Opzioni Piccoli tentativi di trading con le mibo (1 Viewer)

aleggia

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18/3
Di Dario Daolio

PREVISIONI PER L'INDICE SPMIB40

La settimana che si conclude oggi con la scadenza di opzioni e futures è stata negativa, per l'indice spmib40, come per gli altri principali indici azionari di riferimento. Il nostro indice è andato a lambire l'area 39000, prima di rimbalzare nella seduta di ieri. Attualmente siamo in area 39600. L'area 39000 rappresenta, dal punto di vista tecnico, un supporto molto Pubblicità


importante.
La violazione ribassista di questa area costituirebbe un segnale di inversione della tendenza positiva di lungo periodo. Ovviamente questa è una possibilità concreta, e riteniamo che se l'indice dovesse calare sotto quota 39000 il ribasso potrebbe accelerare, portando a vendite da "panico". Tuttavia questo scenario non è quello cui attribuiamo le maggiori probabilità di realizzazione. A nostro avviso l'area 39000 potrebbe "tenere", e dare luogo nel mese di aprile ad un lento e graduale tentativo di recupero degli indici azionari, che , in questo momento sono tutti nella stessa situazione tecnica.
Manteniamo quindi la nostra view, ipotizzando per marzo/aprile una fase di movimenti laterali, per l'indice Spmib, compresi tra quota 39000 e quota 41600.

VOLATILITA'/PREZZI VOLATILITA' IMPLICITA ( OPZIONI INDICE MIBO30) =

APRILE CALL ATM= 16,2% PUT ATM=16,3% CALL OTM=13,0% PUT OTM=19,11%

GIUGNO CALL ATM= 15,0% PUT ATM=18,3% CALL OTM=13,8% PUT OTM=19,3%

VOLATILITA' STATISTICA ( INDICE S&PMIB, 21 GG) = 17.04%


In occasione della seconda ondata ribassista, quella che questa settimana ha spinto l'indice in area 39000, la volatilità statistica dell'indice stesso ha proseguito il proprio cammino al rialzo, e si è portata a quota 18% circa. L'andamento di questo indicatore è del tutto simile a quello che avevamo osservato durante la correzione del maggio 2006, quando la volatilità arrivò a quota 25%, prima di calare nuovamente. La stessa situazione potrebbe ripetersi adesso.
Una fase di nervosismo, determinata dal fatto che siamo su supporti molto importanti per l'indice SPMib, potrebbe determinare nelle prossime settimane un ulteriore progresso della volatilità, e quota 25% è facilmente raggiungibile. Se poi dovesse partire, come pensiamo, una fase laterale di lento recupero, allora la volatilità potrebbe tornare a calare. I prezzi delle opzioni non hanno subito un aumento della stessa entità.
Sulla scadenza corta, che da oggi è quella di aprile, la volatilità implicita è rimasta uguale a quella che avevamo rilevato per la scadenza di marzo. Da notare solo un aumento della volatilità implicita prezzata nelle put con scadenza giugno.


OPEN INTEREST O.I. CALL=111887 O.I. PUT=164706 DIFF ( media a 7 gg )= -52816

Non disponiamo ancora dei dati raltivi all'open interest depurati della scadenza odierna, la lettura dei quali sarà molto interessante. Osserviamo tuttavia che a ieri il livello di open interest totale era molto elevato, e aveva superato decisamente anche il livello record del dicembre 2006. A differenza di allora, però, attualmente il differenziale di open interest , pur essendo negativo, è decisamente superiore, indicando che il rapporto tra o.i. call e o.i. put è decisamente diverso da quello che osservavamo a fine 2006.
Gli operatori hanno impostato posizioni in maniera più equilibrata tra i due tipi di opzione. Questo potrebbe essere un primo fattore di allarme per la tendenza rialzista di lungo periodo del mercato azionario. Il bisogno di copertura cala, e cala anche la speculazione sulla vendita di put (anche se in misura ancora blanda ): due segnali che l'appeal del mercato azionario sta anch'esso diminuendo.
Osservando l'open interest sulla scadenza di aprile, notiamo che sulle put con basi dalla 40000 alla 38000 si è accumulato un forte livello complessivo di posizioni aperte, a testimonianza dell'importanza dell'area 39000, come supporto per l'indice SPMib.


VOLUMI CALL/PUT RATIO ( MEDIA A 8 GG ) = 0,76


L'approssimarsi della scadenza di oggi, e la elevata volatilità dell'indice spmib40, hanno contribuito a far lievitare i volumi trattati sul mercato delle opzioni, che nella parte centrale della settimana in corso hanno toccato livelli record. In particolare, nella giornata di mercoledì sono stati scambiati più di 30000 lotti, tra call e put.
Notiamo un maggiore equilibrio tra call e put, in fatto di scambi, rispetto alla tendenza ormai consolidata degli ultimi mesi: il call/put ratio, che risale dai minimi sui quali stazionava da tempo, è testimone di questo fattore tecnico, che non depone a favore della tendenza rialzista dell'indice. Attualmente sono ben scambiate, oltre che le solite basi at the money, anche le put out of the money, su tutte le scadenze.

ciao.
 

vincenzo_dc

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info su opzioni su azioni

scusate ragarri, il mio broker non mi consente di trattare opzioni su azioni, ma solo opzioni su indice SP/MIB.

Io opero con Fineco. Come posso fare per avere uan piattaforma per operare trading su opzioni ma che abbiano come sottostante azioni?

grazie
 

nothing

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Re: info su opzioni su azioni

vincenzo_dc ha scritto:
scusate ragarri, il mio broker non mi consente di trattare opzioni su azioni, ma solo opzioni su indice SP/MIB.

Io opero con Fineco. Come posso fare per avere uan piattaforma per operare trading su opzioni ma che abbiano come sottostante azioni?

io uso sella e lo consente...per altre piattaforme non saprei...
 

coccodrillo

Nuovo forumer
Salve gente, ho letto il documento sulle opzioni di borsaitalia e non mi è chiara questa cosa: "Generalmente, ad un aumento dei tassi d'interesse aumenta il prezzo di una opzione call e diminuisce il prezzo di una op. put."

Domanda: non doveva essere l'esatto contrario? Generalmente i titoli azionari non dovrebbero scendere all'aumentare dei tassi, in quanto alle aziende costerebbe di + indebbitarsi?

Ringrazio tutti coloro che volessero aiutarmi a capire. :ciao:
 

nothing

Forumer attivo
coccodrillo ha scritto:
Salve gente, ho letto il documento sulle opzioni di borsaitalia e non mi è chiara questa cosa: "Generalmente, ad un aumento dei tassi d'interesse aumenta il prezzo di una opzione call e diminuisce il prezzo di una op. put."

Domanda: non doveva essere l'esatto contrario? Generalmente i titoli azionari non dovrebbero scendere all'aumentare dei tassi, in quanto alle aziende costerebbe di + indebbitarsi?

in questa pagina viene spiegato (la guida riguarda i cw ma è lo stesso)
 

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