giuseppe.d'orta
Forumer storico
Prende avvio oggi un nuova sezione della newsletter di Investire Oggi: "Fondi comuni & C.".
Il risparmio gestito, e più in generale i prodotti che quotidianamente banche/sim/assicurazioni/poste cercano di vendere, costituisce un tema importante per tutti noi: basti pensare ai "prodotti pensionistici" che sempre più arrivano sul mercato, ma di cui nessuno spiega realmente i pregi (pochi) e i difetti (tantissimi). Poi ci sono i fondi comuni, le obbligazioni "della casa", le polizze finanziarie e tanti altri prodotti costruiti quasi sempre a sfavore della clientela.
L’industria del risparmio gestito, con l’esercito di gestori, analisti e soprattutto venditori (postali, bancari, assicuratori, promotori finanziari) che mantiene, è ampiamente parassitaria: incamera commissioni per gran parte inutili, sfruttando la totale ignoranza sul tema della clientela e la compiacenza degli organi di informazione tradizionali i quali, vivendo proprio grazie alla pubblicità di banche/sim/assicurazioni/poste, sono soggetti ad evidenti condizionamenti. L’indipendenza dell’analista/consulente, unita alla libertà di espressione consentita da internet, permette invece di affrontare in maniera corretta l’argomento, raccontando la verità agli investitori.
Non si tratta, inoltre, solo di una questione di principio: il Testo Unico della Finanza, la legge che disciplina il settore, impone agli intermediari di contenere il più possibile i costi per la clientela. Pertanto, un intermediario che propone prodotti inutili e costosi (e ne esistono alcuni che offrono quasi solo prodotti del genere) commette anche una violazione di una norma fondamentale.
"Fondi comuni & C." sarà una rubrica dal taglio soprattutto pratico, in cui si cercherà di far capire soprattutto da quali prodotti, e sono la maggioranza, occorre stare alla larga. Spiegheremo anche, dimostrando con dati concreti, come siano pericolose tutte le strategie che i venditori di prodotti utilizzano con i clienti per cercare di far credere anche l'impossibile pur di prendere il loro danaro: presentare sempre i prodotti come pieni di pregi e senza difetti, magnificare performance presunte tacendo che non sono garantite, mettere in cattiva luce prodotti migliori dei loro, inventarsi di sana pianta qualsiasi genere di storiella pur di convincere il cliente a firmare il contratto.
Incontreremo spesso prodotti mediocri, o anche pessimi, venduti da intermediari tra i più noti: ulteriore segnale di come il settore sia dominato da politiche commerciali e non dalla seria consulenza all'investitore.
Non sarà un servizio di consulenza, poiché un serio lavoro sul portafoglio di un investitore richiede una serie di informazioni, finanziarie e personali, in base alle quali costruire una strategia adatta alle esigenze del singolo. Un lavoro, inoltre, che necessita di molto tempo per essere portato a termine e che deve essere anche seguito costantemente.
L'obiettivo, quindi, è costituire un valido supporto agli investimenti di un gran numero di persone, aiutandole soprattutto ad evitare di compiere scelte errate rispetto alle proprie esigenze.
E' possibile iscriversi alla newsletter alla pagina http://www.investireoggi.it/index.php?pag_id=72
Il risparmio gestito, e più in generale i prodotti che quotidianamente banche/sim/assicurazioni/poste cercano di vendere, costituisce un tema importante per tutti noi: basti pensare ai "prodotti pensionistici" che sempre più arrivano sul mercato, ma di cui nessuno spiega realmente i pregi (pochi) e i difetti (tantissimi). Poi ci sono i fondi comuni, le obbligazioni "della casa", le polizze finanziarie e tanti altri prodotti costruiti quasi sempre a sfavore della clientela.
L’industria del risparmio gestito, con l’esercito di gestori, analisti e soprattutto venditori (postali, bancari, assicuratori, promotori finanziari) che mantiene, è ampiamente parassitaria: incamera commissioni per gran parte inutili, sfruttando la totale ignoranza sul tema della clientela e la compiacenza degli organi di informazione tradizionali i quali, vivendo proprio grazie alla pubblicità di banche/sim/assicurazioni/poste, sono soggetti ad evidenti condizionamenti. L’indipendenza dell’analista/consulente, unita alla libertà di espressione consentita da internet, permette invece di affrontare in maniera corretta l’argomento, raccontando la verità agli investitori.
Non si tratta, inoltre, solo di una questione di principio: il Testo Unico della Finanza, la legge che disciplina il settore, impone agli intermediari di contenere il più possibile i costi per la clientela. Pertanto, un intermediario che propone prodotti inutili e costosi (e ne esistono alcuni che offrono quasi solo prodotti del genere) commette anche una violazione di una norma fondamentale.
"Fondi comuni & C." sarà una rubrica dal taglio soprattutto pratico, in cui si cercherà di far capire soprattutto da quali prodotti, e sono la maggioranza, occorre stare alla larga. Spiegheremo anche, dimostrando con dati concreti, come siano pericolose tutte le strategie che i venditori di prodotti utilizzano con i clienti per cercare di far credere anche l'impossibile pur di prendere il loro danaro: presentare sempre i prodotti come pieni di pregi e senza difetti, magnificare performance presunte tacendo che non sono garantite, mettere in cattiva luce prodotti migliori dei loro, inventarsi di sana pianta qualsiasi genere di storiella pur di convincere il cliente a firmare il contratto.
Incontreremo spesso prodotti mediocri, o anche pessimi, venduti da intermediari tra i più noti: ulteriore segnale di come il settore sia dominato da politiche commerciali e non dalla seria consulenza all'investitore.
Non sarà un servizio di consulenza, poiché un serio lavoro sul portafoglio di un investitore richiede una serie di informazioni, finanziarie e personali, in base alle quali costruire una strategia adatta alle esigenze del singolo. Un lavoro, inoltre, che necessita di molto tempo per essere portato a termine e che deve essere anche seguito costantemente.
L'obiettivo, quindi, è costituire un valido supporto agli investimenti di un gran numero di persone, aiutandole soprattutto ad evitare di compiere scelte errate rispetto alle proprie esigenze.
E' possibile iscriversi alla newsletter alla pagina http://www.investireoggi.it/index.php?pag_id=72