Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

08:20 - Borsa Tokyo: chiude in calo dell'1% sulla scia dello yen e di Shangai
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 giu - L'indice Nikkei
della Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dell'1% a quota
12.834,01. Le contrattazioni sono partite in forte guadagno,
per poi cambiare strada sulla scia dell'andamento dello yen e
del calo registrato da Shanghai. Alla chiusura, l'indice
Nikkei ha perso 135,33 punti. L'indice Topix e' sceso dello
0,87% a 1.069,28 punti. Durante la seduta sono stati
scambiati 2.490 milioni di pezzi sul mercato principale.


08:29 - Borsa Tokyo: chiude in calo dell'1% sulla scia dello yen e di Shangai -2-
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 giu - A inizio della
giornata l'andamento al rialzo della piazza di Tokyo e' stato
supportato dall'andamento di Wall Street e dal calo dello yen
rispetto al dollaro. La successiva ascesa dello yen e le
perdite realizzate dalla piazza di Shangai hanno raffreddato
gli investitori di Tokyo. Alle 06.00 GMT, il dollaro e' stato
scambiato intorno 97,40 yen contro i 98,10 yen di sei ore
prima. L'euro si e' attestato a circa 127,4 yen contro i
precedenti 128,3 yen.

 
21:06 - Germania: Merkel, nostro Paese sia motore di crescita in Europa
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Sviluppo e rigore non sono concetti contrapposti

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 giu - La Germania sia
anche "motore di crescita in Europa" e non solamente "a'ncora
di stabilita'". E' il messaggio lanciato dal cancelliere
tedesco Angela Merkel nel suo intervento alla giornata del
consiglio economico della Cdu, il partito di cui e' anche
presidente. La Merkel ha respinto la contrapposizione tra i
concetti economici di crescita e di rigore rivendicando la
centralita' del ruolo tedesco nell'attuale scenario economico
del Vecchio Continente. Secondo il capo del governo tedesco,
la Germania ha "la responsabilita' di stimolare la domanda
interna e l'import dagli altri Paesi".
 
08:54 - Francia: in primo trimestre pil -0,2% congiunturale (RCO)
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E' recessione

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 giu - Nel primo
trimestre del 2013 il pil della Francia e' sceso dello 0,2%
rispetto al trimestre precedente. A confronto con lo stesso
periodo dell'anno precedente il calo e' stato invece dello
0,4 per cento. Sono i dati definitivi dell'Istituto di
Statistica francese che confermano le stime preliminari. Il
calo dello 0,2% era atteso dal consenso analisti. Nel corso
dell'ultimo trimestre del 2012 si era verificato un calo
congiunturale della stessa entita', dunque la Francia e'
tecnicamente in recessione.
 
FTA Online - Otto miliardi di perdite. E' il conto, più che salato, che rischia di pagare l'Italia sulle perdite seguite ai derivati ristrutturati al culmine della crisi di Eurolandia. E' il Financial Times a riportare stamane questa notizia, citando un documento del Tesoro trasmesso alla Corte dei Conti. I contratti originali risalirebbero alla fine degli anni novanta, ovvero al periodo antecedente o immediatamente successivo all'ingresso del Bel Paese nella moneta unica. All'epoca Mario Draghi, oggi numero uno della Bce, era direttore generale del Tesoro. Il quotidiano britannico precisa che il rapporto non specifica le potenziali perdite dell'Italia sui derivati ristrutturati, ma tre esperti interpellati dal giornale, le hanno quantificate basandosi sui prezzi di mercato al 20 giugno. Il rosso complessivo sarebbe appunto di otto miliardi di euro. Il rapporto precisa FT, si riferisce esclusivamente alle transazioni e all'esposizione sul debito nella prima metà del 2012 e comprende la ristrutturazione di otto contratti derivati con banche straniere del valore nozionale di 31,7 miliardi. Gli esperti del Financial Times hanno affermato che la ristrutturazione avrebbe consentito al Tesoro di dilazionare su un periodo più lungo i pagamenti dovuti alle banche straniere, anche se in alcuni casi in termini decisamente più svantaggiosi per l'Italia. Nel documento non sono nominati né gli istituti di credito né forniti dettagli sui contratti originali, ma per gli esperti il periodo sarebbe proprio la fine degli anni novanta, quanto Roma cercava di sistemare i conti con pagamenti in anticipo dalle banche per non sforare gli obiettivi di deficit fissati dalla Ue per i per gli 11 paesi che volevano aderire alla moneta unica. (
 
FTA Online - Otto miliardi di perdite. E' il conto, più che salato, che rischia di pagare l'Italia sulle perdite seguite ai derivati ristrutturati al culmine della crisi di Eurolandia. E' il Financial Times a riportare stamane questa notizia, citando un documento del Tesoro trasmesso alla Corte dei Conti. I contratti originali risalirebbero alla fine degli anni novanta, ovvero al periodo antecedente o immediatamente successivo all'ingresso del Bel Paese nella moneta unica. All'epoca Mario Draghi, oggi numero uno della Bce, era direttore generale del Tesoro. Il quotidiano britannico precisa che il rapporto non specifica le potenziali perdite dell'Italia sui derivati ristrutturati, ma tre esperti interpellati dal giornale, le hanno quantificate basandosi sui prezzi di mercato al 20 giugno. Il rosso complessivo sarebbe appunto di otto miliardi di euro. Il rapporto precisa FT, si riferisce esclusivamente alle transazioni e all'esposizione sul debito nella prima metà del 2012 e comprende la ristrutturazione di otto contratti derivati con banche straniere del valore nozionale di 31,7 miliardi. Gli esperti del Financial Times hanno affermato che la ristrutturazione avrebbe consentito al Tesoro di dilazionare su un periodo più lungo i pagamenti dovuti alle banche straniere, anche se in alcuni casi in termini decisamente più svantaggiosi per l'Italia. Nel documento non sono nominati né gli istituti di credito né forniti dettagli sui contratti originali, ma per gli esperti il periodo sarebbe proprio la fine degli anni novanta, quanto Roma cercava di sistemare i conti con pagamenti in anticipo dalle banche per non sforare gli obiettivi di deficit fissati dalla Ue per i per gli 11 paesi che volevano aderire alla moneta unica.



:mmmm:...questa cosa non mi è del tutto chiara ma, soprattutto perchè viene a galla sol ooggi e in questo particolare momento.

Qualcuno ne ha un'idea?
 
09:02 - Germania: aumenta la fiducia dei consumatori a luglio, al top da 2007
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 26 giu - Aumenta la
fiducia dei consumatori in Germania. L'indice Gfk che misura
la fiducia dei consumatori tedeschi e' salito a luglio a 6,8
punti rispetto al 6,5 di giugno e ai 6,2 di maggio. Si tratta
del livello piu' alto mai raggiunto da settembre 2007.
 

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