Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

Le riforme ahinoi sono servite eccome; alla partenza dell'euro la Germania era il brutto anatroccolo del sistema europa, la sua economia in grossa difficoltà ed il settore immobiliare in caduta libera. Poi da una parte la capacità di fare e difendere un sistema dei tedeschi che paghiamo sulla nostra pelle anche adesso, dall'altra le riforme del mercato del lavoro hanno impattato significativamente perchè se da una parte hanno permesso al PIL interno di non collassare e mantenersi stabile negli anni passati (aumento degli occupati con riduzione salariale = PIL interno stabile) dall'altro li hanno resi più competitivi non tanto con i mercati emergenti e con i paesi anglofoni che sono ancora più flessibili quanto con gli altri paesi dell'area euro.
Certo questo nella crisi dei periferici e nella crescita tedesca ha avuto un peso modesto (potremmo dire tra il 10% ed il 20%) ma ha dato il suo contributo e serve soprattuto da esempio per le politiche sul mercato del lavoro negli altri paesi tali da scardinare strutture formate nel corso degli ultimi 40 anni. Vedete che i sacrifici dei tedeschi sono serviti a far ripartire la loro economia? Li dovete fare anche voi senno non ripartite.

Questi son discorsi "falsi" fin tanto che la cermania si troverà in questo sistema. Per essere certi di quello che vanno dicendo, servirebbe andare indietro nel tempo, negare l'€ e vedere come starebbe oggi la cermania. In pratica come si fa "pesare" le loro riforme quando la loro economia è stata drogata dal malessere degli altri paesi ? E' ovvio che è tutto sfalsato, un pò come fanno le banche centrali con la liquidità. Ecco, la loro liquidità è l'aver inbrigliato i competitori diretti, noi in particolare. Le loro riforme sono drogate, drogate dal nostro disagio e quindi non è possibili concretamente valutarle perchè drogate dagli eventi monetari.

Ribadisco, se la cermani avesse avuto il marco oggi come starebbe ? secondo molte delle loro riforme avrebbero fatto la fine di quella della Fornero.
 
Le riforme ahinoi sono servite eccome; alla partenza dell'euro la Germania era il brutto anatroccolo del sistema europa, la sua economia in grossa difficoltà ed il settore immobiliare in caduta libera. Poi da una parte la capacità di fare e difendere un sistema dei tedeschi che paghiamo sulla nostra pelle anche adesso, dall'altra le riforme del mercato del lavoro hanno impattato significativamente perchè se da una parte hanno permesso al PIL interno di non collassare e mantenersi stabile negli anni passati (aumento degli occupati con riduzione salariale = PIL interno stabile) dall'altro li hanno resi più competitivi non tanto con i mercati emergenti e con i paesi anglofoni che sono ancora più flessibili quanto con gli altri paesi dell'area euro.
Certo questo nella crisi dei periferici e nella crescita tedesca ha avuto un peso modesto (potremmo dire tra il 10% ed il 20%) ma ha dato il suo contributo e serve soprattuto da esempio per le politiche sul mercato del lavoro negli altri paesi tali da scardinare strutture formate nel corso degli ultimi 40 anni. Vedete che i sacrifici dei tedeschi sono serviti a far ripartire la loro economia? Li dovete fare anche voi senno non ripartite.



esatto, e la tesi mi pare essere quella di affermare che seguire quella strada ora e nel contesto attuale, molto diverso da quello di 10 anni fa, sia un suicidio e l' ostinazione tedesca un errore storico colossale :)
 
Germany improved its relative competitiveness against the eurozone during the first decade of the 21st century through wage moderation. But now German wages are rising at a slightly faster speed than those in Spain and Italy. Depending on your favourite metric for competitiveness and your own personal estimate of the required scale of adjustment, you can do the maths on how long it will take to complete the reversal.


Qui c'è il paragrafo in originale: premesso che è assolutamente possibile che la mia interpretazione sia errata, a mio modo di vedere il tono è critico, sottolinea proprio l' insensatezza tedesca di voler applicare agli altri lo stesso metodo in un momento differente, quando invece sarebbe molto più sensato agire su un più veloce e massiccio incremento dei salari in Germania, invece di massacrare i periferici con politiche salariali deflazionistiche...
però, per carità, senza nessunissima polemica, ci mancherebbe :):)

Non ci capiamo, il problema non è il modo, il tempo e la congiuntura. Il problema è credere che il loro benessere derivi solo dalle riforme.

Tutto qua.
 
Non sta esplodendo una bolla ma ci sta inghiottendo un buco nero

News alert: fed, Bank of Japan
Wall Street ha chiuso praticamente in pareggio. Ma forse non tutti sanno quello che realmente si nasconde dietro alle parole di Bernanke.

