Previdenza Integrativa:Analisi prodotti + case study

previdenza complementare e mobilità le novitò dell UE

:ciao:

Il Parlamento europeo e il Consiglio del 16 aprile 2014 hanno emanato la DIRETTIVA 2014/50/UE relativa ai requisiti minimi per favorire la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisto e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari

Capita sempre più spesso che a seguito della cosiddetta globalizzazione economica, dell’integrazione dei vari Stati che compongono l’Unione Europea e la conseguente delocalizzazione delle fabbriche da un paese alla’altro, in genere dall’ovest verso l’est, i cittadini di uno Stato debbano andare a lavorare in un altro. Ura, se a livello di diritti pensionistici dei sistemi pubblici, i problemi inerenti sono stati più o meno variamente risolti, molti problemi sono ancora presenti nel campo della previdenza complementare.

Paradossalmente in un mercato europeo del lavoro con sempre maggiore mobilità uno dei maggiori vicoli con spesso pesanti penalizzazioni è il problema della “mobilità previdenziale”.
Qui trovate da esempio il link al sito inps per gli accordi relativi al regime pubblico

INPS - Informazioni migranti

e per la previdenza complementare?
Un lavoratore di un’industria italiana, ad esempio, iscritto ad un fondo pensione di categoria, la cui fabbrica è de localizzata in altro paese e lui la segue, come ci si regola per la previdenza complementare? Rimane iscritto nel fondo di appartenenza, si può trasferire in analogo fondo territoriale e le prestazioni come saranno e come saranno tassate?

Per rispondere a queste domande e ai vuoti normativi e agevolare la mobilità e le libera circolazione dei lavoratori ll Parlamento europeo e il Consiglio del 16 aprile 2014 hanno emanato la DIRETTIVA 2014/50/UE relativa ai requisiti minimi per favorire la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisto e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari.

vedi qui
http://www.covip.it/wp-content/uploads/D050_Direttiva-2014.pdf

L’obiettivo delle direttiva è ridurre gli ostacoli creati dalle diverse regole dei regimi pensionistici complementari europei che di fatto bloccano la mobilità a tal proposito di agevolare ulteriormente la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisizione e la salvaguardia dei diritti pensionistici complementari degli iscritti a tali regimi di pensione.

Ma la direttiva non và a modificare i regimi nazionali (grave pecca ) e si applica sono alle forma previdenziali negoziali ergo non si applica ai piani pensionistici individuali diversi da quelli basati su un rapporto di lavoro, cioè le polizze di assicurazione sulla vita, tanto per intenderci ( gravissima pecca soprattutto visti lo sviluppo degli stessi sul mercato italiano)


Altro aspetto che la direttiva (giustamente) ritiene andrà regolato sono ke prestazioni di invalidità o ai superstiti siano collegate ai regimi pensionistici complementari, si devono prevedere delle regole speciali che disciplinino il diritto a tali prestazioni.

Aspettiamo di vedere come sarà recepita e coma sarà tratto ad esempio il caso di un montante maturato senza raggiungimento dei requisiti minimi per il lavoratore trasferito o altro tema spinoso quale disciplina applicare sulle anticipazioni per il lavora che cambia paese.
Timidi segnali già per la verità ci sono vedi alcni pareri Covip ma serve un regime organico e comune a tutti i paesi.

Intanto i famosi fondi paneuropei sono morti e sepolti e ci si chiede; il cittadino risparmiatore perché ha solo vincoli nazionali e mai diritti europei ?
Sarò malizioso :rolleyes: ma non sarà perché dai risparmi passa la chiave per pagare la cambiale fiscal compact? Fondi pensione compresi:rolleyes:

Non esiste vera mobilità se senza regimi pensionistici uguali previdenza complemtare compresa :down:
 
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è una gran bella questione questa scelta...ci sono troppe incertezze per un cittadino che non è esperto in materia e poche sicurezze..un aspetto che dovrebbe essere chiaro, semplice e soprattutto spinto ed appoggiato dallo Stato per ridurre le pensioni pubbliche e dare la possibilità ad un normale cittadino di arrangiarsi almeno in parte diventa un ostacolo insormontabile.. io onestamente non so cosa fare...
 
Fpn+pip?

Salve, vi scrivo per chiedervi un suggerimento.
Ho aderito a un FPN nel quale verso, a cadenza mensile, il 2% della retribuzione, comprensivo del contributo datoriale. Volendo incrementare un po’ i versamenti alla previdenza complementare sono indeciso se aumentare la mia percentuale di contribuzione al FPN, purtroppo quella datoriale non è incrementabile, oppure aprire un PIP; in particolare, tra quelli considerati, Pensionline è quello che mi aggrada di più.
Negli investimenti vale il principio della diversificazione, può avere un senso anche nel campo della previdenza complementare? Versando nel FPN avrei il vantaggio del recupero fiscale in busta, mentre con Pensionline devo aspettare la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, però con Pensionline posso decidere quanto e quando versare nell’anno. E, avendoli entrambi, potrei anche diversificare i due profili: più prudente il FPN, più aggressivo il PIP.
Considerato che sono all’inizio in questo campo vorrei un consiglio da parte vostra: ha senso avere sia un FPN che un PIP? Cosa accadrà al momento della pensione? Avrò due capitali separati dai quali scaturiranno due rendite o potrò unificarli?
Un grazie a chi mi sarà di aiuto.
 
