PER QUEL CHE Mi RIGUARDA,SAREI PIU'FELICE DI VIVERE AVENDO PECCATO PER ECCESSO.... (1 Viewer)

silpla2000

che bello il yo yo
le tre sorelle hanno rotto la minkia

Le borse europee peggiorano e azzerano i guadagni, in attesa della decisione di S&P, che ha minacciato di tagliare il rating di 15 dei 17 paesi della zona euro. I mercati scommettono a breve su un declassamento della Francia, che perderebbe la tripla A, e della Spagna. Madrid (-0,66%) e Parigi (0,51%) registrano così le performance peggiori, Londra avanza timidamente dello 0,25%, Francoforte è intorno alla parità 0,02% e il Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) sale dello 0,10% a 14.643 punti.

La recessione nell'eurozona l'anno prossimo sarà più profonda di quanto previsto finora. E' questo l'ennesimo avvertimento lanciato dall'agenzia di rating, secondo cui i Paesi esportatori come Germania, Austria, Olanda, Belgio e Finlandia saranno vulnerabili alla recessione.

I paesi esportatori dell'area euro rischiano di subire una contrazione della crescita più forte rispetto ai paesi importatori col peggioramento della crisi e il calo della domanda, ha spiegato S&P, secondo cui a pesare l'anno prossimo saranno soprattutto le misure di austerità varate in Eurolandia per fronteggiare la crisi dei debiti sovrani.

Lunedì o martedì potrebbe svolgersi una riunione dell'Eurogruppo, secondo alcune fonti europee. Potrebbe anche trattarsi di una riunione per teleconferenza. E' stato raggiunta, hanno indicato altre fonti, un'intesa su una bozza di testo per la definizione giuridica del patto sancito all'ultimo vertice europeo sulla disciplina di bilancio nell'Eurozona.

Nell'ultima seduta della settimana a Wall Street i listini partono in modesto aumento, dopo le indicazioni dal fronte dell'inflazione americana rimasta invariata. Il Nasdaq Composite è in rialzo dello 0,58% a 2.555 punti e il Dow Jones (DJI: ^DJI - notizie) dello 0,47% a 11.924 punti. All'inizio delle contrattazioni a New York (Francoforte: A0DKRK - notizie) il barile è sostanzialmente invariato, dopo il dato piatto sui prezzi al consumo di novembre. I future sul petrolio a gennaio sono scambiati a 93,91 dollari al barile, in rialzo di 4 centesimi rispetto alla chiusura di ieri.
 

Ranger

Swing Trader
siete diventati talmente pessimisti che ....se andate in america a vedere le facce dei presidenti scolpite sulle montagne voi vedete tuttaltro :eek::D:D

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