Rossana Prezioso 25 maggio 08:44
Se Bill Gross vede bolle in tutto il mondo, ci sarà un perchè. Quella della Fed è solo una bolla che nasconde un disastro imminente.
Dato di per sè non grave, ma che arriva come diretta conseguenza delle parole di Bernanke (anche se tutti continuano a dire che nessuno teme una uscita della Fed perchè questa non è immediata etc. etc.).
Le azioni hanno avuto un anno da incorniciare, anzi fin troppo bello per essere vero. Per questo motivo più di una persona ha scommesso su una brutta fine del mercato. Forse perchè, come dichiara Mark Spitznagel della Universa Investments, "Le persone stanno iniziando a riconoscere che ciò che sta accadendo sul mercato è in realtà il frutto di una serie di fattori anomali e il risultato di comportamento distorti rispetto al normale".
Partendo dal presupposto che un cigno nero (come Taleb, suo inventore lo ha definito) è un evento catastrofico imprevedibile, Spitznagel conferma di essere abbastanza sicuro che il mercato andrà in crash, o comunque calerà di un quinto entro i prossimi sei mesi. Un anno al massimo.
“L'ondata di vendite sui titoli asiatici giovedì è un primo segnale, un accenno a quello che sta per accadere”. Sicuramente altre volte saranno state pronunciate frasi del genere in passato per poi essere ignorate, ma nel mercato si devono considerare anche le false partenze, gli incidenti premonitori che restano singoli episodi apparentemente slegati ma che invece risalgono tutti alla stessa origine di fondo la quale si evidenzia solo successivamente
Appunto. Cosa accadrà quando la più grande bolla economica nella storia del mondo si apre? Anche se i record confortano tanto da attutire le parole di Bernanke, un attento osservatore può facilmente capire che in questo momento, l'economia americana sta presentando tutti i classici sintomi di una bolla economica con una Wall Street che è diventata il più grande casinò del pianeta, come la definisce Tyler Durden.
Infatti ci si limita a puntare su numeri fittizi che non hanno corrispondenza con la realtà. Un’economia se non apatica, ma comunque troppo debole per reggere quei volumi di scambio che hanno portato i listini statunitensi a registrare anche doppi record in una stessa seduta. Una cosa che potrebbe ricordare l’insensata euforia del 1929 anche perchè gli incidenti di percorso, quelli che dovrebbero far capire qualcosa o per lo meno farla intuire, vengono sistematicamente ignorati. Le prime 25 banche degli Stati Uniti hanno più di 212.000 miliardi di dollari di esposizione ai derivati ​​,contro un PIL degli Stati Uniti annuale di 15 miliardi di dollari.
Uno squilibrio assolutamente insostenibile soprattutto da parte di un’economia che con le sue forze non potrebbe contribuire. Infatti, mentre i piccoli investitori ignorano la realtà, i grandi professionisti temono, e parecchio, ciò che sta per arrivare. Ad esempio, Bill Gross di PIMCO, dice che la sua azienda vede "bolle in tutto il mondo" e Fed e BoJ, per non parlare delle altre banche entrali, stanno solo rimandando lo scoppio creando altre bolle nella speranza di far sgonfiare le precedenti lentamente, senza creare catastrofi.
E quella giapponese spaventa anche di più perchè Tokyo è il secondo mercato obbligazionario più grande al mondo. Se titoli sovrani del Giappone continuano a scendere, allora sarà un terremoto. Graham Summers fa un esempio: il mercato obbligazionario greco è meno del 3% rispetto a quello nipponico. E noi tutti sappiamo che cosa ha creato. Non solo, ma per decenni i bond dell’Estremo Oriente sono stati considerati a basso rischio, quindi gli investitori hanno prestato denaro senza problemi. Quindi in caso di esplosione: il secondo mercato obbligazionario al mondo entrerà in una fase orso, con tutte le conseguenze dl caso, non escluso il crollo. E, come detto, a essere trascinato potrebbe essere il mondo intero.
 
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Questi son discorsi "falsi" fin tanto che la cermania si troverà in questo sistema. Per essere certi di quello che vanno dicendo, servirebbe andare indietro nel tempo, negare l'€ e vedere come starebbe oggi la cermania. In pratica come si fa "pesare" le loro riforme quando la loro economia è stata drogata dal malessere degli altri paesi ? E' ovvio che è tutto sfalsato, un pò come fanno le banche centrali con la liquidità. Ecco, la loro liquidità è l'aver inbrigliato i competitori diretti, noi in particolare. Le loro riforme sono drogate, drogate dal nostro disagio e quindi non è possibili concretamente valutarle perchè drogate dagli eventi monetari.

Ribadisco, se la cermani avesse avuto il marco oggi come starebbe ? secondo molte delle loro riforme avrebbero fatto la fine di quella della Fornero.

Hai visto il peso che ho dato alle riforme nella situazione dell'eurozona attuale? 10/20%...
quindi condivido con te il fatto che la Germania in tutto questo abbia usufruito di un "abuso di potere" ed infatti ho fatto prima il discorso sulle banche tedesche e gli aiuti di stato apposta ricollegandomi all'articolo, ma le riforme hanno un peso per adesso e per il futuro perchè indirizzano le politiche economiche e del lavoro.
 
Hai visto il peso che ho dato alle riforme nella situazione dell'eurozona attuale? 10/20%...
quindi condivido con te il fatto che la Germania in tutto questo abbia usufruito di un "abuso di potere" ed infatti ho fatto prima il discorso sulle banche tedesche e gli aiuti di stato apposta ricollegandomi all'articolo, ma le riforme hanno un peso per adesso e per il futuro perchè indirizzano le politiche economiche e del lavoro.

Si ho visto ma come prima per l'eccesso anche in difetto non mi sento di poter giudicare le loro riforme perchè DROGATE da un effetto esterno ovvero la moneta.

Se avessero avuto il marco e oggi si trovassero come sono non con l'€ ma con il marco allora sarei il rpimo a portarli come modello anche se in presenza di una recessione.

Il problema però è sempre quello, con l'€ tutte le riforme o altro vanno a farsi benedire. Di fatto i tedeschi hanno fatto una svalutazione competitiva e siccome si critica l'Italia per quello fatto in passato o che stanno facendo USa, UK, Gipa ecc...non vedo perchè dovrei prendere per oro colato i loro dati sulle riforme, sia per eccesso che per difetto, semplicemente non sono paragonabili perchè drogati dalla moneta e dubito che esista un economista che riesca a clacolare tutto senza l'€.
 

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