Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

Stato
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Ciao puttanelle,

un passaggio veloce nel dolce nulla fare: avete visto il VIX ieri ????? ecco, perchè se' c'è paura la candela non deve esser rossa ???? ;)
 
Nel corso della seduta, protrattasi più del previsto e ben oltre il termine ufficiale fissato inizialmente per le 12 e 30, sarebbero volate parole grosse, citano fonti vicine alla Bce. Segno che lo scontro fra il falco tedesco e il presidente della Banca centrale europea è stato probabilmente molto duro e polemico, tanto che nel corso della tradizionale conferenza stampa al termine delle riunione è stato lo stesso Draghi a confermare indirettamente che l'unico voto d'astensione sulla dichiarazione d'intenti attorno alla possibile ripresa di acquisti di titoli di stato sovrani da parte della Bce è venuto proprio dal rappresentante tedesco. «Le riserve di Jens Weidmann, numero uno della Banca centrale tedesca contro gli acquisti di titoli di Stato sono ampiamente conosciute», ha dichiarato Draghi.

Potrebbe essere proprio questa l'inquietante conferma della durissima ammonizione diffusa dalla Bundesbank di Jens Weidmann alla vigilia della riunione del board della Bce. E cioè che contro la volontà della Germania e del suo rappresentante all'interno del board della Banca europea, non può essere presa nessuna decisione. «Noi della Bundesbank non siamo certo una Banca centrale qualunque, ma la maggiore banca centrale dell'Eurozona e contiamo quindi più di altri»,


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In tutto questo mi chiedo come mai i francesi tacciano. Ora, è noto che gli unici ad avere il ca.zzo duro con i tedeschi siamo Noi e che tutti gli altri paesi, i vicini, li temono oggi come ai tempi passati, ma dire che i francesi sono uguali a gli altri è troppo.

Non lo vedo un governatore della banca di Francia tacere davanti ad un krukko. Faccio fatica ad immaginare uno scontro tra Draghi e il pivello senza che il francese intervenga per metterlo in riga.

Sarà, ma credo che sia romanzata la cosa.
 
capitolo II del romanzo BCE:

11:45 - Bce: Weidmann ha ancora alleati nel direttorio (Handelsblatt)



Altri sei banchieri centrali contrari alla strategia Draghi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 03 ago - Il
presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, non e' cosi'
isolato come indicato dal presidente della Bce, Mario
Draghi, dopo la conferenza stampa della vigilia. Lo afferma
'Handelsblatt', precisando che inizialmente altri sei
banchieri centrali si erano detti contrari alla strategia di
Draghi sull'avvio di un programma di acquisti di bond. Alla
fine, tuttavia, anche questi si erano allineati al capo,
scrive il giornale, precisando che nel fine settimana scorso
Joerg Asmussen, membro del direttorio, aveva cercato di
riconciliare le loro posizioni fungendo da intermediario e
contattando telefonicamente sia Weidmann sia Draghi.
Tuttavia la distanza tra i due e' rimasta molto grande e
anche una telefonata personale non ha portato ad alcun
riavvicinamento, conclude il quotidiano.
 
Nel corso della seduta, protrattasi più del previsto e ben oltre il termine ufficiale fissato inizialmente per le 12 e 30, sarebbero volate parole grosse, citano fonti vicine alla Bce. Segno che lo scontro fra il falco tedesco e il presidente della Banca centrale europea è stato probabilmente molto duro e polemico, tanto che nel corso della tradizionale conferenza stampa al termine delle riunione è stato lo stesso Draghi a confermare indirettamente che l'unico voto d'astensione sulla dichiarazione d'intenti attorno alla possibile ripresa di acquisti di titoli di stato sovrani da parte della Bce è venuto proprio dal rappresentante tedesco. «Le riserve di Jens Weidmann, numero uno della Banca centrale tedesca contro gli acquisti di titoli di Stato sono ampiamente conosciute», ha dichiarato Draghi.

Potrebbe essere proprio questa l'inquietante conferma della durissima ammonizione diffusa dalla Bundesbank di Jens Weidmann alla vigilia della riunione del board della Bce. E cioè che contro la volontà della Germania e del suo rappresentante all'interno del board della Banca europea, non può essere presa nessuna decisione. «Noi della Bundesbank non siamo certo una Banca centrale qualunque, ma la maggiore banca centrale dell'Eurozona e contiamo quindi più di altri»,


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In tutto questo mi chiedo come mai i francesi tacciano. Ora, è noto che gli unici ad avere il ca.zzo duro con i tedeschi siamo Noi e che tutti gli altri paesi, i vicini, li temono oggi come ai tempi passati, ma dire che i francesi sono uguali a gli altri è troppo.

Non lo vedo un governatore della banca di Francia tacere davanti ad un krukko. Faccio fatica ad immaginare uno scontro tra Draghi e il pivello senza che il francese intervenga per metterlo in riga.

Sarà, ma credo che sia romanzata la cosa.



possibilissimo, spesso le ricostruzioni giornalistiche lo sono...:)

Un' altra possibilità è che i galli tengano un atteggiamento pilatesco, nell' attesa di vedere dove si spostano gli equilibri per poi "vendere" il loro appoggio secondo convenienza, assecondando i loro interessi nazionali.
Loro adesso sono fuori dalla guerra degli spreads e di sicuro lo hanno notato :rolleyes:
 
Bravo Dogtown!! :up: io non le posso scrivere ste cose senno' me rompono li c@i@ni :bow::D:D

tra conferme e smentite si arrivera' al 12 sett.. dove la merkel vedra' il da farsi.....certo ci vorrebbe un atto di coraggio della culona...ma sappiamo che sono politici ...e quindi solo opportunismi :wall::wall:

...in questo thread non credo vi siano problemi ;)
 
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