Stavamo giocando a tabù.
Sapete quel gioco nel quale bisogna far indovinare ai membri della propria squadra una parola, senza pronunciare nessuna delle 5 parolette scritte in una piccola lista sotto la parola stessa?
Insomma, io e mio marito avevamo già giocato in squadra insieme contro i suoi cugini, un signore e una signora intorno ai 50 anni e avevamo già stravinto (chiunque sia in squadra con me, vince
:d)
allora avevamo mescolato le squadre ed eravamo io e la cugina, contro mio marito e suo cugino.
Eravamo in vantaggio, ma volevo che lei indovinasse un'altra parola, così saremmo finite su una casella che dava il doppio tempo. Era il mio turno di fare indovinare la parola a lei.
La parola era "doppietta" e il campo semantico cui apparteneva era quello delle armi.
Siccome avevo già passato e in ogni turno si può passare una volta sola, non potevo fare altro che provare a fargliela indovinare, ma invece che parlare di armi, ho inteso "doppietta" come quel gioco di piedi che si faceva tra frizione e acceleratore sulle vecchie auto, per scalare la marcia.
Poiché al campo semantico delle armi appartenevano anche le 5 parole "tabù", avevo via libera con "frizione", "acceleratore", "piede", "auto" ecc.
Ma lei non indovinava (si vede che non ha mai guidato una vecchia auto, invece io sì).
Allora mi è venuto il lampo di genio
E ho strillato, concitata, mentre la clessidra segna-tempo stava per finire: "e' quando lui ce la fa due volte in poco tempo!"
"lui chi?" ha chiesto la cugina.
E io: "lui, l'uomo, gli uomini! Due volte in poco tempo! Via via che va su l'età è sempre più difficile!" ( ed ero ormai in piedi con la voce bella alta)
in quella, hanno capito tutti (tranne mia suocera, anima candida): Cugino, cugina, mio marito, mio suocero, e suo fratello con la moglie, anche loro presenti (tutti signori anzianissimi)
Ed è sceso il gelo nella stanza.
Lei ha gridato, ridendo: "doppietta!"
ma io volevo seppellirmi.
E mio marito: "chiara, ma che cosa dici?!"
Ecco.