Germania, Fmi dimezza le stime di crescita
Il Fondo taglia le previsioni sul Pil dallo 0,6 allo 0,3%: «Le riforme strutturali sono una priorità, evitare l’eccesso di risanamento»
La Cancelliera Angela Merkel (a destra) con la numero uno del Fmi Christine Lagarde (Ap)
La crescita tedesca nel 2013 è prevista debole: ci sono significativi rischi sulle prospettive e per questo sarà importante evitare un «risanamento eccessivo». Ad affermarlo il Fmi nell’Article IV su Berlino. «La solidità del sistema bancario è migliorata ma restano debolezze», si legge, nel rapporto. Tanto che il Fondo Monetario internazionale ha tagliato le stime dei Pil del 2013 della Germania dallo 0,6% allo 0,3%.
LE PREVISIONI - Il pil della Germania è previsto crescere dello 0,3% quest’anno con una graduale ripresa alla fine dell’anno condizionata a un’ulteriore e tangibile riduzione dell’incertezza a livello europeo, ha proseguito il Fmi, sottolineando che l’allentamento fiscale «marginale» di quest’anno è appropriato. «Le riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita della Germania sono una priorità», mette in evidenza il Fmi, precisando che le riforme al sistema finanziario interno dovrebbero assicurare un’armonizzazione con le iniziative europee e offrire chiarezza sul panorama finanziario emergente.