha costantemente fatto "meglio" della Francia, e non solo, anche nei momenti più drammatici della crisi, seguiti alla contrazione della domanda mondiale, cioè verificatasi come ondata lunga della crisi finanziaria e dello shock del fallimento Lemhan nel settembre 2008 (momento che innescò la parte più acuta della recessione mondiale). Fin dall'inizio della supposta (in molti sensi) "crisi del debito sovrano", l'Italia, rispetto alla Francia, alla Spagna, o alla mitica Irlanda, o ad altri maggiori paesi UE, ha sempre giocato "un'altra partita":
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4. L'Italia rimane sempre costantemente più virtuosa, tant'è che l'aumento del debito pubblico italiano, entro il 2011, fu tra i più moderati dell'eurozona (anzi, il più moderato, considerate le "particolari" condizioni di collocamento, e di onere degli interessi, relative al debito tedesco):
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Ma poi arriva la cura Monti e il pareggio di bilancio in Costituzione e la "prodigiosa e inevitabile" cura determina questo effetto:

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Sia chiaro, però, l'Italia, anche dopo di ciò, rimane sempre tra i paesi più virtuosi dell'UE(M), nonostante i "fate presto!" e l'ital-grancassa mediatica e gli espertologi orwelliani in collegamento continuo (dallo spazio: tralasciate i dati relativi ai deficit "previsionali" stimati nel 2014, perché le cose sono andate, e andranno, molto peggio):

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5. Ma nel febbraio 2008, quindi, ripetiamo, ben prima dell'accordo intergovernativo (considerato pienamente legittimo e vincolante, alla luce dei trattati, dalla "solita" CGUE) del fiscal compact, il linguaggio e i concetti di politica economico-fiscale che si andavano affermando erano questi, senza alcun dubbio e analisi critica circa la loro efficacia e praticabilità, per di più già all'interno di una fase congiunturale mondiale che si preannunciava globalmente recessiva!
Sono andato così a ripescare come riportasse la grande idea del pareggio di bilancio La Repubblica, nel febbraio 2008.
Noterete, dall'articolo sottoriprodotto, come Almunia "sospettasse" che non solo l'Italia, evidentemente, potesse registrare una più debole crescita economica a causa della prevedibile crisi proveniente dall'altra sponda dell'Atlantico, dove veniva curata con deficit pubblici anche fino al 12% in quei medesimi anni: comunque, non certo in pareggio di bilancio: e, nonostante, ciò, per lui e per tutta l'€uroburocrazia la cura "unica" rimaneva il pareggio di bilancio.

6. Vi riporto l'articolo senza aggiungere lunghi commenti: trattamento speciale della Francia incluso, incassato senza battere ciglio, nonché dichiarazione di "invalicabilità" del pareggio al 2011 rilasciata da Padoa-Schioppa con disarmante serenità sul quadro macroeconomico mondiale. (Da notare, in contrappunto, la radicale diversità di posizione che esprime oggi Padoan sulla sostenibilità delle regole del fiscal compact):
"Ecofin, sì al piano di stabilitàAlmunia "Conti 2008 a rischio"

Per Almunia il nostro Paese è ancora lontano dal raggiungimento del pareggio del bilancio. Padoa -Schioppa: "Il 2011 è una data invalicabile"
(12 febbraio 2008)
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Via libera dall'Ecofin al programma di stabilità 2007-2011 aggiornato dell'italia che fissa la strategia di finanza pubblica. L'Ecofin raccomanda all'Italia di rafforzare la Finanziaria 2008 perché, visto l'alto debito, visti i rischi legati all'attuazione delle misure di bilancio e quelli legati alla crescita economica più debole del previsto, possa realizzare gli obiettivi che si è posta. Riforma delle pensioni e garanzia della riduzione del debito pubblico sono, inoltre, per l'Ecofin due priorità sulle quali l'Italia deve puntare il più velocemente possibile. Vale l'obbiettivo generale di un pareggio di bilancio nel 2010, ma anche per l'Italia varrà il principio inaugurato per la Francia secondo il quale si valuterà ex post, nel caso in cui nel 2010 il bilancio non si trovasse al pareggio, se si sono verificate e in quale misura condizioni cicliche sfavorevoli. Dunque, per l'Italia il pareggio di bilancio nel 2011 è invalicabile, ha detto il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa. "La fissazione per il 2010 è stato un momento importante che ha rafforzato l'attenzione sul braccio preventivo del Patto di stabilità", ha spiegato il ministro ricordando che a Berlino "c'era stato un consenso su questa accelerazione".
"Mi rendo conto - ha sottolineato - che l'aver detto in quella occasione che non me la sentivo di sottoscriverlo è stato più importante di quanto pensassi allora. Questo significa -ha concluso - che per noi il 2011 è assolutamente invalicabile".
Ma l'Italia ha ancora una lunga strada da fare per raggiungere il pareggio di bilancio e per quest'anno la correzione dello 0,2 per cento del Pil prevista dal Governo è a rischio. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia al termine della riunione Ecofin. "L'Italia, insieme alla Francia, è ancora lontana dal raggiungere il suo obiettivo di medio termine, quello del pareggio di bilancio", ha detto Almunia, "e l'aggiustamento dei conti nel 2008 è lento e sottoposto a rischi". L'Ecofin ha dato il via libera anche ai programmi di Francia e Germania.


