oggi in quanto a volumi siamo al nulla.
Cercherò di essere sintetico.
Le politiche di QE dal punto di vista dell’economia reale funzionano solo in parte; funzionano quasi esclusivamente nella parte finanziaria (nuovi prestiti e calo del costo del debito) e consentendo a dei capitali liberati di fluire nei settori più hot del mercato (shale plays data cloud, data center 3D ecc…).
Inoltre se il debito ritirato dalle banche centrali in cambio di liquidità poi viene rimesso sul mercato o comunque serve ad espandere ulteriormente il debito i suoi effetti sul sistema economico continua a ridursi al crescere del servizio al debito. C’è la possibilità quindi che prima o poi si decida di cancellare il debito ma questa è una extrema ratio. All’oggi il rischio di taper è dato dal fatto che imprrvvisamente asset non più sul mercato tornino prepotentemente sul mercato drenando la liquidità che il sistema economico fosse in grado di generare dall’andamento economico.
più safe asset sul mercato potrebbero però innescare un rialzo dei rendimenti, poichè l'offerta superebbe la domanda, almeno nella sua fase inziale non trovi?
Fatto questo cappello introduttivo non possiamo invece non direche il QE ha importantisimi effetti sui mercati finanziari, un effetto di repressione finanziaria che rende scarsi degli asset e rendendo abbondante la liquidità. Ora è evidente che al momento questa liquidità è fluita sui mercati non in maniera disordinata ma in realtà in maniera regolare in quanto si è influito pesantemente sulle aspettative degli operatori attraverso lo sviluppo di una serie di psicodrammi collettivi atti ad arrestare il rischio di una bolla complessiva; bolla che comunque sta crescendo perché comunque i rivoli della liquidità non sono perfettamente controllabili.
A mio modo di vedere il desiderio degli USA degli ultimi tre anni sarebbe stato quello di sviluppare una bolla sugli emergenti che avrebbe permesso agli USA di leccarsi le ferite ma in realtà gli emergenti hanno cercato di controllare quanto possibile i flussi internazionale salvo alcune eccezioni che sono poi quelle che ora hanno mostrato alcuni tremori al primo rischio di taper.
A questo punto hanno sperato nell’Europa ma anch’essa ha fatto spalluccie in quanto presa nel consolidamento continentale che vorrebbe portare le economie europee al confronto con quelle del resto del mondo da una posizione di forza (e di debolezza per i popoli naturalmente).
E quindi si sono trovati USA e UK a stampare insieme all’ultimo arrivato Giappone che sono stati i paesi più premiati proprio per questa scelta monetaria dal punto di vista finanziario; sull’economico sarà tutto da vedere perché il mercato non regala niente e le strategie monetarie come bene dicono gli austriaci speso lascia delle questioni macro irrisolte che poi emergono quanto meno te lo aspetti; ad esempio l’aumento della produttività dei paesi che stampano moneta deriva da aumenti di produttivita reale a da aumenti di output prodotto grazie ai capitali che fluiscono nei settori più hot?
Questa insistenza nel fare leader di mercato quelli che più stampano ed i più dipendenti dalle politiche della banche centrali è un fenomeno realmente logico o è il frutto di una struttura ideologica che se scoperta crollerebbe come un castello di carta?
secondo me è un bluff, perchè un aumento di produttività dovuto quasi unicamente alla liquidità disponibile e quindi di facile reperibilità ti risolve i problemini subito forse...evitandoti un credit crunch di sistema, poi però devi pur sempre fare i conti con la domanda di beni, la quale mi apre ancora piuttosto debole globalmente e quindi rischi di produrre tanto...di non vendere in proporzione e forse ti salvi in calcio d'angolo perchè i tassi stann oa zero, ma nel medio-lungo è una logica che trovo poco sostenibile oltre che poco profittevole.
Come ha detto Faber le bolle servono perché permettono che le innovazioni tecnologiche dispieghino tutto il loro potenziale ma quando si interviene al cuore del sistema allora i problemi si accentuano.
Ricapitolando: le politiche di QE sono servite ai mercati finanziari soprattutto. La trasmissione della liquidità ancorchè non in maniera dinamica (vedi la velocita della moneta) è rientrata sugli asset più di rischio mano a mano che il tempo ci ha allontanato dalla Grande recessione ma ora serve nuova liquidità per cui per me la favola del rialzo dei tassi (senza motivazioni reali vista l’assenza di inflazione ed indotta evidentemente solo dalla fine del QE che porterebbe ad una maggiore offerta di asset safe) che sposta liquidità dagli asset safe a quelli di rischio è solo un gioco per fornire altra liquidità ai mercati azionari che senno comincerebbero pericolosamente ad andare in stallo. Qualcuno ha accettato questo nuovo teorema, qualcun altro è più riluttante; se convinceranno che questo trend è forte anche i riluttanti seguiranno gli altri ed i mercati saliranno ancora parecchio; questo fino a quando una delle bolle formate in questi anni non esploderà oppure fino a quando il taper non sarà completato oppure fino a che cause fuori dalle logiche dei mercati interferiranno con il loro funzionamento (crisi politiche/militari/sociali).
