Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 2

mercato isterico con pochi volumi e movimenti agostani.. segnalo in DJTRAN che ha breakkato mm 50g e resistenza senza volumi..
 
Se lo spoore va sopra i massimi di ieri ha la possibilità di arrivare in area 1680/1690 senza negare i movimenti degli ultimi giorno, oltre quell'area bisogna ripensare il movimento di questi giorni..
 
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Quindi possibile recupero sui prezzi del T-bond...almeno per ora.
 
Buon giorno è un pò che mi frulla per la testa questo ragionamento e mi piacerebbe che qualcuno (Gipa, Duke e chiunque altro) mi aiuti a comprendere meglio le implicazioni sui mercati dei QE …
 
… dunque, il mio ragionamento è il seguente:
i QE della FED si sono sostanzialmente tradotti in acquisti di TDS emessi dal Tesoro USA ed hanno implicato:
1) un aumento dello stock del debito USA
2) un aumento dei prezzi dei TDS USA accompagnato da una speculare riduzione dei tassi di interesse pagati dal Tesoro USA sui suoi TDS (normalmente all’aumentare dello stock di debito dovrebbe assistersi ad una riduzione dei soldi che lo Stato riesce a raccogliere dall’emissione dei TDS ed un aumento dei tassi di interesse … così succedeva all’Italia prima e dopo l’avvento dell’euro a causa del divieto di acquisto diretto dei TDS da parte della BCE)
3) uno spostamento degli investimenti dei privati dai TDS ad altre attività più remunerative (azioni, obbligazioni corporate e dei paesi emergenti, immobili)
 
l’annuncio della riduzione (o, addirittura dell’annullamento) dei QE  da parte degli USA ha causato:
1)      la vendita dei TDS USA da parte dei privati e da parte degli altri Stati detentori degli stessi, con contestuale riduzione dei prezzi e connesso innalzamento dei tassi di interesse USA
2)      la vendita dell’azionario USA
3)      la vendita dei TDS degli stati emergenti
4)      l’acquisto di TDS dei periferici UE
 
ora, nel caso in cui i QE saranno effettivamente ridotti o annullati, la vendita dei TDS degli USA o, anche, tedeschi, dovrebbe riportare interessanti rendimenti su tali TDS e, quindi, a mio avviso, trascorso un certo periodo da tale evento, dovrebbe assistersi ad uno spostamento più marcato degli investimenti privati dalle azioni ai TDS USA e tedeschi in quanto questi ultimi ridiventeranno attraenti nel loro rapporto rendimento/rischio … mentre dai vostri commenti mi sembra di capire che ipotizzate un crollo dei prezzi dei TDS USA e tedeschi ed una ripresa dell’azionario causato dallo spostamento della liquidità derivante dalla vendita di tali TDS
 
potreste dirmi dove sbaglio nell’elementare ragionamento sopra esposto ????
vi ringrazio anticipatamente
:ciao:
 
Innazitutto ti ringrazio per la domanda che è una di quelle belle domande per cui penso che servano i forum, per cercare insieme di capire i meccanismi che governano i mercati e quindi il motivo per cui si fanno determinate scelte e si prendono determinate posizioni. :)

Ora non so se io ti riesco a provare rispondere oggi o domenica ma è mia promessa farlo... :up:
 
Buon giorno è un pò che mi frulla per la testa questo ragionamento e mi piacerebbe che qualcuno (Gipa, Duke e chiunque altro) mi aiuti a comprendere meglio le implicazioni sui mercati dei QE …

… dunque, il mio ragionamento è il seguente:
i QE della FED si sono sostanzialmente tradotti in acquisti di TDS emessi dal Tesoro USA ed hanno implicato:
1) un aumento dello stock del debito USA
2) un aumento dei prezzi dei TDS USA accompagnato da una speculare riduzione dei tassi di interesse pagati dal Tesoro USA sui suoi TDS (normalmente all’aumentare dello stock di debito dovrebbe assistersi ad una riduzione dei soldi che lo Stato riesce a raccogliere dall’emissione dei TDS ed un aumento dei tassi di interesse … così succedeva all’Italia prima e dopo l’avvento dell’euro a causa del divieto di acquisto diretto dei TDS da parte della BCE)
3) uno spostamento degli investimenti dei privati dai TDS ad altre attività più remunerative (azioni, obbligazioni corporate e dei paesi emergenti, immobili)


Sono sostanzialmente d'accordo.

