ecco cosa ci aspetta
Alla luce dei dati comunicati ieri da Bankitalia che ha certificato che il debito pubblico, nel mese di marzo 2014, è salito a 2120 miliardi di euro, possiamo dedurre che il rapporto debito/pil, nel primo trimestre sia vicino al 136%, in aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto ai valori registrati lo scorso 31 dicembre 2013.
Tutto ciò induce a ritenere che le previsioni contenute nel DEF 2014, sono già saltate in aria. Pertanto, anche la fantasiosa possibilità di riduzione del debito pubblico ipotizzata dal governo, si rivelerà del tutto irrealizzabile. Arrivati a questo punto credo che siano aumentate esponenzialmente le possibilità che si arrivi a soluzioni "irrituali" nella riduzione debito pubblico, come la ristrutturazione del debito o imposte patrimoniali una tantum.