vediamo se riesco a postarla oggi
E' una breve
analisi del fib giornaliero fatta con l' ausilio dell' oscillatore volumetrico noto come vpci (volume price confirmation indicator, a questo link alcuni cenni per chi non lo conoscesse e fosse interessato:
http://www.mta.org/eweb/docs/2007DowAward.pdf).
Come tutti gli oscillatori che guardo, utilizzo anche il vpci solo in appoggio ai segnali operativi lanciati dai sistemi di market timing di DeMark, mai a fondamento esclusivo di una decisione di trading.
Come sottolineano anche i suoi creatori e utilizzatori, comunque,
uno dei patterns più interessanti del vpci è la cosiddetta V-formation, che si manifesta non solo ma soprattutto in presenza di climax ribassisti e indica le fasi di capitolazione vera e propria del mercato, quasi sempre non marcando ma
anticipando i minimi che vanno a formarsi successivamente, spesso a livelli più bassi, in conseguenza dell' abile fase accumulativa delle mani forti, capaci di sfruttare a proprio vantaggio la desolata disaffezione dei cosiddetti pesci piccoli, indotti a vendere sui minimi, come da antica legge di mercato.
In virtù delle caratteristiche suddette, ho sempre considerato
interessante l' utilizzo di un oscillatore siffatto in abbinamento ai countdowns di DeMark, elaborati dal loro ideatore appunto allo scopo di cercare di individuare in modo laico e asettico i tops e i bottoms in un determinato time frame.
Che cosa ne esce, lo si può vedere dai grafici postati, che rappresentano le
formazioni a V del vpci manifestatesi durante tutte le fasi ribassiste di carattere impulsivo avvenuti in maggio 2010, agosto 2011, aprile 2012, marzo 2013 e, forse, giugno 2013, in cui sta prendendo forma un movimento con caratteristiche analoghe, cioè tali da determinare un probabile completamento almeno di un countdown: in tutti i precedenti casi,
una media rozza di una trentina di barre circa è ciò che separa temporalmente il minimo anticipato dal vpci con quello poi segnalato da un td combo o da un td sequential.
In conclusione, è ipotizzabile che la fase ribassista possa ancora proseguire, anche al netto di fasi temporanee di rimbalzo e fatte salve eventuali negazioni dei patterns demarkiani in essere, di cui ad oggi comunque non vi è traccia.