Buongiorno a tutti
In America il voto e' stato posticipato a oggi,
probabile che avremo un inizio seduta negativa a giudicare
da futures.
Usa, salta voto su piano debito
Non c'è maggioranza su proposta Boehner
FOTO DAL WEB
06:04 - Il piano per l'aumento del debito dello speaker della Camera, John Boehner, non ha abbastanza voti per il passaggio alla Camera, a maggioranza repubblicana. Il voto è così saltato, mostrando le difficoltà interne al partito e mettendo in bilico la figura di Boehner. L'annuncio del non voto è stato affidato a Kevin McCarthy. A Boehner mancherebbero 2 o 3 voti per assicurarsi il passaggio alla Camera.
Boehner e il suo piano sono di fatto scivolati sui Tea Party in uno degli appuntamenti più importanti, dal quale dipende il futuro degli Stati Uniti e un loro eventuale default: l'aumento del tetto del debito.
Il movimento anti-tasse ha guidato la ribellione interna ai repubblicani gettandoli nel caos: dopo aver aiutato il partito a vincere le elezioni, ora sembra tenerlo in ostaggio dettando la linea da seguire. Le due eroine del movimento, Michele Bachmann e l'ex governatrice dell'Alaska Sarah Palin, sono state fin dall'inizio tutte e due contrarie al piano sulla riduzione del deficit e del debito di Boehner.
E tutte e due hanno aspirazioni piu' alte e sono in grado di influenzare e dettare legge nel partito. Qualche ora prima del clamoroso non voto alla Camera sul piano Boehner, Palin ha richiamato i 'freshman', i neo-eletti dei repubblicani, per spingerli implicitamente a far mancare il loro voto al testo di Boehner. E al suo richiamo ha ricevuto una risposta chiara: a Boehner sono mancati proprio i voti dei freshmen. Un dettaglio che fa capire quanto conti la Palin e in genere gli ultras anti-tasse all'interno del disastrato Grand Old Party. Nel suo messaggio, la Palin ricorda a ognuno di questi parlamentari eletti alle ultime elezioni di medio-termine il senso di quella ''vittoria storica'', conseguita ''grazie all'attivismo e al senso comune dei Patrioti''. Poi ricorda loro ''quali interessi sono andati a rappresentare una volta mandati a Washington dc''. Infine, conclude il messaggio con un post scriptum vagamente minatorio: ''Tutti quelli con cui parlo mi dicono di credere che le primarie saranno molto aperte''. Il movimento dei Tea Party prende il nome dalla rivolta dei primi coloni che nel 1773 scaricarono il te' nel porto di Boston per protestare contro le tasse imposte dal governo britannico. E' nato la primavera nel 2009, dopo l'insediamento di Obama alla Casa Bianca, tenuto a battesimo dal giornalista della Cnbc, Rick Santelli che sparo' a zero dalla Borsa Merci di Chicago sul salvataggio delle banche chiedendo alle masse di organizzarsi in proteste spontanee