QUANDO IL SOLE DELLA CULTURA E' BASSO, i NANI HANNO L'ASPETTO DI GIGANTI.

buongiorno di nuovo
 

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Allora se è vero che nella casa di scaiola ci sono dossier su dossier di quando era ministro dell'interno se Greganti era il crocevia di tutto e di più il marcio area PD.. se qs due signori aprono bocca cosa succede ? dite che si salva quanta gente? per non parlare poi di dell'utri :specchio:

e come fa un sistema a disintossicarsi se gli stessi fautori del cambiamento ci sono dentro non dico tutti ma tutti tutti ? :D:wall::wall:

capite in quale fogna noi cittadini siamo ?
 
CHE BANCA RAGASS :D:lol:

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Il 2013 si chiude malissimo. In utile invece il primo trimestre 2014. Titoli richiesti prima della pubblicazione dei conti. Ora tocca a MPS.

MILANO (WSI) - I primi tre mesi dell'anno si sono chiusi in utile per Unicredit, ma l'anno 2013 è stato da dimenticare. La perdita per l'intero 2013 è stata una delle più pesanti mai viste per una banca europea.

Il titolo dell'istituto di Piazza Cordusio accelera in progresso del 2,73% a 6,395 euro. L'azione era acquistato anche prima della pubblicazione dei conti ma è indubbio come il trend rialzista stia prendendo forza.

La banca maggiore in Italia per numero di asset ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con un profitto di €712 milioni. Nel quarto trimestre il risultato era stato negativo (15 miliardi di euro di rosso), mentre il primo trimestre del 2013 aveva visto un profitto di 449 milioni.

Il fatturato del periodo gennaio-marzo 2013 si è attestato a 5 miliardi d 580 milioni di euro, un dato che si confronta con i €6 miliardi e 10 milioni dell'anno prima.

Nel quarto trimestre, che ha visto una delle perdite più massicce mai registrate da una banca in Europa, ha accantonato 9 miliardi e 300 milioni di euro per coprire prestiti inesigibili e ha dovuto fare i conti con una perdita di valore da €9 miliardi e 300 milioni per una serie di acquisti fatti in passato per espandere le proprie attività all'estero.

Gli analisti si attendevano un net interest income in rialzo a 3,147 miliardi di euro, rispetto ai 3,057 miliardi del primo trimestre 2013. Invece i ricavi totali erano visti in calo a 5,731 miliardi da 5,785 miliardi. L'utile operativo, invece, doveva offrire una piccola crescita, passando da 2,209 miliardi a 2,221 miliardi, mentre gli accantonamenti per perdite su crediti in flessione erano previsti in ribasso a 1,125 miliardi da 1,173 miliardi, con un utile netto in lieve rialzo a 540 milioni di euro dai 449 milioni dello stesso periodo del 2013 con un Core Tier 1 del 9,8%.

In mattinata ha pubblicato i conti anche la controllata polacca Bank Pekao, che ha riportato un calo dell'utile netto nel primo trimestre, sotto le attese degli analisti.

L'andamento dell'azione Unicredit nella settimana rispetto al mercato generale, segnalano gli analisti tecnici, vede una minore forza relativa del titolo, che "potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze".
 
ROMA – Stella ha 25 anni e di lavoro fa la “frontaliera del sesso” in Svizzera. I suoi genitori, una “normale famiglia del Nord Italia” scrive Chiara Maffioletti sul Corriere della Sera, sanno che lavora in un centro estetico.

“Ho un appartamento e lavoro come massaggiatrice: significa che scelgo io con chi arrivare fino in fondo. Qui mi sento tutelata: pago le tasse, la burocrazia non è lenta e sibillina come da noi, le cose funzionano e quando chiedi un permesso, che ti serva per lavorare come cameriera o come prostituta, per loro non fa nessuna differenza. Non mi sono mai sentita giudicata ma, anzi, protetta. La polizia sa dove esercito, fanno dei controlli. Ogni tanto penso alle ragazze che in Italia lavorano per strada: se una di loro sparisce chi se ne accorge?”.

Stella di solito lavora per tre mesi e poi se ne concede uno di “gran ferie”. Ha dai tre clienti ai sei al giorno, e guadagna oltre diecimila euro al mese. Per lei la sua non è una storia di degrado ma di “rivincita”.

“Il mio corpo è la mia azienda, tutto qui. Se c’è qualcuno sfruttato quello è il cliente che deve pagare per avere l’illusione di stare con me. Io gli vendo fumo, fumo rosa”.

“è una professione che ha la sua dignità”.
 
ROMA – Stella ha 25 anni e di lavoro fa la “frontaliera del sesso” in Svizzera. I suoi genitori, una “normale famiglia del Nord Italia” scrive Chiara Maffioletti sul Corriere della Sera, sanno che lavora in un centro estetico.

“Ho un appartamento e lavoro come massaggiatrice: significa che scelgo io con chi arrivare fino in fondo. Qui mi sento tutelata: pago le tasse, la burocrazia non è lenta e sibillina come da noi, le cose funzionano e quando chiedi un permesso, che ti serva per lavorare come cameriera o come prostituta, per loro non fa nessuna differenza. Non mi sono mai sentita giudicata ma, anzi, protetta. La polizia sa dove esercito, fanno dei controlli. Ogni tanto penso alle ragazze che in Italia lavorano per strada: se una di loro sparisce chi se ne accorge?”.

Stella di solito lavora per tre mesi e poi se ne concede uno di “gran ferie”. Ha dai tre clienti ai sei al giorno, e guadagna oltre diecimila euro al mese. Per lei la sua non è una storia di degrado ma di “rivincita”.

“Il mio corpo è la mia azienda, tutto qui. Se c’è qualcuno sfruttato quello è il cliente che deve pagare per avere l’illusione di stare con me. Io gli vendo fumo, fumo rosa”.

“è una professione che ha la sua dignità”.

vuoi farlo anche tu ?:D:lol:
 
al momento la barra sul nostrano è una inside
proprio nel bel mezzo del nulla
di nessuna valenza...
altro discorso per il DJ che rompe i max storici
e per il DAX che rompe con decisione la discendente...
vedremo nei prossimi giorni.
io ho cippato ( 1/5 del previsto) Prismian a 15,8 anche se non è cosa buona e giusta...:rolleyes:
 

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