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Tobin Tax: Ue, aliquote molto contenute per ridurre rischio turbative mercati -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strasburgo, 28 set -
Attualmente dieci stati Ue hanno introdotto in forme diverse
un'imposta sulle transazioni finanziarie. Si tratta, indica
una nota esplicativa della Commissione, di Belgio, Cipro,
Francia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Romania,
Polonia e Regno Unito. La proposta di oggi ha l'obiettivo di
tassare l'85% delle transazioni finanziarie tra enti
finanziari, mentre cittadini e imprese sarebbero esenti.
Prestiti ipotecari e bancari, contratti di assicurazione e
altre attivita' finanziarie tipicamente svolte da persone
fisiche o da piccole imprese non rientrano nell'ambito di
applicazione della proposta. Attualmente i servizi
finanziari, nella maggior parte dei casi, sono esenti dal
pagamento dell'Iva (principalmente a causa delle difficolta'
nel misurare la base imponibile), il settore, dice la
Commissione, beneficia di margini di profitto molto elevati
e gode di una protezione implicita da parte dei governi nel
quadro dell'attuale crisi economica. Le aliquote saranno
minime sia per ridurre il rischio di delocalizzazione, sia
per garantire degli introiti per il bilancio Ue e per i
bilanci degli Stati membri.
Consapevole della necessita' di un approccio globale alla
tassa sulle transazioni finanziarie, Bruxelles indica che la
proposta a livello europeo puo' diventare una leva per
promuoverla a livello mondiale nel quadro del G20 (in cui
sono gia' emerse profonde divisioni). Sulla proposta tocca
pronunciarsi ai governi. Alcuni si sono gia' pronunciati
contro, come il Regno Unito.
APPLICAZIONE - L'imposta si applica agli scambi di
obbligazioni, azioni e derivati e avra' un'aliquota molto
contenuta. Non sarebbero invece comprese le transazioni
tipicamente eseguite da banche che operano al dettaglio
nelle loro relazioni con nuclei domestici o imprese, salvo
quando riguardano la compravendita di obbligazioni o azioni.
Per evitare l'elusione la definizione di ente finanziario si
estende a diversi enti e comprende le imprese di
investimento, i mercati organizzati, gli enti creditizi, le
imprese di assicurazione, gli organismi di investimento
collettivo e i loro gestori, i fondi d'investimento
alternativi (come i fondi speculativi), le societa' di
leasing finanziario e le societa' veicolo.
CHI VIENE TASSATO - Gli enti finanziari che generano
transazioni: banche, imprese di investimento, imprese di
assicurazione, agenti di borsa, fondi pensione, organismi di
investimento collettivo in valori mobiliari, fondi di
investimento alternativi come i fondi speculativi. L'imposta
si applicherebbe indistintamente sia ai mercati organizzati,
sia a transazioni fuori borsa.
Aps-y-
(RADIOCOR) 28-09-11 13:00:10 (0172) 5 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Strasburgo, 28 set -
Attualmente dieci stati Ue hanno introdotto in forme diverse
un'imposta sulle transazioni finanziarie. Si tratta, indica
una nota esplicativa della Commissione, di Belgio, Cipro,
Francia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Italia, Romania,
Polonia e Regno Unito. La proposta di oggi ha l'obiettivo di
tassare l'85% delle transazioni finanziarie tra enti
finanziari, mentre cittadini e imprese sarebbero esenti.
Prestiti ipotecari e bancari, contratti di assicurazione e
altre attivita' finanziarie tipicamente svolte da persone
fisiche o da piccole imprese non rientrano nell'ambito di
applicazione della proposta. Attualmente i servizi
finanziari, nella maggior parte dei casi, sono esenti dal
pagamento dell'Iva (principalmente a causa delle difficolta'
nel misurare la base imponibile), il settore, dice la
Commissione, beneficia di margini di profitto molto elevati
e gode di una protezione implicita da parte dei governi nel
quadro dell'attuale crisi economica. Le aliquote saranno
minime sia per ridurre il rischio di delocalizzazione, sia
per garantire degli introiti per il bilancio Ue e per i
bilanci degli Stati membri.
Consapevole della necessita' di un approccio globale alla
tassa sulle transazioni finanziarie, Bruxelles indica che la
proposta a livello europeo puo' diventare una leva per
promuoverla a livello mondiale nel quadro del G20 (in cui
sono gia' emerse profonde divisioni). Sulla proposta tocca
pronunciarsi ai governi. Alcuni si sono gia' pronunciati
contro, come il Regno Unito.
APPLICAZIONE - L'imposta si applica agli scambi di
obbligazioni, azioni e derivati e avra' un'aliquota molto
contenuta. Non sarebbero invece comprese le transazioni
tipicamente eseguite da banche che operano al dettaglio
nelle loro relazioni con nuclei domestici o imprese, salvo
quando riguardano la compravendita di obbligazioni o azioni.
Per evitare l'elusione la definizione di ente finanziario si
estende a diversi enti e comprende le imprese di
investimento, i mercati organizzati, gli enti creditizi, le
imprese di assicurazione, gli organismi di investimento
collettivo e i loro gestori, i fondi d'investimento
alternativi (come i fondi speculativi), le societa' di
leasing finanziario e le societa' veicolo.
CHI VIENE TASSATO - Gli enti finanziari che generano
transazioni: banche, imprese di investimento, imprese di
assicurazione, agenti di borsa, fondi pensione, organismi di
investimento collettivo in valori mobiliari, fondi di
investimento alternativi come i fondi speculativi. L'imposta
si applicherebbe indistintamente sia ai mercati organizzati,
sia a transazioni fuori borsa.
Aps-y-
(RADIOCOR) 28-09-11 13:00:10 (0172) 5 NNNN