Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Gilles....guarda che qui deve ripartire tutto...mica solo l'edilizia:-o:lol:

certo...ma per una ripresa economica vera ci vuole aumento demografico...
aumento della domanda...bisogni reali...famiglie che crescono, si espandono, cercano case più grandi...fanno progetti

Parigi ha un saldo demografico positivo...l'Ile-de-France aumenta ogni anno di abitanti...eppure...oggi il mercato cala...

edilizia = cucine, stereo, TV, mobili, etc.

per questo Greenspan ha creato la bolla immobiliare nel 2001 per compensare lo scoppio della bolla internet...

senza edilizia niente ripresa...è tutto fake
 
situazione operativa....

sulla tenuta del minimo di stamane...daro' per chiuso oggi il t+1 cominciato il 24 aprile ....resto della mia,
primo approccio long ( di rimbalzo..sia chiaro:-o)...solo con i prezzi e corpo di chiusura candle 1h sopra la 16 ma che adesso passa a circa 13165 di indice....
.ma in tutti i casi non intendo fare una cippa di niente almeno fino a lunedi mattina...piu' chiaro di cosi':D

giusto per far notare che il rimbalzino-ino-ino-ino per ora e' andata solo a sfiorarla ;):D

qua e' bono gia'se teniam il minimo di stamane....e sperare in faccia da libro:rolleyes:...azzz:-o:-o:lol:
 
certo...ma per una ripresa economica vera ci vuole aumento demografico...
aumento della domanda...bisogni reali...famiglie che crescono, si espandono, cercano case più grandi...fanno progetti

Parigi ha un saldo demografico positivo...l'Ile-de-France aumenta ogni anno di abitanti...eppure...oggi il mercato cala...

edilizia = cucine, stereo, TV, mobili, etc.

per questo Greenspan ha creato la bolla immobiliare nel 2001 per compensare lo scoppio della bolla internet...

senza edilizia niente ripresa...è tutto fake

ehhhh quanta roba....troppa grazia:-o:lol::lol::lol::lol:

si si chiaro e' una delle cose ..di fondamento son daccordo con te;)

e' un bel po' che dico che la finanza doveva stare al servizio dell'economia solida, vera, quella basata sul lavoro, che da potere d'acq e quindi consumi ,espansione ecc...ecc...abbaim avuto la possibilita' di cambiare e tornare alle cose "sane" 2 anni fa...OBAMA in primis...non l'abbiam fatto....e si vedon i risultati..amen...vorra' dire che bisogna fare un altro giro in basso..vediamo se stavolta lo capiranno:D:D:D:D:D
magari a suon di mazzate nei denti ( che sto giro i vari capoccioni dei derivati li van a prendere a sprangate dentro casa..vedraiD:D)....dopo secondo me capiranno:D:D:D:D

, cmq giusto..facevo un po' per sdrammatizzare:rolleyes::-o:help::lol::ciao:
 
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ehhhh quanta roba....troppa grazia:-o:lol::lol::lol::lol:

si si chiaro e' una delle cose ..di fondamento son daccordo con te;)

e' un bel po' che dico che la finanza doveva stare al servizio dell'economia solida, vera, quella basata sul lavoro, che da potere d'acq e quindi consumi ,espansione ecc...ecc...abbaim avuto la possibilita' di cambiare e tornare alle cose "sane" 2 anni fa...OBAMA in primis...non l'abbiam fatto....e si vedon i risultati..amen...vorra' dire che bisogna fare un altro giro in basso..vediamo se stavolta lo capiranno:D:D:D:D:D


, cmq giusto..facevo un po' per sdrammatizzare:rolleyes::-o:help::lol::ciao:

hai ragione...sdrammatizziamo...

short fino a SP 1260?...o pensi che un 4gg up riusciamo veramente a farlo sulla scia di FB ?
 
Mio caro 99 il momento è giunto che non è un GiUnTO.