l’annuncio della riduzione (o, addirittura dell’annullamento) dei QE da parte degli USA ha causato:
1) la vendita dei TDS USA da parte dei privati e da parte degli altri Stati detentori degli stessi, con contestuale riduzione dei prezzi e connesso innalzamento dei tassi di interesse USA
2) la vendita dell’azionario USA

vendite con ogni probabilità dovute a valori di mercato/indice troppo elevati, a rischio bolla, rischi tuttora presenti a mio modo di vedere.
3) la vendita dei TDS degli stati emergenti

Parliamo di paesi ed economie che negli ultimi 2 anni hanno portato rendimenti a doppia cifra e quindi un ritraccio fisiologico, nonchè una fuoriscita ingente di capitali era da mettere in conto, vuoi per i motivi appena espressi, vuoi per un marcato calo della domanda globale a cui questi paesi sono strettamente correlati; in ultimo il placarsi delle tensioni sull'Eurozona e varie operazioni di carry hanno penalizzato le monete di quei paesi.
4) l’acquisto di TDS dei periferici UE

per come la vedo io, l'acquisto di tds dei periferici UE e' iniziata ben prima, ovvero da luglio 2012 sulle dichiarazioni di sostegno all'€ di Draghi e poi dalla manovra giapponese di fine ottobre 2012, dove i danari sono proprio andati su quello che aveva maggiore appeal in termini di rischio/rendimento, anche in relazione alle garanzie messe in campo dalla BCE.

ora, nel caso in cui i QE saranno effettivamente ridotti o annullati, la vendita dei TDS degli USA o, anche, tedeschi, dovrebbe riportare interessanti rendimenti su tali TDS e, quindi, a mio avviso, trascorso un certo periodo da tale evento, dovrebbe assistersi ad uno spostamento più marcato degli investimenti privati dalle azioni ai TDS USA e tedeschi in quanto questi ultimi ridiventeranno attraenti nel loro rapporto rendimento/rischio … mentre dai vostri commenti mi sembra di capire che ipotizzate un crollo dei prezzi dei TDS USA e tedeschi ed una ripresa dell’azionario causato dallo spostamento della liquidità derivante dalla vendita di tali TDS

Potrebbe essere già sufficiente il 3% di rendimento sul T-bond, poichè questo porterà implicazioni nei mesi a venire, a maggior ragione se il trend dovesse continuare con la stessa velocità.

però occorre ricordarsi che solo 2/3 anni orsono avevamo rendimenti ben più alti su T-bond e Bund...poi ok siamo passati attraverso momenti topici e senza precedenti sin ora...ma ricordo un fut bund in range 118-123 per diversi mesi e già si gridava allo scandalo, oggi ci siamo assuefatti a zona 140...il T-bond al 4% nel 2009/2010 poi giù sino alle soglie del 1,5%.

Qui perchè i danari vadano con forza sull'azionario abbiamo bisogno di conferme e di sgombrare il campo dalle varie infiltrazioni provenienti dal doping finanziario, troppa bamba sui mercati...che aumenta la leva...troppa modestia sui vari sottostanti.

In ultimo, tassi bassi per un prolungato periodo di tempo con annessa liquidità ad libitum non riesco proprio a capire a cosa possa portare nei prox 2/5anni o che conseguenze possa avere, sul serio per me questo discorso che non riesco ad interpretare nella sua funzione e correttezza monetaria, quindi di programmazione economica futura.

potreste dirmi dove sbaglio nell’elementare ragionamento sopra esposto ????
vi ringrazio anticipatamente
:ciao:


Ciao
 
ti ringrazio per l`impegno che hai preso:up:

... domande, sulla stessa falsariga della precedente, ne avrei ... a bizzeffe:lol:

posto raramente perché ho paura di annoiarvi con domande scontate, ma vi leggo sempre con grande attenzione :)
:ciao:
 
Buon giorno è un pò che mi frulla per la testa questo ragionamento e mi piacerebbe che qualcuno (Gipa, Duke e chiunque altro) mi aiuti a comprendere meglio le implicazioni sui mercati dei QE …

