Dogtown
Forever Ultras Ghetto
Non riesco a pubblicare l'articolo sul blog per cui...
In questi mesi il tempo è tiranno ed i mercati corrono come sempre dietro le centinaia di notizie ed opinioni che lo compongono. Negli ultimi mesi sono stato più ottimista della media ed a ragione; nell'ultimo intervento parlavo di una pausa correttiva che doveva iniziare in quei giorni e che avrebbe corretto di qualche punto percentuale il mercato cosa che prontamente è avvenuta. Avevo parlato sul forum che era ora aperta, dopo le news da parte delle banche centrali supportivi agli asset di rischio, una finestra temporale di un paio di mesi che avrebbe potuto essere il catalizzatore della correzione.
In questa settimana però i dati macro USA hanno sorpreso negativamente in maniera importante e questo è stato registrato sia nella discesa degli ordini dei beni durevoli sia nella discesa del Citigroup Economic Surprise index molto pesante che ha indirizzato la correzione che mi aspettavo sul mercato USA ma ancora più importante una pesante correzione sui mercati periferici nell'ordine del 7/10% con la Francia che ha manifestato una debolezza superiore visto le politiche di consolidamento fiscale in corso.
Quindi al momento dal mio punto di vista siamo in terra di nessuno con gli indicatori di sentiment che hanno corretto ma non ancora abbastanza da segnalare un possibile bottom; con gli indici che hanno in realtà ancora spazio di consolidamento sebbene lo spoore al momento non abbia neanche ancora breakkato le resistenze statiche e dinamiche di breve poste tra i 1420 ed i 1430.
E quindi per il mio modo di operare me ne starò ancora a guardare dove vuole arrivare questa correzione. Dal punto di vista macro mi sembra palese che i dati della Cina stanno forse compiendo un bottom di periodo mentre a novembre ci sarà il tanto atteso passagio di consegne politico che dovrebbe anche permettere un maggiore focus sui punti necessari per una crescita piu sostenibile del paese e di quindi tutti i mercati correlati.
L'Europa ha raggiunti livelli estremamente bassi sia relativamente alla produzione industriale che ai dati dei consumi e manifatturieri e sebbene non si vedano ripartenze a V non si dovrebbero neanche creare le condizioni per ulteriori violente correzioni vista la negatività presente.
Gli USA invece sembrano rallentare forte sul manifatturiero e saranno i dati dello stesso in uscita domani (che a mio modesto avviso dovrebbero risultare leggermente migliori delle aspettative) oltre ai dati sull'immobiliare che faranno capire quanto pesante sarà il rallentamento USA.
A tal riguardo è evidente che una correzione che si sviluppasse adesso con dati macro in peggioramento potrebbe indurre degli operatori a pensare che le politiche reflazionistiche della banche centrali sono davvero ineffetuali per l'andamento economico (cosa che penso da tempo tra l'altro ma che son sempre riusciti a mascherare bene) e questo sarebbe uno schiaffo pesante ai mercati con un rischio drammatico di peggioramento. Staremo a vedere, al momento il mercato sta rispettando l'andamento del mercato durante il QE2 e la finestra di correzione attuale è compatibile sia con il ciclo del QE sia con gli ultimi cicli presidenziali, ma se ci fosse un peggioramento macro questa volta oltre che un impatto strutturale sull'economia avrebbe un impatto più pesante sui mercati finanziari a causa del peggioramento drammatico del sentiment degli operatori sugli stessi, e questa volta anche i più evoluti.
Da notare che il precendente top dello spoore è stato superiore a quello precedente di una 50 di punti prima di sviluppare la pausa correttiva di metà 2012, ora il top di settembre quest'anno ha avuto le medesime caratteristiche anche se come detto al momento conferme tecniche non ce ne sono tantissime e gli indicatori stanno scaricando l'ipercomprato e sono appunto ora a livelli intermedi, in terra di nessuno.
Staremo a vedere.
nell'ultimo grafico riguardante lo spoore e le elezioni, come mai c'è un buco di 8 anni, si passa dal 2004 al 2012.
Ottimo lavoro Gipa.