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=AI96e1vGvpk]non ci resta che piangere - ricordati che devi morire - YouTube[/ame]
 
hai ragione...sdrammatizziamo...

short fino a SP 1260?...o pensi che un 4gg up riusciamo veramente a farlo sulla scia di FB ?

ahhhh io non penso...osservo:D

finche ' non vedo i prezzi sopra la media che ho detto su 1h...del long non mi ponngo nemmeno il pensiero...:lol::lol::lol:

per spx...secondo me per fie anno lo vediam anche a 900...ma con calma..che non c'e' fretta...un passo alla volta lol::lol::lol::lol:

poi di FB gia' detto....per me si sfascia entro un paio di gg...
ho notizie che alcuni big della pubblicita' stian " uscendo " dal social...non avrebbero visto ritorni degli investimenti....per chi tradava gia' nel 99-2000 ...cose gia' viste...:D:D:D:D:lol:...cmq io aspetto lunedi e vedo..che tanto la borsa mica scappa;).....vabbuo' vado...un paio di commissioni, uno spaghettino, poi visto la gg mi spaparanzo un po' sui lettini a bordopiscina al club .....e' una vitaccia :-o( finche' dura :rolleyes:;):D:lol:)...ma qualcuno deve fare questi sacrifici...:lol::ciao:
 
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Eccoci : Banche spagnole: possibile bando temporaneo dello short-selling

Allora siamo a metà via.............. :)

Il deficiente è come il lupo, non perde mai il vizio.
 