L'accordo con la Francia è che la scadenza del 2010 è subordinata, appunto, alla valutazione delle condizioni cicliche".
 

kiRman

debosciato senior
iulius... io davvero non capisco

e' come non dire un capzo... e' un copia ed incolla...

magari se diverte, in sto' caso, ce sta'... ma secondo me...

.................io lo vedo disiperato.... non glie fa bene


domani glie metto un par de capzi a tutto schermo, che m'ha rotto er capzo con tutte ste menate che va cianciando!!!
 

Ranger

Swing Trader
caro iuluius...

la questione è complessa... oltre al fatto di essere off topic c'è molto di più...

qui' non si tratta di instaurare un tema di discussione, si tratta solo ed e esclusivamente di fare una discussione...

per come la mette dura, non implica nessun tipo di contraddittorio, nessun tipo di replica, non lo vuole... e' un discorso che rispecchia i temi dell'ortodossia...

l'ortodossia è la peggior nemica dell'uomo!!!

i jihadisti si formano in questa maniera...

che puo' pensare che uno sano de mente se possa legge tutte ste cose??? forse un malato, non uno presunto normale... certo se ho tempo da perdere e magari un po' incapzato che non riesco a sbarcare er lunario si...

uno che se occupa de day trading... puo legge tutte ste cose??? boh,,, anche volendo... boh...

che poi il thread spostato sia quello dove sono stato proprio io a chiedere lo spostamento, e non questo dove "l'imputato" perservera la dice lunga

che te devo di' iulius??? non sarai d'accordo perché già una volte ti incapzasti sui qualche mie post... ma devi ammettere che c'e' una diversita' di comunicazione non indifferente :clapclap::clapclap::clapclap:

tra parentesi, le mie stronzate scritte qui... in teoria avrebbero piu' senso... Hitler signoraggio rotschild crisi del 29 vril etc etc...
se vuoi ricercare metti pure ufo nazisti... i siti sono quelli da cui prende spunto l'imputato...
dire delle piccole verita' spesso e volentieri nascondono grandi bugie...

e' off topic.............. punto senza fare ulteriori disgressioni


:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap: grande Kir ....mi hai fatto ridere non poco :D:D:D

non solo piccole verita' ....ma anche grosse kapzate ......che non vale la pena neanche di stare a discutere:-o

ps : non so che idea si puo' fare uno che passa ...e clicca investireoggi.it.......si imbatte con un thread del genere......non mi sembra che abbia a che fare con il trading , gli investimenti in valori mobiliari o altro tipo di speculazione ....da togliere subito come è stato fatto dalla moderazione!:ordine:
 

kiRman

debosciato senior
:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap: grande Kir ....mi hai fatto ridere non poco :D:D:D

non solo piccole verita' ....ma anche grosse kapzate ......che non vale la pena neanche di stare a discutere:-o

ps : non so che idea si puo' fare uno che passa ...e clicca investireoggi.it.......si imbatte con un thread del genere......non mi sembra che abbia a che fare con il trading , gli investimenti in valori mobiliari o altro tipo di speculazione ....da togliere subito come è stato fatto dalla moderazione!:ordine:


m'ha rotto er cAPZO!!!
 

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