Quale potrebbe essere secondo te il driver che farebbe spostare dagli asset safe a quelli più rischiosi?
Un'ultima cosa che mi sfugge da tempo, ma i toxic asset incamerati dalle banche centrali tra il 2008-2009 dove sono?
L’argomento è molto complesso e ho toccato solo una parte di quanto sul fuoco ed ho omesso tralasciato altri aspeti importanti (guerra valutaria regolamentazioni ecc….)
Cercherò di essere sintetico.
C’è la possibilità quindi che prima o poi si decida di cancellare il debito ma questa è una extrema ratio. [/FONT]
) penso che i detentori di Usd continuino a detenere Cercherò di essere sintetico.
Le politiche di QE dal punto di vista dell’economia reale funzionano solo in parte; funzionano quasi esclusivamente nella parte finanziaria (nuovi prestiti e calo del costo del debito) e consentendo a dei capitali liberati di fluire nei settori più hot del mercato (shale plays data cloud, data center 3D ecc…).
Inoltre se il debito ritirato dalle banche centrali in cambio di liquidità poi viene rimesso sul mercato o comunque serve ad espandere ulteriormente il debito i suoi effetti sul sistema economico continua a ridursi al crescere del servizio al debito. C’è la possibilità quindi che prima o poi si decida di cancellare il debito ma questa è una extrema ratio. All’oggi il rischio di taper è dato dal fatto che imprrvvisamente asset non più sul mercato tornino prepotentemente sul mercato drenando la liquidità che il sistema economico fosse in grado di generare dall’andamento economico.
Fatto questo cappello introduttivo non possiamo invece non direche il QE ha importantisimi effetti sui mercati finanziari, un effetto di repressione finanziaria che rende scarsi degli asset e rendendo abbondante la liquidità. Ora è evidente che al momento questa liquidità è fluita sui mercati non in maniera disordinata ma in realtà in maniera regolare in quanto si è influito pesantemente sulle aspettative degli operatori attraverso lo sviluppo di una serie di psicodrammi collettivi atti ad arrestare il rischio di una bolla complessiva; bolla che comunque sta crescendo perché comunque i rivoli della liquidità non sono perfettamente controllabili.
A mio modo di vedere il desiderio degli USA degli ultimi tre anni sarebbe stato quello di sviluppare una bolla sugli emergenti che avrebbe permesso agli USA di leccarsi le ferite ma in realtà gli emergenti hanno cercato di controllare quanto possibile i flussi internazionale salvo alcune eccezioni che sono poi quelle che ora hanno mostrato alcuni tremori al primo rischio di taper.
A questo punto hanno sperato nell’Europa ma anch’essa ha fatto spalluccie in quanto presa nel consolidamento continentale che vorrebbe portare le economie europee al confronto con quelle del resto del mondo da una posizione di forza (e di debolezza per i popoli naturalmente).
E quindi si sono trovati USA e UK a stampare insieme all’ultimo arrivato Giappone che sono stati i paesi più premiati proprio per questa scelta monetaria dal punto di vista finanziario; sull’economico sarà tutto da vedere perché il mercato non regala niente e le strategie monetarie come bene dicono gli austriaci speso lascia delle questioni macro irrisolte che poi emergono quanto meno te lo aspetti; ad esempio l’aumento della produttività dei paesi che stampano moneta deriva da aumenti di produttivita reale a da aumenti di output prodotto grazie ai capitali che fluiscono nei settori più hot?
Questa insistenza nel fare leader di mercato quelli che più stampano ed i più dipendenti dalle politiche della banche centrali è un fenomeno realmente logico o è il frutto di una struttura ideologica che se scoperta crollerebbe come un castello di carta?
Come ha detto Faber le bolle servono perché permettono che le innovazioni tecnologiche dispieghino tutto il loro potenziale ma quando si interviene al cuore del sistema allora i problemi si accentuano.
Ricapitolando: le politiche di QE sono servite ai mercati finanziari soprattutto. La trasmissione della liquidità ancorchè non in maniera dinamica (vedi la velocita della moneta) è rientrata sugli asset più di rischio mano a mano che il tempo ci ha allontanato dalla Grande recessione ma ora serve nuova liquidità per cui per me la favola del rialzo dei tassi (senza motivazioni reali vista l’assenza di inflazione ed indotta evidentemente solo dalla fine del QE che porterebbe ad una maggiore offerta di asset safe) che sposta liquidità dagli asset safe a quelli di rischio è solo un gioco per fornire altra liquidità ai mercati azionari che senno comincerebbero pericolosamente ad andare in stallo. Qualcuno ha accettato questo nuovo teorema, qualcun altro è più riluttante; se convinceranno che questo trend è forte anche i riluttanti seguiranno gli altri ed i mercati saliranno ancora parecchio; questo fino a quando una delle bolle formate in questi anni non esploderà oppure fino a quando il taper non sarà completato oppure fino a che cause fuori dalle logiche dei mercati interferiranno con il loro funzionamento (crisi politiche/militari/sociali).
