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Il video del rifugiato politico picchiato dai carabinieri
Il video del rifugiato politico picchiato dai carabinieri
11/07/2012 - La civiltà è bandita a San Lorenzo
Share409
di Tommaso Caldarelli
“Ma non potete farlo!”, urla qualcuno degli astanti. San Lorenzo, via degli Ausoni, pieno giorno: ieri alle 20.30 della sera una pattuglia di Carabinieri in borghese – si saprà solo in seguito che i quattro scesi dalla Renault Clio sono agenti delle forze dell’ordine – spintona, picchia e tenta di introdurre nell’automobile un ragazzo somalo, che si proclama rifugiato politico.
LEGGI ANCHE: Per i carabinieri i gay sono “degenerati”
QUATTRO CONTRO UNO - E’ successo ieri. E fortunatamente vicino a via degli Ausoni c’è il Cinema Palazzo Occupato: i ragazzi che occupano l’ex teatro che doveva diventare Casinò sentono le urla e si precipitano in strada con una telecamera, e riprendono l’intera scena: agghiacciante.
I quattro uomini spintonano, picchiano, tentano di introdurre il ragazzo nell’automobile, ma il giovane fa resistenza: “E’ suo diritto resistere a soggetti che non si identificano con i documenti”, urla la folla: “ A quel punto arrivano rinforzi, tre volanti da cui altri “Tutori dell’ordine” scendono e cominciano a spintonare chi era li”, si legge in calce al video.
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=FSNx3tgU8sg&feature=channel&list=UL[/ame]
“PRESENZA OSSESSIVA E VIOLENTA” - “Animali”, si sente dire, mentre il ragazzo che continua a resistere all’arresto lancia un urlo e si accascia a terra, preda di un attacco epilettico di importante intensità: “Arrivata l’ambulanza che porta il ragazzo in ospedale decine di persone bloccano l’auto dei carabinieri e pretendono la loro identificazione, che avviene solo dopo un’ora e all’arrivo della polizia di stato”. Secondo il Cinema Palazzo Occupato, l’accaduto sarebbe una delle dimostrazioni delle politiche di ordine pubblico che ormai imperverserebbero in città.
Il video del rifugiato politico picchiato dai carabinieri
11/07/2012 - La civiltà è bandita a San Lorenzo
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di Tommaso Caldarelli
“Ma non potete farlo!”, urla qualcuno degli astanti. San Lorenzo, via degli Ausoni, pieno giorno: ieri alle 20.30 della sera una pattuglia di Carabinieri in borghese – si saprà solo in seguito che i quattro scesi dalla Renault Clio sono agenti delle forze dell’ordine – spintona, picchia e tenta di introdurre nell’automobile un ragazzo somalo, che si proclama rifugiato politico.
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QUATTRO CONTRO UNO - E’ successo ieri. E fortunatamente vicino a via degli Ausoni c’è il Cinema Palazzo Occupato: i ragazzi che occupano l’ex teatro che doveva diventare Casinò sentono le urla e si precipitano in strada con una telecamera, e riprendono l’intera scena: agghiacciante.
I quattro uomini spintonano, picchiano, tentano di introdurre il ragazzo nell’automobile, ma il giovane fa resistenza: “E’ suo diritto resistere a soggetti che non si identificano con i documenti”, urla la folla: “ A quel punto arrivano rinforzi, tre volanti da cui altri “Tutori dell’ordine” scendono e cominciano a spintonare chi era li”, si legge in calce al video.
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=FSNx3tgU8sg&feature=channel&list=UL[/ame]
“PRESENZA OSSESSIVA E VIOLENTA” - “Animali”, si sente dire, mentre il ragazzo che continua a resistere all’arresto lancia un urlo e si accascia a terra, preda di un attacco epilettico di importante intensità: “Arrivata l’ambulanza che porta il ragazzo in ospedale decine di persone bloccano l’auto dei carabinieri e pretendono la loro identificazione, che avviene solo dopo un’ora e all’arrivo della polizia di stato”. Secondo il Cinema Palazzo Occupato, l’accaduto sarebbe una delle dimostrazioni delle politiche di ordine pubblico che ormai imperverserebbero in città.
Questo è quello che succede in pieno giorno a San Lorenzo. Noi riteniamo inaccettabile quello che è successo oggi. I problemi del quartiere vengono affrontati dall’ amministrazione cittadina tramite la presenza ossessiva e in questo caso violenta, delle forze dell’ordine. A nostro avviso San Lorenzo si deve difendere con la cultura, con la condivisione e con la partecipazione e continueremo ad affermalo ancora più forte dopo lo spettacolo indecente e vergognoso a cui molti di noi oggi hanno assistito.
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