… dunque, il mio ragionamento è il seguente:
i QE della FED si sono sostanzialmente tradotti in acquisti di TDS emessi dal Tesoro USA ed hanno implicato:
1) un aumento dello stock del debito USA
2) un aumento dei prezzi dei TDS USA accompagnato da una speculare riduzione dei tassi di interesse pagati dal Tesoro USA sui suoi TDS (normalmente all’aumentare dello stock di debito dovrebbe assistersi ad una riduzione dei soldi che lo Stato riesce a raccogliere dall’emissione dei TDS ed un aumento dei tassi di interesse … così succedeva all’Italia prima e dopo l’avvento dell’euro a causa del divieto di acquisto diretto dei TDS da parte della BCE)
3) uno spostamento degli investimenti dei privati dai TDS ad altre attività più remunerative (azioni, obbligazioni corporate e dei paesi emergenti, immobili)

l’annuncio della riduzione (o, addirittura dell’annullamento) dei QE da parte degli USA ha causato:
1) la vendita dei TDS USA da parte dei privati e da parte degli altri Stati detentori degli stessi, con contestuale riduzione dei prezzi e connesso innalzamento dei tassi di interesse USA
2) la vendita dell’azionario USA
3) la vendita dei TDS degli stati emergenti
4) l’acquisto di TDS dei periferici UE

ora, nel caso in cui i QE saranno effettivamente ridotti o annullati, la vendita dei TDS degli USA o, anche, tedeschi, dovrebbe riportare interessanti rendimenti su tali TDS e, quindi, a mio avviso, trascorso un certo periodo da tale evento, dovrebbe assistersi ad uno spostamento più marcato degli investimenti privati dalle azioni ai TDS USA e tedeschi in quanto questi ultimi ridiventeranno attraenti nel loro rapporto rendimento/rischio … mentre dai vostri commenti mi sembra di capire che ipotizzate un crollo dei prezzi dei TDS USA e tedeschi ed una ripresa dell’azionario causato dallo spostamento della liquidità derivante dalla vendita di tali TDS

potreste dirmi dove sbaglio nell’elementare ragionamento sopra esposto ????
vi ringrazio anticipatamente
:ciao:

Ciao,

Primo non devi mai dimenticare di aver vissuto un periodo storico e di esserci dentro ancora. Molto di quello che prima era REGOLA non esiste più da anni e non è detto che torni ad esistere anche se il Tnote ha iniziato il movimento.

Detto questo, il QE è solo una parte, una piccolissima parte, la miccia. Ricordati i tassi, questi sono così bassi e da lungo tempo da fare storia e di conseguenza le curve lunghe stanno ancora appese in aria.

Avere in pf curve lunghe vul dire avere perdite più che certe poichè già a cose ferme la pardita è quella dell'inflazione.

Tu non puoi comprare debito a tassi a zero su AAA...è da pazzi masochisti o hai la sindrome, invertita del 2000 su internet.

Devi tener presente anche chi fa girare il pf e non chi mantiene anche se è ovvio che nessuno intenderà sopportare una curva lunga per tutto il tempo, non è logico con tassi in salita.

Con tassi in salita si compra corto, curva corta, altrimenti ti tocca lavorare con le coperture ma che senso ha se non lo fai per benchmark ?

Quindi con tassi in salita si fa il contrario di quando si ha tassi in discesa, tutto qua.

Sula massimo dell'azionario avrai tassi dal 5 al 6 in USA, a seconda di che bolla siamo e allora li venderai azionario e comprerai tutta curva lunga, è naturale.

Ma adesso, prima di vedere il movimento generalizzato sul Tnote, che è normale, ci son da sfruttare le non triple A, i periferici così da avitare per loro quello che sembra un pericolo, l'azionario americano.

Ma anche questa è una operazione di breve perchè comunque sempre su debito siamo.

Cosa resta ? si deve scappare e allora non resta altro che andare sull'azionario rimasto al palo che, seppur schifoso, vivrà comunque di riflesso la ripresa non dell'azionario estero ma della macro estero.

Quindi il PIL di USA e altri trascinerà automaticamente quello italiano che se anche farà schifo comunque sarà sempre meglio di ora e di sicuro la borsa italiana non ha scontato nulla se non il fallimento del paese.

E' ovvio che il gestore più accorto legga i dati delle maggiori economie e li proietti su i periferici. Praticamente compra noi guardando l'esterno poichè dà già per scontanto che l'Italia non è autonoma, governata ma sottomessa. E' l'ultimo vagone che prrio perchè ultimo è rimasto al palo, senza rivalutarsi.

La prima carrozza già ha volato, non resta che salire sull'ultima e lasciare la stazione, bund, perchè altrimenti perdi tutto.


In fondo c'è ben poco da capire, i margini operativi di scelta non esistono ora, magari dopo qualche rialzo di tassi si troverà del tempo per stare in equilibrio, bilanciare, pesare ecc...ma ora, come ieri, non hai alternative, stare sul debito, anche dopo rialzi e come stare sull'azionario dopo qualche taglio di tassi.

Il coltello vale sia al rialzo che al ribasso . :)
 

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