L’argomento è molto complesso e ho toccato solo una parte di quanto sul fuoco ed ho omesso tralasciato altri aspeti importanti (guerra valutaria regolamentazioni ecc….)
Buongiorno a tutti
settimana difficile per me, sarò molto saltuario come presenze![]()
Cercherò di essere sintetico.
Le politiche di QE dal punto di vista dell’economia reale funzionano solo in parte; funzionano quasi esclusivamente nella parte finanziaria (nuovi prestiti e calo del costo del debito) e consentendo a dei capitali liberati di fluire nei settori più hot del mercato (shale plays data cloud, data center 3D ecc…).
Inoltre se il debito ritirato dalle banche centrali in cambio di liquidità poi viene rimesso sul mercato o comunque serve ad espandere ulteriormente il debito i suoi effetti sul sistema economico continua a ridursi al crescere del servizio al debito. C’è la possibilità quindi che prima o poi si decida di cancellare il debito ma questa è una extrema ratio. All’oggi il rischio di taper è dato dal fatto che imprrvvisamente asset non più sul mercato tornino prepotentemente sul mercato drenando la liquidità che il sistema economico fosse in grado di generare dall’andamento economico.
Fatto questo cappello introduttivo non possiamo invece non direche il QE ha importantisimi effetti sui mercati finanziari, un effetto di repressione finanziaria che rende scarsi degli asset e rendendo abbondante la liquidità. Ora è evidente che al momento questa liquidità è fluita sui mercati non in maniera disordinata ma in realtà in maniera regolare in quanto si è influito pesantemente sulle aspettative degli operatori attraverso lo sviluppo di una serie di psicodrammi collettivi atti ad arrestare il rischio di una bolla complessiva; bolla che comunque sta crescendo perché comunque i rivoli della liquidità non sono perfettamente controllabili.
A mio modo di vedere il desiderio degli USA degli ultimi tre anni sarebbe stato quello di sviluppare una bolla sugli emergenti che avrebbe permesso agli USA di leccarsi le ferite ma in realtà gli emergenti hanno cercato di controllare quanto possibile i flussi internazionale salvo alcune eccezioni che sono poi quelle che ora hanno mostrato alcuni tremori al primo rischio di taper.
A questo punto hanno sperato nell’Europa ma anch’essa ha fatto spalluccie in quanto presa nel consolidamento continentale che vorrebbe portare le economie europee al confronto con quelle del resto del mondo da una posizione di forza (e di debolezza per i popoli naturalmente).
E quindi si sono trovati USA e UK a stampare insieme all’ultimo arrivato Giappone che sono stati i paesi più premiati proprio per questa scelta monetaria dal punto di vista finanziario; sull’economico sarà tutto da vedere perché il mercato non regala niente e le strategie monetarie come bene dicono gli austriaci speso lascia delle questioni macro irrisolte che poi emergono quanto meno te lo aspetti; ad esempio l’aumento della produttività dei paesi che stampano moneta deriva da aumenti di produttivita reale a da aumenti di output prodotto grazie ai capitali che fluiscono nei settori più hot?
Questa insistenza nel fare leader di mercato quelli che più stampano ed i più dipendenti dalle politiche della banche centrali è un fenomeno realmente logico o è il frutto di una struttura ideologica che se scoperta crollerebbe come un castello di carta?
Come ha detto Faber le bolle servono perché permettono che le innovazioni tecnologiche dispieghino tutto il loro potenziale ma quando si interviene al cuore del sistema allora i problemi si accentuano.
Ricapitolando: le politiche di QE sono servite ai mercati finanziari soprattutto. La trasmissione della liquidità ancorchè non in maniera dinamica (vedi la velocita della moneta) è rientrata sugli asset più di rischio mano a mano che il tempo ci ha allontanato dalla Grande recessione ma ora serve nuova liquidità per cui per me la favola del rialzo dei tassi (senza motivazioni reali vista l’assenza di inflazione ed indotta evidentemente solo dalla fine del QE che porterebbe ad una maggiore offerta di asset safe) che sposta liquidità dagli asset safe a quelli di rischio è solo un gioco per fornire altra liquidità ai mercati azionari che senno comincerebbero pericolosamente ad andare in stallo. Qualcuno ha accettato questo nuovo teorema, qualcun altro è più riluttante; se convinceranno che questo trend è forte anche i riluttanti seguiranno gli altri ed i mercati saliranno ancora parecchio; questo fino a quando una delle bolle formate in questi anni non esploderà oppure fino a quando il taper non sarà completato oppure fino a che cause fuori dalle logiche dei mercati interferiranno con il loro funzionamento (crisi politiche/militari/sociali).
L’argomento è molto complesso e ho toccato solo una parte di quanto sul fuoco ed ho omesso tralasciato altri aspeti importanti (guerra valutaria regolamentazioni ecc….)