Salve, vi scrivo per chiedervi un suggerimento.
Ho aderito a un FPN nel quale verso, a cadenza mensile, il 2% della retribuzione, comprensivo del contributo datoriale. Volendo incrementare un po’ i versamenti alla previdenza complementare sono indeciso se aumentare la mia percentuale di contribuzione al FPN, purtroppo quella datoriale non è incrementabile, oppure aprire un PIP; in particolare, tra quelli considerati, Pensionline è quello che mi aggrada di più.
Negli investimenti vale il principio della diversificazione, può avere un senso anche nel campo della previdenza complementare? Versando nel FPN avrei il vantaggio del recupero fiscale in busta, mentre con Pensionline devo aspettare la dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, però con Pensionline posso decidere quanto e quando versare nell’anno. E, avendoli entrambi, potrei anche diversificare i due profili: più prudente il FPN, più aggressivo il PIP.
Considerato che sono all’inizio in questo campo vorrei un consiglio da parte vostra: ha senso avere sia un FPN che un PIP? Cosa accadrà al momento della pensione? Avrò due capitali separati dai quali scaturiranno due rendite o potrò unificarli?
Un grazie a chi mi sarà di aiuto.

Benvenuto :)

Allora partiamo con le domande :mmmm:

ha senso avere sia un FPN che un PIP?

Bè diciamo di Si, se non aumenta il contributo datoriale può avere senso.
il vantaggio è sopratutto la possibiltà di ottenere tutto il capitale col riscatto se il montante non consente una rendita pari ad almeno il 50% della pensione sociale.

Tema dibattuto, io non credo che questa scappatoia resterà aperta ma per adesso è così :rolleyes:

Cosa accadrà al momento della pensione?

Ecco dopo tante discussioni inutili su altri thread mi sono rotto e ho chiesto dorettamente alla Covip ;)
per loro ad oggi non accade nulla perchè ogni posizione è indipendente ... :rolleyes: avrai una pensione da ciascuno fondo cosi dicono...

Avrò due capitali separati dai quali scaturiranno due rendite o potrò unificarli?

Potrai unificare le posizioni trasferendo il montante sul fondo o Pip che ti darà la rendita + alta o con le caratteriste + adatte certa reversibile ecc
ma c'è tempo :D
 
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Benvenuto :)

Allora partiamo con le domande :mmmm:
ha senso avere sia un FPN che un PIP?
Bè diciamo di si se non aumenta il contributo datoriale può avere senso.
il vataggio è sopratutto la possibiltà di ottenere tutto il capitale col riscatto se il montante non consente una rendita pari ad almeno il 50% della pensione sociale.
Tema dibattuto io non credo che questa scappatoia resterà aperta :rolleyes:
Cosa accadrà al momento della pensione?
Ecco dopo tante discussioni inutili su altri thread mi sono rotto e ho chiesto alla Covip ;)
per loro ad oggi non accade nulla perchè ogni posizione è indipendente ... :rolleyes: avrai una pensione da ciascuno fondo cosi dicono...
Avrò due capitali separati dai quali scaturiranno due rendite o potrò unificarli?
Portai unificare le posizioni trasferendo la posizione sul fondo o Pip che ti darà la rendita + alta o con le caratteriste + adatte certa reversibile ecc
ma c'è tampo :D

Grazie per la risposta. Penso che apriro' il PIP, versandoci giusto qualcosina per poi vedere meglio in futuro. Tanto il contributo datoriale è fisso.
Non sapevo della possibilità di riscattare tutto il capitale per montanti bassi, interessante. Grazie di nuovo.
 
Zoccole e Criminalità auitano la pensione

:ciao:

Vedi qui
Governo: Ricalcolato il Pil, entra anche l'economia illegale. | Redazione Finanza.com

L'effetto del nuovo calcolo del pil oltre (forse) salvarci da manovrine sarà di aumentare la rivalutazione dei contriputi
Il contributi del metedo contributivo sono rilavutati secondo la crescita del Pil nominale ergo il nuovo calcolo farà ripartire le rivalutazione delle pensioni ferma al palo :eek: ... povera Italia :rolleyes:
 
:ciao:

per chi no ha colto una altro problema delle roformr articolo sulla la voce.info

Informazione e pensioni: il diavolo sta nei dettagli | Massimo Baldini, Carlo Mazzaferro e Paolo Onofri


ehm con effetto anche su Pip e Fp :( la scelta di quanto percepire la rendita non è libera ma collegata alla mautazione del diritto alla pensione

Consumatori: 'Illegalità nel Pil? Pazzesco' - Economia - ANSA.it

:eek: fermi tutti Federconsumatori e Adusbef vogliono bloccare tutto!
Poi protesteranno per il caro Tasi :rolleyes:
 
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