Buon giorno è un pò che mi frulla per la testa questo ragionamento e mi piacerebbe che qualcuno (Gipa, Duke e chiunque altro) mi aiuti a comprendere meglio le implicazioni sui mercati dei QE …
… dunque, il mio ragionamento è il seguente:
i QE della FED si sono sostanzialmente tradotti in acquisti di TDS emessi dal Tesoro USA ed hanno implicato:
1) un aumento dello stock del debito USA
2) un aumento dei prezzi dei TDS USA accompagnato da una speculare riduzione dei tassi di interesse pagati dal Tesoro USA sui suoi TDS (normalmente all’aumentare dello stock di debito dovrebbe assistersi ad una riduzione dei soldi che lo Stato riesce a raccogliere dall’emissione dei TDS ed un aumento dei tassi di interesse … così succedeva all’Italia prima e dopo l’avvento dell’euro a causa del divieto di acquisto diretto dei TDS da parte della BCE)
3) uno spostamento degli investimenti dei privati dai TDS ad altre attività più remunerative (azioni, obbligazioni corporate e dei paesi emergenti, immobili)
l’annuncio della riduzione (o, addirittura dell’annullamento) dei QE da parte degli USA ha causato:
1) la vendita dei TDS USA da parte dei privati e da parte degli altri Stati detentori degli stessi, con contestuale riduzione dei prezzi e connesso innalzamento dei tassi di interesse USA
2) la vendita dell’azionario USA
3) la vendita dei TDS degli stati emergenti
4) l’acquisto di TDS dei periferici UE
ora, nel caso in cui i QE saranno effettivamente ridotti o annullati, la vendita dei TDS degli USA o, anche, tedeschi, dovrebbe riportare interessanti rendimenti su tali TDS e, quindi, a mio avviso, trascorso un certo periodo da tale evento, dovrebbe assistersi ad uno spostamento più marcato degli investimenti privati dalle azioni ai TDS USA e tedeschi in quanto questi ultimi ridiventeranno attraenti nel loro rapporto rendimento/rischio … mentre dai vostri commenti mi sembra di capire che ipotizzate un crollo dei prezzi dei TDS USA e tedeschi ed una ripresa dell’azionario causato dallo spostamento della liquidità derivante dalla vendita di tali TDS
potreste dirmi dove sbaglio nell’elementare ragionamento sopra esposto ????
vi ringrazio anticipatamente
Ciao,
Primo non devi mai dimenticare di aver vissuto un periodo storico e di esserci dentro ancora. Molto di quello che prima era REGOLA non esiste più da anni e non è detto che torni ad esistere anche se il Tnote ha iniziato il movimento.
Detto questo, il QE è solo una parte, una piccolissima parte, la miccia. Ricordati i tassi, questi sono così bassi e da lungo tempo da fare storia e di conseguenza le curve lunghe stanno ancora appese in aria.
Avere in pf curve lunghe vul dire avere perdite più che certe poichè già a cose ferme la pardita è quella dell'inflazione.
Tu non puoi comprare debito a tassi a zero su AAA...è da pazzi masochisti o hai la sindrome, invertita del 2000 su internet.
Devi tener presente anche chi fa girare il pf e non chi mantiene anche se è ovvio che nessuno intenderà sopportare una curva lunga per tutto il tempo, non è logico con tassi in salita.
Con tassi in salita si compra corto, curva corta, altrimenti ti tocca lavorare con le coperture ma che senso ha se non lo fai per benchmark ?
Quindi con tassi in salita si fa il contrario di quando si ha tassi in discesa, tutto qua.
Sula massimo dell'azionario avrai tassi dal 5 al 6 in USA, a seconda di che bolla siamo e allora li venderai azionario e comprerai tutta curva lunga, è naturale.
Ma adesso, prima di vedere il movimento generalizzato sul Tnote, che è normale, ci son da sfruttare le non triple A, i periferici così da avitare per loro quello che sembra un pericolo, l'azionario americano.
Ma anche questa è una operazione di breve perchè comunque sempre su debito siamo.
Cosa resta ? si deve scappare e allora non resta altro che andare sull'azionario rimasto al palo che, seppur schifoso, vivrà comunque di riflesso la ripresa non dell'azionario estero ma della macro estero.
Quindi il PIL di USA e altri trascinerà automaticamente quello italiano che se anche farà schifo comunque sarà sempre meglio di ora e di sicuro la borsa italiana non ha scontato nulla se non il fallimento del paese.
E' ovvio che il gestore più accorto legga i dati delle maggiori economie e li proietti su i periferici. Praticamente compra noi guardando l'esterno poichè dà già per scontanto che l'Italia non è autonoma, governata ma sottomessa. E' l'ultimo vagone che prrio perchè ultimo è rimasto al palo, senza rivalutarsi.
La prima carrozza già ha volato, non resta che salire sull'ultima e lasciare la stazione, bund, perchè altrimenti perdi tutto.
In fondo c'è ben poco da capire, i margini operativi di scelta non esistono ora, magari dopo qualche rialzo di tassi si troverà del tempo per stare in equilibrio, bilanciare, pesare ecc...ma ora, come ieri, non hai alternative, stare sul debito, anche dopo rialzi e come stare sull'azionario dopo qualche taglio di tassi.
Il coltello vale sia al rialzo che al ribasso .
