PUOI IMPARARE UN SACCO Di COSE DAI BAMBINI.

Per una volta tanto, l'Annunziata ha centrato il problema ......andate a lavorare !!!!!!!

ROMA - «La Boschi non è la zarina di tutte le Russie, è una ragazza gentile, perbenissimo e non spocchiosa. Quasi umile...».
Scusi Lucia Annunziata, ma lei e il ministro non vi eravate lasciate con un «ci rivedremo in tribunale» per colpa dell’ormai celebre pizzino?
«L’Huffington Post ha pubblicato un articolo che raccontava le pressioni della Boschi su Dorina Bianchi, bigliettino o non bigliettino, per il voto sulla parità di genere. Lei mi ha chiamato, voleva che togliessimo il pezzo dal sito e io le ho spiegato che non funziona così».
Cosa le ha detto, direttrice?
«Che avremmo pubblicato la smentita. Ma il ministro, sempre molto cortese nei toni, insisteva nel dire che dovevamo togliere l’articolo. Io le ho risposto che avevamo agito secondo le regole e che non l’avremmo tolto».
E Boschi?
«Ha detto che si riservava di denunciarmi. E io ho chiuso con un “bene, sarò felice di vederti in tribunale”... Questo episodio è il primo grande inciampo, rivela che non sanno le regole del gioco nel senso più alto. Hanno in mano un potere che non conoscono e le pressioni della Boschi sono una prova di debolezza. A Palazzo Chigi c’è un gruppo dirigente che non ha preso le misure al potere».
Governano da un mese.
«Sono saliti su un treno in corsa senza sapere dove andare e si sono ritrovati a Palazzo Chigi. Non hanno esperienza del potere, della stampa, della satira...».
Non è un bene?
«No, pensano che il loro potere sia più grande di quanto non è. Il loro rapporto col potere è sbagliato e la telefonata del ministro lo conferma. Quel che mi preoccupa del governo Renzi è che sembra che sappiano come si fa, ma non lo sanno».
Non sanno governare, intende?
«Non lo sanno, perché non sono mai passati dalle forche caudine del voto. Una campagna elettorale è un fuoco che ti forma, ti insegna a rapportarti con tutti».
Renzi ha vinto le primarie.
«Lui le ha fatte, molti dei suoi no. In tre sono passati da aiutanti del sindaco a sottosegretari, mentre D’Alema quando si portò lo staff a Palazzo Chigi lo chiamò staff, non diede ai “lothar” il titolo di sottosegretari».
Rimpiange D’Alema?
«Questo gruppo dirigente è totalmente nuovo ed è la debolezza di fondo che Renzi paga. Ci sono ministri, come la Boschi, che non hanno mai lavorato. Il problema non è l’età, la competenza, o il fatto che sia donna, è che questo gruppo politico è arrivato lì senza essere stato votato. Berlusconi diceva “a sinistra non hanno mai lavorato” e nel caso di Renzi è vero, il nostro premier non ha mai fatto un minuto di lavoro».
Ha fatto il sindaco. Non era renziana, lei?
«Io sono una supporter di Renzi della primissima ora. Lo appoggiavo perché diceva “cambio l’establishment, cambio le regole”... Poi però ha deciso di andare a Palazzo Chigi senza passare per il voto e ha ricompensato tutti, compreso Civati. Ha tradito la promessa di cambiamento e la pagherà. Sono addolorata. Renzi si sente un leone rampante, ma ha i piedi d’argilla».
Le è piaciuta l’imitazione della Boschi?
«La satira tutti dobbiamo subirla. Io ne ho avuta a pacchi, non ci può essere un doppio standard. A me mi fanno sempre brutta, meridionale, con un occhio storto. A lei la fanno pure bella! Ci sta».
Chi ha vinto sulla parità di genere?
«Dividere il cinismo di Renzi dal cinismo del Pd è difficile, si meritano l’un l’altro. Il segretario, che ha un ammontare di potere mai visto, non doveva lavarsene le mani. Ma dentro c’era anche il risentimento della minoranza. Un disprezzo reciproco di cui sono entrambi colpevoli. Renzi ha portato all’esplosione nucleare della sinistra».
 