Non è ancora chiara la dinamica della enorme perdita, stimata parzialmente a due miliardi di dollari, prodottasi nella struttura londinese di JPMorgan nota come Chief Investment Office (CIO) tra la fine del primo trimestre e la precipitosa conferenza stampa convocata dal dominus della banca,Jamie Dimon, pochi giorni addietro. Le ipotesi sono diverse, tutte verosimili. Si è parlato (lo ha fatto lo stesso Dimon) di incaute operazioni di “copertura”, ma pare evidente che di copertura non si trattasse. Intanto, il CIO ha come missione istituzionale quella di impiegare ed ottimizzare le eccedenze di depositi sugli impieghi. In condizioni normali, dovrebbe trattarsi di impieghi temporanei, con alto turnover di posizioni e proprio per questo motivo a basso rischio e rendimento. Pare invece (il condizionale è e resterà d’obbligo ancora per molto tempo, in questa vicenda) che Dimon abbia dato un preciso mandato alla struttura in direzione di divenire un vero e proprio centro di profitto. Delle operazioni effettuate dal trader francese Bruno Iksil sotto il comando della responsabile del CIO, Ina Drew, si è ipotizzato potessero essere del basis trading, in cui è stata venduta protezione su un indice di credit default swap e si è venduto un paniere di obbligazioni societarie, per scommettere sul restringimento del differenziale tra i due spread. L’operazione pare aver coinvolto un capitale nozionale di 100 miliardi di dollari, il che indica un massiccio ricorso alla leva finanziaria, cioè al debito.
Ci sono poi ipotesi che possa essersi trattato di una sorta di calendar spread, in cui si vende protezione su un indice e se ne compra su un altro, di scadenza differente, per scommettere sulla inclinazione della curva di credito. Dal mese di marzo, inoltre, sappiamo che molti trader su derivati di credito avevano fatto giungere alla stampa specializzata il proprio malumore per un accumulo di posizioni da parte di Iksil che rischiava di alterare il mercato, e creare condizioni di potenziale cornering. Ma è un fatto che, quando si cerca di controllare un mercato acquisendone ampia parte, si finisce anche col modificarne profondamente le condizioni di liquidità, mettendo a grave rischio la possibilità di eseguire l’operazione di segno opposto (unwinding).
Ma queste sono cose risapute, sarebbe sconcertante dover scoprire che un trader esporto come Iksil (che ha circa quarant’anni) e la sua responsabile Drew (che è del 1956) ignorassero queste basilari norme di condotta del trading. Gli stessi modelli di controllo del rischio tendono infatti ad essere demoliti al verificarsi di alterazioni della liquidità dei mercati. E’ la regola eterna che ha messo in ginocchio molti brillanti rocket scientist quantitativi, a partire dai giorni del Long Term Capital Management, l’hedge fund dei premi Nobel nel cui consiglio di amministrazione sedevano Myron Scholes e Robert Merton, che nel 1998 cadde rovinosamente proprio perché cercò di eseguire arbitraggi statistici con alta leva finanziaria di fatto ignorando la variabile liquidità, e che fu salvato da un pool di investitori-creditori orchestrato dalla Fed di Alan Greenspan, che evitò anche il panico sui mercati iniettando liquidità, in quello che probabilmente fu il primo (e certamente il più eclatante) episodio di bailout di una entità too big to fail.
E proprio le apparenti similitudini, ed il fatto che quasi quindici anni siano passati invano, tra un tentativo di regolazione e l’altro, sono destinate a mettere sul banco degli imputati lo “smart guy” Dimon, l’uomo che era fin qui riuscito ad evitare una legislazione più occhiuta sull’attività delle banche globali, attivamente coadiuvato in questo dal fatto che Wall Street ha a libro paga un impressionante numero di congressmen, soprattutto tra le file Repubblicane.
Altro aspetto eclatante è il fatto che Dimon sieda nel consiglio di amministrazione della Fed di New York: quella che, guidata dall’attuale segretario al Tesoro, Timothy Geithner, ha gestito il salvataggio del sistema finanziario americano all’indomani del crack di Lehman. Qualcosa su cui riflettere, per l’abnorme conflitto d’interesse che ciò implica, e che mette a nudo la natura ormai scopertamente oligarchica ed autoreferenziale del capitalismo finanziario statunitense, quanto e più dei guasti ottenuti in passato con l’abrogazione del Glass-Steagall Act, che ha consentito alle banche commerciali di entrare nell’investment banking, o del Commodity Futures Modernization Act del 2000, che ha deregolamentato i derivati non quotati (over the counter, OTC).
Ed infatti qualche isolata voce comincia a farsi sentire: il senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders, che ha chiesto l’esclusione di Dimon dal board della Fed di New York, aggiungendo la propria flebile voce a quella della “bestia nera” di Wall Street, Elizabeth Warren, giurista e candidata Democratica al Senato in Massachusetts alle elezioni del prossimo novembre, già presidente del panel del Congresso preposto al monitoraggio delle applicazione dell’Emergency Economic Stabilization Act del 2008, la legge che ha gestito l’uscita del sistema finanziario americano dalla crisi del 2008. Elizabeth Warren era considerata la candidata naturale alla guida del Consumer Financial Protection Bureau, l’agenzia federale che avrebbe dovuto tutelare i risparmiatori, voluta da Obama ma finora affossata dall’ostruzionismo Repubblicano. Ma, anche prima di questo esito, l’ostilità di Tim Geithner (che è il referente del Big Money americano) aveva impedito ad Obama di designare la Warren alla guida dell’agenzia. Tutto si tiene.
La legge Dodd-Frank, che dovrebbe limitare gli eccessi della debordante “innovazione” finanziaria statunitense è nata morta, ma questo non lo scopriamo oggi. Le grandi banche riescono comunque ad aggirare lo spirito delle norme, pur salvaguardandone la lettera, proprio in virtù del carattere estremamente “liquido” dell’attività finanziaria, che poco e nulla si presa ad essere regolata. Ma potrebbe esserci un aspetto ancora più inquietante, nel ripetersi di vicende come questa: l’eccesso di presunzione di controllo e comprensione della propria operatività da parte dei vertici delle banche. Delle due, l’una: o Dimon ha deliberatamente mentito ai regolatore ed al pubblico settimane addietro, quando negava che vi fossero problemi al CIO londinese; oppure non sapeva, né lui né i suoi collaboratori, che la banca stesse assumendo un rischio di questa magnitudine. Nell’uno e nell’altro caso, c’è di che essere inquieti.

questo ulteriore passo falso della JP morgan favorira' ancora obama , prossimo alle elezioni.....e i suoi senatori che vogliono limitare gli eccessi della fantafinanza.....intanto in una cena della settimana scorsa obama ha raccolto 15milioni di euro da privati ...record di finanziamento personale alla politica in una sola tranche
 
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