sono completamente d'accordo a metà con quello che hai detto
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scherzi a parte, secondo me hai ragione da vendere nell' affermare che prima di criticare gli altri faremmo bene a guardarci in faccia e pensare prima di tutto a che cosa abbiamo eletto per 40 anni e adesso pure a chi non abbiamo eletto e che sta mandando il paese in mona con una politica economica fallimentare, e ancora a chi non abbiamo da eleggere (parere mio, naturalmente).
Il quadro però è (secondo me) molto complesso e come spesso avviene il torto e la ragione non stanno mai da una parte sola. Diciamo che i krukki hanno fatto una decina di anni fa una serie di riforme, lavoro, fisco e ristrutturazione della spesa pubblica per diversi punti di pil, che hanno permesso loro di rendere più competitivo il loro sistema. Però è anche vero che hanno negoziato i cambi contro euro sottovalutando il loro e sopravvalutando gli altri, è stato il prezzo che hanno imposto per rinunciare al DM e legarsi ai peones.
Hanno voci prospettiche di impegni di spesa pubblica future che chiaramente non sono contabilizzate ora nei loro conti pubblici ma che parecchi analisti (anche tedeschi) affermano essere insostenibili e pericolose (es. dismissione programmata di parecchie centrali nucleari, operazione costosissima e di lunghissima durata, ma non solo); hanno 500 bn di euro di garanzie statali sui debiti di kfw, che solo grazie ad escamotage normativi sono scorporati dal debito, ma rappresentano pur sempre un fattore di rischio sul quale agli altri sarebbero pronti a fare le pulci; saranno più virtuosi, però hanno goduto per 10 anni di un cambio sottovalutato e di tassi ridicolmente bassi per un paese che cresce a ritmi del 2-3 % l'anno, la forbice che si è creata con il resto d' Europa non è solo per loro virtù, ma è stata ottenuta anche sfruttando le debolezze altrui, che rappresentano in modo paradossale la linfa della loro crescita.
Come sempre, però, in economia gli eccessi vengono riequilibrati e dove non arriva l' uomo il sistema ci pensa da solo: ora questi devono capire che in cina possono pure vendere 60bn di merci all' anno, ma che ai piigs ne piazzano più di 100, 60 solo in Italia. Perciò (a mio avviso) o si ficcano in testa che con la sovrapproduzione industriale che si ritrovano se mandano a gambe all' aria mezza europa a gambe all' aria ci finiscono anche loro, e con un botto che li sentono fino su marte, perchè il loro mercato interno è assolutamente insufficiente ad assorbire il loro eccesso di produzione, oppure il botto diverrà una triste realtà, con conseguenze peggiori in funzione proprio della carenza di prevenzione.
Ma loro, o almeno una parte di loro, come sempre nella loro storia, mancano di senso dell'equilibrio e saggezza e si gonfiano nella loro autostima e senso di onnipotenza. E, come sempre nella loro storia, finiscono in macerie odiati dal resto del mondo, pratica in cui sono maestri.
Questi concetti i loro grandi statisti del dopoguerra (fino a Kohl) li avevano ben compresi, tanto che il loro progetto di Europa era finalizzato ad europeizzare la germania, proprio per eliminare le loro congenite pulsioni autodistruttive; la signora merkel sta invece facendo esattamente l'opposto, sta cercando di germanizzare l' europa, e lo sta facendo con la consueta arroganza, e se non lo capisce per tempo finisce male. Anche per loro.
scusa il pistolotto, ma era giusto per cercare di inquadrare lo scenario senza nulla togliere ai nostri disastrosi demeriti, che esistono e sono la principale causa dei nostri problemi
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