Silvio è seduto sul suo scranno e se la gode :lol::lol::lol:
Tra poco zilvio va al gabbio, fossi stato condannato tu o io giù staremmo scontando la pena ma siccome siamo in una repubblica delle banane dobbiamo aspettare 10 mesi per vedere di decidere i giudici stabilire come debba scontarla, Poi parliamo male dei crucchi ma almeno li non guardano in faccia nessuno

Bayern Monaco, il presidente Hoeness rischia 10 anni di carcere
Expo 2015 Contact ‎- 1 giorno fa
Il presidente del Bayern Monaco ha al momento problemi più importanti a ... Il 62enne, gloria del calcio teutonico, rischia infatti fino a 10 anni di ...


giorno
 
No Sil, rilassati. Condannati, pure Tu ed io alla stessa pena del berlusca, saremmo in attesa della decisione del Tribunale, che - nei casi standard (il Tuo ed il mio) - dura molto di più che in quello del berlusca, che ha seguito una via "preferenziale" :lol::lol::lol:
 
Ancora tensioni e divisioni nel Movimento Cinque Stelle.
Oggi è la giornata della senatrice Fucksia, rea di aver parlato troppo apertamente contro le espulsioni.
E intanto continua a tenere banco la vicenda di un altro sfiduciato, il senatore Bartolomeo Pepe.

I veleni, insomma, non si fermano. Lunedì sera si è tenuto un incontro tra il senatore ormai ex M5S Francesco Campanella e Giovanni Favia, consigliere comunale di Bologna e tra i primi espulsi dal Movimento di Grillo e Casaleggio.
Campanella era solo, mancavano all’appuntamento gli altri tre senatori espulsi assieme lui: «I contatti ci sono - spiega Campanella - con Favia ma un po’ a tutti i livelli, dagli attivisti agli eletti. Non nascondo - spiega - che vorremmo costruire e lavoriamo a un Movimento degrillizzato, fuori e dentro il Parlamento. Sono in contatto con varie realtà in tutta Italia, quelle che riesco a raggiungere».
Compresi i meet up «cloni» del M5S che stanno sorgendo in tutta Italia dall’esperienza di attivisti delusi. E non solo. Subito dopo l’incontro con Favia ieri Campanella ha incontrato ex M5S ma anche malpancisti ancora dentro il Movimento.
Sui nomi mantiene il massimo riserbo. «Sì, sono stato a cena con alcuni di loro - spiega - ma Favia non c’era. A me piace confrontarmi con tutti, e il sogno resta quello di un Movimento a 6 Stelle» :eek::eek::eek:
 
Bei tempi quando si poteva vedere la TV svizzera :D
Puoi farlo anche oggi, ma ci vuole l'aggancio di là.....
 
Ancora tensioni e divisioni nel Movimento Cinque Stelle.
Oggi è la giornata della senatrice Fucksia, rea di aver parlato troppo apertamente contro le espulsioni.
E intanto continua a tenere banco la vicenda di un altro sfiduciato, il senatore Bartolomeo Pepe.

I veleni, insomma, non si fermano. Lunedì sera si è tenuto un incontro tra il senatore ormai ex M5S Francesco Campanella e Giovanni Favia, consigliere comunale di Bologna e tra i primi espulsi dal Movimento di Grillo e Casaleggio.
Campanella era solo, mancavano all’appuntamento gli altri tre senatori espulsi assieme lui: «I contatti ci sono - spiega Campanella - con Favia ma un po’ a tutti i livelli, dagli attivisti agli eletti. Non nascondo - spiega - che vorremmo costruire e lavoriamo a un Movimento degrillizzato, fuori e dentro il Parlamento. Sono in contatto con varie realtà in tutta Italia, quelle che riesco a raggiungere».
Compresi i meet up «cloni» del M5S che stanno sorgendo in tutta Italia dall’esperienza di attivisti delusi. E non solo. Subito dopo l’incontro con Favia ieri Campanella ha incontrato ex M5S ma anche malpancisti ancora dentro il Movimento.
Sui nomi mantiene il massimo riserbo. «Sì, sono stato a cena con alcuni di loro - spiega - ma Favia non c’era. A me piace confrontarmi con tutti, e il sogno resta quello di un Movimento a 6 Stelle» :eek::eek::eek:
Tg3 esilarante, 200 euro in busta paga e gravi problemi nel m5s e lista tsipras
Mi sono sbellicato dalle risa, hanno spiegato che si prendono 200 euro di aumento che via via scendono fino a75000 euro lordi, senza spiegare che i pensionati e PIVA non prendono niente. Poi non contenti hanno fatto una lunga intervista alla deputata Fuksias del m5s chiedendo dei gravi problemi dentro il m5s cosa che questa ha anche negato, quindi dei gravi problemi della lista tsipras che stanno litigando per i posti al parlamento europeo.




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